Croix Courma, Tête de Cou – Arnad (AO)

2 maggio 2015 at 15:39

giancarlo

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Quota 1966
Dislivello 1528
Difficoltà E
Segnavia 5, 2A
Tempo 4h30′

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

La Croix Courma si trova nella bassa valle d’Aosta tra Perloz ed Arnad dominando i fondovalle sia verso la Valle d’Aosta sia verso l’alto canavese rimanendo proprio a picco sopra il Forte di Bard. La salita da questo versante risulta lunga (circa 20 km di sviluppo) e con dislivello importante vista la quota da raggiungere; non presenta alcuna difficoltà ed è consigliata ad inizio o fine della stagione escursionistica tenendo conto che, all’inizio, possono essere presenti alcuni nevai residui sul sentiero esposto prevalentemente a nord. Il percorso si sviluppa all’inizio sulla vecchia strada militare, dove si possono vedere ancora resti di fortificazioni risalenti anche all’epoca napoleonica, che raggiunge il panoramico Col de Cou e, da questo, su buon sentiero sino in vetta. Degni di nota sono il bel Santuario di Machaby, di origini trecentesche e ricostruito alla fine del 600, ed il Forte Lucini, il cui attuale assetto risale al XIX sec. dopo la distruzione da parte delle truppe napoleoniche, ora adibito ad ostello. Molto belli sono gli scorci durante la salita nel bosco sulle cime della bassa Valle e sul paretone di arrampicata di Arnad mentre, negli spazi più aperti ed in vetta, i panorami sono eccezionali sia sulle vallate e le cime adiacenti sia sui lontani Gran Combin, Becca di Luseney e la Punta Tsan.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta  e si esce al casello di Verres dove si ritorna verso Torino sino all’abitato di Arnad; qui si seguono le indicazioni per Machaby e l’omonimo santuario. Risalita la strada nei boschi si giunge ad un parcheggio sulla destra dove lasciare l’auto.

Descrizione

Dal parcheggio si prende il sentiero che dalla strada scende sulla sinistra e raggiunge dopo pochi metri un ponte in legno. Oltrepassatolo si sale per la comoda mulattiera selciata che conduce in breve al Santuario di Machaby (700 m) dal quale si prosegue sulla continuazione della mulattiera sulla sua sinistra. Pochi minuti di cammino e si giunge ad un bivio nei pressi di una cappelletta  dove si prende la stradina che scende leggermente alla sinistra arrivando ad un piccolo villaggio dove si trova il Forte Lucini, ora adibito ad ostello, (733 m). Passati davanti alla costruzione si sale sulla mulattiera, ora non più selciata, che si alza dolcemente nel bosco alla sinistra e dalla quale si ha un bello scorcio sulla parete di arrampicata di Machaby. Dopo un breve tratto con percorso quasi rettilineo si compiono alcuni tornanti per arrivare alle Batterie Machaby e Lo For (827 m), postazioni partigiane della seconda guerra mondiale, e, pochi minuti dopo, passare dalla bella baita di Becré (870 m). Seguendo sempre la strada militare si giunge in breve ad un bivio segnalato da una palina (901 m) al quale si prosegue sulla sinistra arrivando al piccolo villaggio di Arbénache (926 m); qui, salendo il breve pendio erboso alla destra, si rientra nel bosco riprendendo il comodo sentiero che si snoda con numerosi tornanti tra le betulle ed i faggi e lambisce, più in alto, una baita isolata sulla destra (1202 m). Compiuti ancora alcuni tornanti, il percorso diviene pressoché rettilineo e si esce dal bosco percorrendo un traverso che in breve conduce alle baite di La Cou (1363 m) situate in corrispondenza dell’omonimo colle. Dalle baite, volendo aggiungere con una digressione di pochi minuti una panoramica punta alla gita, si devia a destra e si segue la traccia cha si porta sull’ampia dorsale dove, superata una prima anticima (1395 m), si compie un successivo saliscendi per raggiungere la sommità della Tête de Cou (1407 m). Ritornati al villaggio si prende il sentiero, segnalato da una freccia gialla, che parte da dietro le baite e si inoltra nel bosco; si inizia così un lungo traverso con il tracciato che, compiendo alcuni saliscendi, segue gli anfratti del ripido versante boschivo giungendo all’intaglio del Col Fenêtre (1670 m). Da questo bisogna scendere sul sentiero nel vallone opposto perdendo una cinquantina di metri di dislivello sino ad incrociare sulla destra il bivio segnalato da una palina lignea (1625 m). Ora la pendenza aumenta sensibilmente rimanendo così costante per tutta la risalita in diagonale della fiancata boschiva sino a raggiungere la dorsale; qui la pendenza spiana decisamente e, avendo ormai davanti la cima,  la si percorre sulla destra senza difficoltà sino a raggiungere la Madonnina situata sulla sommità.

 

1 Commento

  1. roberto 21 febbraio 2017 Rispondi

    Ho trovato per caso il vostro sito,
    che bello e che camminate, complimenti
    Il posto(Arnad) lo conosco ma seguendo i vostri passi
    (dato che non ho molto tempo a disposizione)
    è come se ci fossi anche io.
    Continuate così
    Un saluto Roberto

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