Tête de Crevacol – St Rhêmy en Bosses (AO)

1 giugno 2015 at 22:44

giancarlo

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Quota 2612
Dislivello 1022
Difficoltà E
Segnavia AV1, sn, 11A
Tempo 4h45′ (anello completo)

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

La Tête de Crevacol si trova in posizione panoramica tra il vallone di Merdeaux e quello del Gran San Bernardo dominando il comprensorio sciistico di Crevacol. L’escursione ad anello si sviluppa nel territorio sopra questa stazione sciistica transitando, in parte, sulle sue piste ed in parte tra gli alpeggi ed i pascoli che le circondano; la gita, nonostante le poderali e gli impianti di risalita, risulta piacevole e molto panoramica risalendo bei pascoli e panoramici dossi e scendendo per erbosi pendii che, nella stagione invernale, servono per le piste di sci. Le poderali che si intersecano sono numerose ma è difficile sbagliarsi perchè il percorso, anche se fuori sentiero, si svolge soprattutto a “vista” senza alcuna difficoltà di orientamento; in alternativa si possono naturalmente usare le strade ma l’escursione oltre che monotona risulterebbe senz’altro molto più lunga. Infine il panorama dal bivacco di vetta è veramente bello a cominciare dagli imponenti Mont Velan e Grand Combin per arrivare al più vicino Grand Golliat, Mont Fourchon e Pain de Sucre; altrettanto belle sono le visuali sui valloni di Serena e del passo del Gran San Bernardo e sul vallone omonimo.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta uscendo alla barriera di Aosta est e, prendendo la direzione per il Traforo del Gran San Bernardo, si raggiunge St Rhêmy; da qui si seguono le indicazioni per Crevacol dove, raggiunta la partenza della seggiovia, si lascia l’auto nel comodo parcheggio.

Descrizione

Dal parcheggio si passa sotto il viadotto tenendo la sinistra e si salgono i prati arrivando alla baita di Maytie (1704 m) che si lascia alla sinistra; proseguendo la salita su terreno libero si arriva ad intercettare una poderale (1727 m) che si percorre per un breve tratto sulla sinistra trovando un bivio con un sentiero che si stacca alla destra (1738 m). Imboccatolo ci si sposta con poca pendenza verso la sinistra del pendio oltrepassando un piccolo muretto a secco dopo il quale si giunge in vista dell’alpeggio di Merdeux inferiore; raggiunte le baite (1921 m) si superano passando dalla fontana e si cammina per pochi metri sulla poderale per abbandonarla in corrispondenza di un bivio con una traccia che sale alla destra (1946 m). Questa percorre un traverso a destra per raggiungere in breve le baite di Merdeux superiore situate poco sopra (2009 m). Da queste si sale ancora su un pendio di pascolo rimanendo alla sinistra di un torrentello giungendo ad incrociare nuovamente una poderale nei pressi di una presa per l’acqua (2052 m); volendo camminare su terreno più agevole si può raggiungere la stessa poderale proseguendo sulla mulattiera che si diparte alla sinistra delle baite. Raggiuntala la si percorre verso destra superando una curva dove la si lascia per salire a sinistra sopra l’argine erboso del Ru de Vullien che si supera per riprendere la salita sui bei pascoli superiori; questi si salgono praticamente zigzagando sulla verticale di un ampio dosso rimanendo alla destra di un torrentello raggiungendo un palo metallico (2221 m) parte degli impianti di risalita e già ben visibile dal basso. Qui si segue per poco sulla destra la pista di sci per riprendere direttamente la salita sul terreno erboso alla sinistra dove si tagliano alcune tracce per raggiungere una larga mulattiera poco più sopra (2366 m). Ora, terminata definitivamente la salita sui pascoli, la si percorre alla destra in leggera discesa giungendo ad un bivio con un’altra poderale (2353 m) al quale si prosegue diritto; compiuta qualche curva si giunge ad una piccola costruzione isolata (2402 m) dove le frecce di vernice ci indicano di proseguire su di essa alla sinistra sopra di essa. Dopo un tornante ed un tratto quasi rettilineo si arriva all’ampia e panoramica insellatura del Col Crevacol (2501 m) dove si trova un piccolo altare in pietra con un crocifisso metallico; lasciatolo alla destra si prosegue sulla mulattiera che diviene ora un po’ più rovinata ma sempre ben percorribile. Compiuti alcuni tornanti in leggera salita ci si trova in vista della vetta che in breve si raggiunge; questa è sormontata da un piccolo bivacco della forestale intitolato a Leopoldo Deffeyes. Per il ritorno si raggiunge di nuovo il Col Crevacol e da questo, abbandonata la mulattiera, ci si dirige verso le punte rocciose che si trovano di fronte oltrepassando una zona pietrosa con un muretto diroccato;  oltre questo si arriva alla puntina del Momt Bortsalet (2519 m) appena prima della quale si devia alla sinistra scendendo da una pietraia dove, tenendo la destra si traversa in direzione dei visibili impianti di risalita. Si scende ora sulla pista di sci sino ad intercettare una poderale che si segue sulla destra aggirando un largo costone dopo il quale si abbandona la strada prendendo la pista di discesa per riprenderla più sotto; ripresa la strada la si percorre verso sinistra oltrepassando un tunnel artificiale dopo il quale si riprende la discesa sulle piste dove si taglia un paio di volte la strada. Raggiunta quella in prossimità del bosco si devia alla destra arrivando nei pressi di Arp du Jeux dove si trovano le paline che ci indicano di scendere alla sinistra (2019 m). Giunti al baretto si raggiunge la sottostante baita e da questa, se non si vuole allungare di molto il percorso, si raggiunge a vista la strada inferiore che si percorre verso destra sino al vicino tornante dal quale, scesi ancora di un centinaio di metri sui prati si trova l’ennesima poderale che, percorsa verso destra, arriva alla pista di sci; imboccatala la si scende sino alla vicina partenza degli impianti ed al parcheggio.

1 Commento

  1. Blotto Alessandro 26 maggio 2022 Rispondi

    Siamo saliti oggi 26.05.2022 partendo però dal parcheggio di Arp de Jeux e passando per la Testa Bassa, arrivo degli impianti, dove è stato costruito un bivacco/punto di appoggio per sci alpinismo, utilizzabile anche da chi fa altre attività. La discesa dalla Testa di Crevacol la abbiamo fatta senza più passare dall'arrivo degli impianti ma tagliando alla sua destra orografica.
    Buone escursioni.
    Francesca ed Alessandro

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