Bec Noir – Etroubles (AO)

13 agosto 2017 at 16:05

giancarlo

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Quota 2797
Dislivello 1243
Difficoltà E
Segnavia s.n., 21
Tempo 3h30′

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

 

Il Bec Noir è una poco pronunciata punta ubicata nella parte più settentrionale del vallone di Menouve, sopra Etroubles nella valle del Gran San Bernardo, e si trova sul confine con l’altro versante del Gran San Bernardo in territorio elvetico. Poco sotto la punta, sempre su quest’ultimo , si trovano ancora le costruzioni ed i tralicci abbandonati del vecchio impianto funiviario del Super St. Bernard, in disuso ormai da alcuni anni, che stridono un po’ con l’ambiente reso severo dalla solitudine dei luoghi. E’ un’escursione lunga poco meno di venti chilometri ma con nessuna difficoltà, adatta quindi a chi vuole cimentarsi con questo tipo di distanze; il sentiero seguito inizia con una percorrenza su poderale per staccarsi e seguire il tracciato del “vecchio” n° 21 che taglia i pendii erbosi a mezzacosta sino a Tsa Nouva (che eventualmente si può raggiungere seguendo interamente la poderale allungandone sensibilmente il percorso). Da questo alpeggio in poi si cammina su magri pascoli e successivamente su terreni pietrosi con un solitario vallone inserito in un classico ambiente di media montagna.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si esce alla barriera di Aosta est prendendo la direzione per il Traforo del G.San Bernardo; superato il comune di Etroubles si devia a destra per Prailles dessous e, raggiunto il piccolo villaggo, si lascia l’auto nel parcheggio all’uscita delle case (volendo si può proseguire ancora per poche centinaia di metri sulla sterrata sino al cartello di divieto di transito).

Descrizione

Dal piccolo parcheggio si imbocca la stradina che si diparte dal muretto di contenimento percorrendola per poche centinaia di metri incontrando il cartello di divieto di transito; superatolo di pochi metri si trova un bivio col sentiero che scende alla destra che si ignora per continuare diritto (1632 m). Si percorre la poderale passando diritto ad un paio di successive diramazioni dopo le quali, compiuti alcuni ampi tornanti, si arriva ad un successivo bivio segnalato dalle paline (1829 m). Si continua sempre sulla poderale con un tratto quasi rettilineo superando ancora un bivio segnalato da bolli gialli sulle pietre dove, anche qui, si tralascia la stradina che si diparte alla sinistra e si prosegue diritto (1860 m). Ancora un tratto rettilineo e si giunge ad un’altra palina (1907 m) dove, tralasciata la stradina che scende alla destra, si prosegue sempre diritto oltrepassando un altro vicino bivio; dopo un ampio tornante della strada, e poco prima di arrivare al successivo, si abbandona la poderale sul sentiero che ne taglia il vicino tornante (2017 m). Attraversata anche la strada poco sopra, si cammina sulla traccia che sale dolcemente nel pascolo seguendo qualche ometto e qualche segno di vernice passando tra i vari mucchi di pietre; si arriva quindi in vista dell’alpeggio di Tracaudette che in breve si raggiunge (2123 m). Ripresa la strada, la si percorre per pochi minuti trovando sulla sinistra il sentiero (bollo giallo e ometto) che si alza nuovamente nei prati; la traccia, non molto marcata, si alza diagonalmente con percorso pressoché rettilineo e con pendenza costante sul pendio erboso addentrandosi nel vallone per giungere in vista dell’alpeggio di Tsa Nouva che in breve si raggiunge (2421 m). Dall’alpeggio si segue per qualche metro sulla destra la strada trovando sulla sinistra l’inizio del sentiero segnalato da un bollo giallo; ci si alza attraversando un torrentello dopo il quale ci si sposta sulla destra proseguendo poi con percorso diretto su dolce pendenza seguendo le frecce di vernice e qualche ometto sulla traccia che, temporaneamente, si perde un po’ nell’erba. Giunti nei pressi di una bassa roccia liscia, il sentiero si sposta a destra su terreno che diviene via via più pietroso entrando in ambienti solitari avendo davanti la meta dell’escursione. Alzandosi con tornanti ora più ripidi ci si avvicina al colle che si raggiunge con qualche stretto tornante su terreno un po’ friabile (2768 m); dall’insellatura si scende sui gradini che conducono prima sul tetto e poi sul terrazzo del vecchio arrivo della funivia dal quale, sulla sinistra, si passa un ponte che adduca ad un largo sentiero. Al termine di questo si trova una successiva scala che si alza sino al terrazzino naturale appena sotto la puntina.

1 Commento

  1. Francesca ed Alessandro Blotto 22 agosto 2017 Rispondi

    Andati il 20/08/2017: abbiamo avuto qualche problema nel trovare il sentiero dopo l'Alpe Arvus; siamo passati dall'alpe Tsa Nouva per raggiungere poi il Col Menouve ed il Bec Noir.
    Andando all'Ospizio del Gran San Bernardo, in inverno con le racchette da neve in territorio svizzero, abbiamo sempre visto l'arrivo degli impianti dal basso, è stato desolante vedere il loro attuale degrado dall'alto.
    Scendendo , passando dall'alpe Tsa Nouva, abbiamo assistito alla mungitura pomeridiana delle vacche.
    A presto.
    Francesca ed Alessandro Blotto

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