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Poggio Frassati – Biella
Quota | 1943 |
Dislivello | 916 |
Difficoltà | E |
Segnavia | D11, D33, D41, D34, D12 |
Tempo | 4h15’ (anello completo) |
Il Poggio Frassati, dove è situato un cippo dedicato al beato Piergiorgio Frassati, si trova nella parte superiore della panoramica Costa Muanda che, partendo dalle pendici del Monte Mucrone, digrada sino ai sottostanti comuni biellesi. Il sentiero di salita, dedicato a Papa Giovanni Paolo II, si snoda dapprima tra alcune cappelle, notevoli per la dimensione, per poi, usciti dal bosco, risalire pendii erbosi passando anche da un piccolo laghetto; da questo, arrivati ad una baita e raggiunto il crinale al di sopra di essa, si giunge in leggera discesa al cippo memoriale. La discesa, molto panoramica con cielo terso, si sviluppa sull’ampia Costa Muanda per attraversare poi le pendici della montagna ricongiungendosi al percorso di salita. I sentieri sono segnati con tacche di vernice, a volte sbiadite, che soprattutto in discesa dalle cascine Giassit e Trucco, si perdono un po’ sui pascoli ma, per il resto non vi sono problemi di segnaletica completata dalle numerose paline situiate alle biforcazioni. L’escursione, adatta a tutti, è molto frequentata e non presenta alcuna difficoltà ed è consigliata ne periodi primaverili ed autunnali quando, visto le quote e l’esposizione, le temperature non raggiungono valori elevati.
Avvicinamento
Si percorre la A-4 Torino-Milano e si esce al casello di Carisio prendendo la direzione per Biella; raggiunto il capoluogo lo si attraversa seguendo le indicazioni per il Santuario di Oropa dove si lascia l’auto nel comodo parcheggio in prossimità della funivia.
Descrizione
Dal parcheggio si torna indietro per qualche decina di metri sino ad una stradina che si stacca sulla destra dove si trovano alcuni pannelli dai quali inizia il sentiero. Si incontra subito un bivio al quale si sale per la sterrata di destra passando presso la monumentale Cappella del Paradiso; si prosegue sulla sterrata sino a quota 1275 m dove la si abbandona, deviando sul sentiero che si stacca alla sinistra, che ne taglia il percorso ricongiungendosi più sopra. Salendo ancora sulla sterrata, la si abbandona ancora brevemente sul sentiero che, dopo aver tagliato un tornante, la segue sulla sinistra sino ad un bivio (1420 m); rimasti alla destra, si raggiungono in pochi minuti altre paline dove, anche qui, si continua alla destra (1445 m). Il sentiero passa sulla fiancata erbosa sino ad un vicino bivio segnalato da una palina alla quale si ignora il sentiero che prosegue diritto e si devia decisamente alla sinistra (1529 m); ora sale più decisamente un pendio con bassa vegetazione raggiungendo una dorsale al termine della quale si arriva ad una piccola conca dove si trova il laghetto della Mora (1707 m). Si attraversa il suo estuario aggirando un dosso sino ad un’ampia insellatura che si oltrepassa dirigendosi verso un’evidente frana di grossi massi; la si passa alla sua base piegando a sinistra verso la vicina dorsale dove si trova la cascina Mora (1773 m). Qui si devia a destra salendo il pendio dapprima dolcemente per poi alzarsi più decisamente sino ad un colletto dove sul crinale si trova una palina; da qui si svolta a sinistra in leggera discesa e, dopo aver passato un vicino ed evidente ometto di pietre, in pochi minuti si arriva al cippo del Poggio Frassati. Da qui si inizia la discesa sulla panoramica Costa Muanda che perde quota in direzione opposta; poco sotto, dopo aver aggirato alla sinistra il vicino promontorio erboso sormontato da un evidente ometto di pietre, si prosegue seguendo il sentiero sul crinale che raggiunge le sottostanti baite di Alpetto superiore (1502 m). Ora si devia a sinistra seguendo sempre il sentiero che ora taglia a mezzacosta tutto il pendio erboso della Costa Muanda raggiungendo, in leggera salita, una palina situata ai bordi di una poderale ( 1466 m); deviando a sinistra, la si risale sino a passare poco al di sotto della Cascina Deiro per giungere, sempre su poderale in leggera salita, alla cascina Giassit (1602 m). Tenendo il sentiero alla destra, si scende sul pascolo, seguendo le tacche di vernice, dapprima direttamente per poi piegare a sinistra andando ad attraversare il rio delle Cavalle; da qui si scende successivamente a mezzacosta raggiungendo la diroccata cascina Trucco (1461 m). Da questa si scende direttamente sotto di essa deviando poi verso sinistra per guadare il rio Canalsecco oltre il quale, tagliando il pendio erboso, ci si ricollega in pochi minuti al sentiero di salita in corrispondenza del bivio a quota 1420 m.
Oggi 18 maggio ricorrendo l'anniversario della nascita di Karol Wojtyla abbiamo deciso, visto che oltretutto è vicino a casa nostra, di rifare anche noi, proprio in questo giorno, il sentiero dedicato a San Giovanni Paolo II partendo dal piazzale Busancano fino al Poggio Beato Pier Giorgio Frassati.
Siamo scesi passando per il lago delle Bose e poi facendo la pista Busancano siamo ritornati alla macchina.
A presto.
Francesca ed Alessandro Blotto