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Monte Tovo – Biella
Quota | 2233 |
Dislivello | 1022 |
Difficoltà | E |
Segnavia | Bolli rossi, 14, bolli bianco rosso |
Tempo | 2h30’ |
Il Monte Tovo si trova nella conca di Oropa, sopra Biella, sulla cresta che, con un ampio semicerchio montuoso, la circonda. In questa escursione si è utilizzato, per la prima parte di salita, il sentiero del “vertical” che, come intuibile dal nome, è più diretto ma più breve di quello “ufficiale” che parte pochi metri dopo di esso; la prima parte, infatti, si sviluppa in un ripido bosco usciti poi dal quale ci si ricongiunge al sentiero vero e proprio. Anche nella seconda parte della salita, comunque, vi sono tratti molto ripidi, ma sempre ben segnati e percorribili, ad altri brevi più blandi. Per il ritorno vale la pena di scendere dal sentiero normale che, dall’alpe Giass Cmun, percorre un un bellissimo bosco raggiungendo la mulattiera. In questa escursione non vi sono difficoltà tecniche se non quella di porre attenzione, soprattutto nei tratti ripidi, in caso di erba olina notoriamente scivolosa o terreno bagnato.
Avvicinamento
Si percorre la A-4 Torino-Milano e si esce al casello di Carisio seguendo poi le indicazioni per Biella. Raggiunto il capoluogo si seguono le indicazioni per il Santuario di Oropa; superatolo si giunge al posteggio della funivia e si prosegue sulla destra per un breve tratto in discesa trovando un comodo parcheggio sulla destra di fianco al santuario. Volendo si può continuare sulla provinciale per Rosazza sino al Delubro ma, qui, i posti macchina sono limitati.
Descrizione
Dal parcheggio si imbocca la strada asfaltata per la galleria Rosazza ignorando subito il sentiero che, al primo tornante, prosegue diritto risalendola poi per qualche altro tornante sino alla quota 1256 m dove, in corrispondenza del Delubro, inizia il sentiero. Questo, per il primo tratto, è una larga mulattiera che si percorre per alcuni minuti sino ad un primo bivio, di due vicini, dove la si abbandona per salire sul sentiero che si stacca alla destra (1303 m); seguendo i bolli rossi ci si alza nel bosco con percorso ripido giungendo alla palestra di roccia “Seattle Rock” (1414 m). La si aggira sulla destra e, con percorso sempre ripido, si passa accanto ad alcuni affioramenti rocciosi sopra i quali il bosco si dirada; fuori dalla vegetazione, si continua su tracce erbose in direzione di una puntina accanto alla quale si trova un piccolo rudere (1552 m). Questo è situato poco sopra l’alpe Giass Cmun dove si incrocia il sentiero “ufficiale” proveniente da essa. Senza raggiungerla si prosegue sulla larga dorsale erbosa avvicinandosi al ripido pendio che si sale abbastanza direttamente su sentiero ben marcato. Dopo un breve traverso a sinistra, ci si avvicina ad una successiva ripida dorsale che si inizia a risalire dopo un piccolo colletto (2046 m); verso il suo termine ci si sposta leggermente sulla destra giungendo alla base di un corto ma, anche qui, ripido pendio canale alla sommità del quale si trova la croce metallica della vetta. Per il ritorno, una volta raggiunto nuovamente il piccolo rudere, si prosegue sul sentiero che si abbassa alla destra raggiungendo in breve l’alpe Giass Cmun (1548 m); da questa si piega a sinistra e, seguendo le tacche di vernice, ci si avvicina al bosco. Qui si trova un bivio segnalato dalle paline (1443 m) al quale si prosegue sulla sinistra entrando nella rada faggeta arrivando, anche qui seguendo le tacche di vernice, al bivio sulla mulattiera situato a pochi metri da quello imboccato all’andata.
Peccato che siate venuti nel biellese in una giornata con nuvole basse; in questo periodo ci sono state giornate splendide con una visibilità eccezionale; noi lunedì 12 ottobre, ad esempio, siamo saliti al Poggio Frassati - S.S. Giovanni Paolo II in una splendida giornata con una visibilità impareggiabile.
Magari la prossima volta troverete condizioni migliori.
Francesca ed Alessandro