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Bec di Nana, o Falconetta, dorsale NO – Valtournenche (AO)
Quota | 3010 |
Dislivello | 1119 |
Difficoltà | EE |
Segnavia | AV1, 3A |
Tempo | 3h’00 |
Il Bec di Nana (o Falconetta) fa da spartiacque tra la media Valtournenche, nel comprensorio di Cheneil, ela Valled’Ayas, sopra il villaggio di Mandriou, da dove si sale per la via più semplice. Questa salita, invece, è prettamente escursionistica sino al Colle di Nana mentre, da qui, presenta terreno più ripido ed esposto sul quale le difficoltà aumentano e richiedono piede sicuro nei tratti più impegnativi. E’ quindi consigliabile effettuare la gita con terreno asciutto per avere condizioni di salita più sicure ed è altresì consigliabile a chi volesse provare a cimentarsi con escursioni più impegnative.
Avvicinamento
Percorrendo la A-5 Torino-Aosta si esce al casello di Chatillon-St.Vincent e si seguono le indicazioni per Valtournenche e Breuil-Cervinia. Arrivati nel capoluogo della valle, Valtournenche, dopo la piazzetta principale dove c’è un posteggio si trova sulla destra una strada che sale in corrispondenza dell’hotel Etoile de Neige. La strada sale per qualche chilometro attraversando le frazioni superiori e giungendo infine in un piazzale sterrato dove si trova una teleferica e dove si può parcheggiare l’auto.
Descrizione
Dal parcheggio si raggiunge la partenza della cremagliera e, attraversato il ponte, si sale per pochi metri sulla strada dove alla sinistra si trovano le paline che indicano il sentiero; si sale quindi sul largo sentiero a tratti gradinato che in pochi minuti porta alla conca di Cheneil. Senza raggiungere le poche case del villaggio, si prende la traccia sull’erba che si diparte alla destra e raggiunge le ben visibili paline all’incrocio dei sentieri (2108 m); si sale alla sinistra con moderata pendenza entrando nel rado boschetto; usciti dalla vegetazione si trova un bivio segnalato dalle paline (2246 m) dove si prende la diramazione di sinistra. Poco oltre, dietro alcune basse ondulazioni, si trova un successivo bivio, anche questo segnalato dalle paline, dove si devia sulla destra (2288 m) salendo un poco inclinato pendio erboso sopra il quale si trovano le baite di Champsec (2328 m). Il sentiero prosegue alla sinistra della costruzione compiendo un ampio tornante per poi avvicinarsi ad una vallettina tra due cimette; la si percorre sulla sinistra sbucando su un pianoro erboso che si aggira alla sinistra verso una piccola bastionata rocciosa che si sale anch’essa alla sinistra. Sopra questa ci si trova in un’altra conca che si percorre ancora a sinistra avvicinandosi al pendio che si sale con un traverso arrivando al Col des Fontanes (2695 m). Dall’insellatura si scende dalla parte opposta perdendo una cinquantina di metri di dislivello per arrivare nei pressi di alcune ondulazioni erbose, dove si prosegue diritto all’incrocio con due sentieri provenienti da destra (2650,2647 m); si passa poi alla destra di un laghetto per avvicinarsi al pendio erboso alla sinistra che si contorna nella sua parte bassa. Qui la pendenza aumenta un po’ ed il sentiero attraversa una zona di pietre passando accanto ad una frana arrivando poi in vista del Colle di Nana che, con un traverso sulla sinistra, in breve si raggiunge (2775 m). Dall’ometto del colle, si prende il sentiero che risale la fiancata sinistra della dorsale, alzandosi tra rocce rotte; arrivati ad un dentino roccioso, si devia a sinistra avvicinandosi al filo della dorsale che, allargandosi, si percorre su terreno con poca pendenza. Raggiunta la bastionata rocciosa di fronte, si devia a sinistra per aggirarla, percorrendo successivamente la cresta, con un tratto un po’ esposto, appena sotto il filo alla sinistra. Pochi metri oltre, si sale un canalino a destra che riporta sul filo che si percorre con un breve tratto pianeggiante per scendere poi di pochi metri ad un colletto (2897 m); si riprende ora la salita sulla destra con rocce gradinate per aggirare una cuspide rocciosa, e proseguire comodamente sul filo. Nei pressi di un ostacolo roccioso, lo si aggira sulla destra per scendere successivamente ancora di pochi metri ad un successivo colletto (2910 m), dopo il quale si giunge ad uno slargo di sfasciumi che si sale passando alla sinistra di un torrione roccioso. Avvicinandosi alla base di una bassa fascia rocciosa, la si risale verso sinistra percorrendo un stretta cengia che aggira uno spigolo; appena oltre, per superare un paretina, si trovano un paio di catene che ne facilitano la salita (2989 m). Appena sopra, si riprende il sentiero che, in breve, porta alla vetta, dalla quale si raggiunge la croce che si trova pochi metri al di sotto.
Noi il giorno 02/07/2022 eravamo all'Alpe Metsan per la 39° Festa dell'Amicizia delle Genti del Monte Rosa organizzata, quest'anno, dal CAI di Verrès. Dopo la cerimonia religiosa ed il pranzo offerto dalla Sezione, siamo saliti alla Chiesetta di Notre Dame des Montagnards nei pressi dell'alpeggio Vascotchaz, per poi scendere a Barmasc dove avevamo parcheggiato l'auto.
Francesca ed Alessandro