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Col de la Crosatie – Valgrisenche (AO)
Quota | 2826 |
Disl. | 1171 |
Diff. | E |
Segnavia | 21°, Alta Via2 |
Tempo | 3h00′ |
Lunga escursione che conduce prima al bel Lac du Fond e poi al roccioso colle che separa il vallone di Planaval con quello di Lantaney. Abbastanza frequentato sino al lago meno oltre dove si sale su terreno più ripido ed in ambienti solitari e morenici; consigliato agli amanti dei paesaggi aspri e solitari. Dal colle si gode di una splendida vista sul gruppo del Bianco e delle Jorasses.
Avvicinamento
Si percorre l’A-5 sino al casello di Aosta est che si supera e si esce a quello successivo di Aosta ovest. Si prende la direzione Aosta e, giunti al semaforo si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Courmayeur. Superato l’abitato di Arvier si arriva subito a Leverogne dove, sulla sinistra della strada, si trovano i cartelli indicatori per Valgrisenche. Risalita di qualche chilometro la strada di fondovalle si trova sulla destra la deviazione per Planaval che si supera e si continua, lasciando a destra una strada ad un bivio, sino alla frazione di la Clusaz (1655 m) dove si può lasciare l’auto in qualche slargo.
Descrizione
Sulla strada asfaltata si trova la partenza del sentiero nei pressi di un tornante dove ci sono ben visibili le paline segnaletiche dell’itinerario. Il sentiero sale subito con un leggero strappo per dirigersi verso sinistra superando un breve tratto protetto da una staccionata e compiendo un traverso in leggera salita da cui si gode un bel panorama dell’alta Valgrisenche. Al termine del traverso il percorso rimonta tra le rade conifere una dorsale poco marcata e supera con un ponticello un torrente col percorso ancora protetto per un breve tratto da una staccionata. Dopo aver passato l’impalcatura dell’arrivo di una teleferica si arriva alle baite diroccate di Benevy (1950 m) e si prosegue per l’evidente traccia che taglia il pendio contornando il versante della montagna e si dirige verso una presa per l’acqua dove, poco sopra, si trova una vecchia stalla costruita all’interno della montagna. Poco oltre si arriva ad un bivio segnalato da una palina con l’indicazione per il col de Planaval che seguiamo costeggiando un bel torrente che, inoltrandoci nella larga valle che ha come sfondo le Punte Doravidi ed il col di Planaval, attraverseremo in seguito su di un ponticello di legno. Si prosegue sino ad arrivare alle baite di Fond (2340 m), si oltrepassano e si arriva subito ad un bivio segnalato da una palina dove lasciamo a sinistra il percorso per il col de Planaval e svoltiamo a destra seguendo le indicazione dell’Alta Via 2 rimontando una bassa bastionata di erba e rocce. Dopo aver compiuto un ampio tornante in pochi minuti si arriva al bel lago. Si attraversa l’emissario e sulla destra parte il sentiero che si raddrizza un po’ superando una fascia di erba e rocce ed arrivando su di un promontorio da cui si ha un magnifico colpo d’occhio sul sottostante lago e sulle punte Doravidi. Si continua ora rimontando la larga costola erbosa e poi si devia sulla destra tagliando in alto il pendio, verso la larga ed evidente insellatura del colle, attraversando una pietraia con di fronte la Tour de Tignet. Arrivati ancora un po’ distanti sotto la verticale del colle si devia decisamente a sinistra e si rimonta faticosamente la pietraia che conduce al valico dove si trova un alto omino di pietre.
Siamo ritornati ieri, 12.09.2020, dopo quindi anni.
Non ci sono più le indicazioni per il Col Planaval dopo l'alpeggio di Fond.
Quando siamo arrivati al lago ci è "venuto a trovare", volteggiando su di noi, un gipeto, sempre impressionante nella sua apertura alare.
Francesca ed Alessandro Blotto
Infatti il sentiero per il Col Planaval è stato ufficialmente "chiuso" facendo passare l'Alta Via, dal col Crosatie al Passo Alto.
Noi il 25/08/2018 siamo andati verso il colle Planaval fino a quota 2850 circa ma il terreno era instabile in quanto le pietre appoggiavamo su terreno ancora ghiacciato (quasi fine agosto!), si era anche messo a fare parecchio freddo, quindi, visto che non eravamo "particolarmente attrezzati" siamo scesi ed abbiamo optato per una più rassicurante variante fino al Lago du Fond.
Francesca ed Alessandro