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Bivacco Arno, Piatta de Grevon – Gressan (AO)
Quota | 2672 |
Dislivello | 973 |
Difficoltà | EE – WT3 |
Segnavia | Nessuno |
Tempo | 2h15′ (bivacco) |
Questa bella escursione ad anello deve necessariamente essere effettuata prima che aprano le piste di sci sia perchè c’è il divieto di percorrerle in salita sia soprattutto per apprezzare la salita nei grandi spazi alpini del comprensorio di Pila: durante l’escursione infatti i panorami si aprono sempre più a mano a mano che si guadagna quota diventando ampi e spettacolari andando dal Monte Bianco sino al gruppo del Rosa; il passaggio tra gli impianti chiusi e senza la ressa degli sciatori rende ancor più “anomala” la salita. Se la cresta tra il bivacco e la Piatta de Grevon è in condizioni, da valutare sul posto, non presenta eccessive difficoltà se non l’attenzione da prestare al lato strapiombante dal lato Valle di Cogne, mentre in presenza di cornici da vento o neve fresca diventa senz’altro più impegnativa; per la discesa dalla Piatta de Grevon sotto la Punta di Monpers si devono valutare bene i carichi dei pendii soprastanti lo scivolo da percorrere e, in caso di pericolo valanghe, conviene tornare all’arrivo della seggiovia e scendere lungo il tracciato della pista.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si esce alla barriera di Aosta est. Si seguono le indicazioni per la stazione sciistica di Pila che si raggiunge dopo alcuni chilometri; arrivati al piazzale al suo ingresso si prosegue ancora passando nel tunnel sotto le abitazioni per arrivare al parcheggio superiore dove si lascia l’auto.
Descrizione
Dal parcheggio si sale la scaletta di ferro che porta agli impianti di partenza della seggiovia Leissè punto dal quale inizia l’escursione costeggiando la pista di sci che si trova alla destra. Si arriva all’altezza della seggiovia La Nouva e si supera un ristoro che si trova sulla destra imboccando una strettoia che taglia un breve tratto di bosco per poi risalire un tratto abbastanza lungo e ripido che porta all’arrivo della seggiovia Grimond. Superatala ci si indirizza verso una serie di protezioni a fianco a dei piccoli cannoni per l’innevamento artificiale dove si risale il pendio ripido che, più sopra, ci porta a seguire i pali degli impianti che dalla destra continuano verso la cresta della montagna: alzando lo sguardo infatti si vede, ancora un po’ lontana, la punta dove si trova il bivacco Arno. Ora la pendenza si fa ancora un po’ più accentuata e, con qualche zig-zag si raggiunge l’arrivo della seggiovia dalla quale si devia a destra e si percorre il breve tratto finale che conduce ad una croce metallica ed all’adiacente bivacco Arno (2672 m). Dal casotto si prosegue verso sinistra percorrendo una cresta che dapprima perde quota per qualche decina di metri e poi sale decisamente verso una punta dalla quale, rimanendo sul lato sinistra, con qualche breve saliscendi si giunge ad una croce metallica. Da qui si percorrono ancora pochi metri giungendo all’arrivo della seggiovia (2717 m), che si lascia sulla sinistra, per continuare di fianco ad un tunnel di plastica per il trasferimento degli sciatori; al termine di questo, a seconda delle condizioni, si risale direttamente il breve crinale o ci si sposta sulla destra e si risale il pendio arrivando al piccolo omino di vetta della Piatta de Grevon (2766 m). Da questo punto la discesa si può effettuare sia tornando alla vicina seggiovia e poi seguire il tracciato della pista oppure proseguire ancora per poco e scendere liberamente sui pendii sottostanti la punta di Monpers dai quali, con qualche tratto ripido e con qualche traverso un po’ delicato, passare dalla partenza dell’ultima seggiovia e da questa ricongiungersi più avanti con la parte iniziale dell’itinerario di salita.
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