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Col de Chaléby – Nus (AO)
Quota | 2709 |
Disl. | 823 |
Diff. | EE |
Segnavia | 11b, 11, 11a |
Tempo | 2h45′ |
Questa gita, una classica dello sci-alpinismo valdostano che sta diventando abbastanza frequentata anche dai ciaspolatori, può essere il naturale completamento della salita al vicino Col du Salvè ed è raggiungibile da questo in poco meno di mezz’ora. L’unico punto difficile e pericoloso del percorso è il superamento del traverso dopo Tsa de Fontaney: circa 200m che tagliano un pendio che, anche dopo aver consultato il bollettino valanghe, è meglio valutare sul posto soprattutto al ritorno quando l’esposizione in pieno sud fa si che le temperature si siano alzate. Dal colle si gode di un’ottima vista verso ovest sul sottostante Plan Piscina delimitato dalla Becca di Fontaney e dal versante est del Faroma; a est lo sguardo corre verso la vicina Punta Tsan e i più lontani Breithorn e gruppo del Rosa, mentre a sud e ad ovest si vede una sfilata di punte, colli e valloni degni dei migliori panorami del versante meridionale della Valle d’Aosta.
Avvicinamento
Dall’autostrada A5 si esce al casello di Nus e, arrivati sulla statale, si seguono le indicazioni per Saint-Barthelémy e l’Osservatorio Astronomico. Dopo alcuni chilometri, superato nei pressi di un tornante il bivio per Praz, si arriva alla frazione di Lignan e da questa, seguendo le ben visibili indicazioni per Porliod, si passano alcuni piccoli villaggi e si giunge al comodo posteggio posto appena prima delle case di Porliod.
Descrizione
Dal parcheggio si sale per la traccia che parte di fianco alle paline e si raggiunge l’inizio della pista di fondo posta poco sopra; si supera la biglietteria e si percorre, stando attenti a non calpestare la pista battuta, qualche decina di metri superando la palina del sentiero estivo e arrivando al bivio ben segnalato sulla sinistra con l’indicazione del percorso per le racchette da neve. Si sale con pendenza moderata e dopo aver attraversato la pista si continua sulla traccia di solito ben battuta e si giunge alla baita di Plaisant (2038m). Qui, per attraversare il bosco, si può seguire fedelmente il tracciato della poderale che con dolci tornanti conduce al suo margine superiore oppure, se si vuole accorciare il percorso e se sono presenti tracce visibili, si sale proprio sopra la baita entrando nel bosco non molto fitto ma ripido e, attraversando in più punti la poderale, si giunge sempre fuori dal bosco. Ora gli spazi si allargano nei dolci pendii che, sempre su traccia ben battuta, conducono in una ventina di minuti all’alpeggio di Tsa de Fontaney (2307m). Da qui si devia decisamente a destra per dirigersi verso gli evidenti dossi nevosi dell’ampio vallone che ha alla sua sommità l’ampia e riconoscibile insellatura del Col du Salvè ed è dominato dall’imponente mole del Mont Morion. Per raggiungere questo vallone si deve percorrere un traverso (punto critico della salita) un po’ infido ed molto in pendenza nella sua parte finale posto sotto i pendii molto esposti della soprastante Côteau Champorcher. Superato questo punto chiave della salita il percorso ora diviene più semplice e sicuro. Spostandosi un po’ sulla destra si raggiunge il centro dell’ampio vallone e si risalgono i dossi seguendo l’eventuale traccia presente o, in assenza di essa, ora passando senza percorso obbligato tra gli stessi ora risalendoli direttamente con qualche zig-zag e puntando comunque alla croce posta sul colle. Dopo aver superato un tratto un po’ più in pendenza posto sotto il colle si arriva in prossimità della croce lignea e senza raggiungerla si contorna con un facile traverso il primo risalto roccioso-nevoso a sinistra del Col du Salvè. Anche qui si passa senza percorso obbligato tra i dossi nevosi dirigendosi verso ovest e, dopo averne risaliti alcuni puntando alla massima depressione che scende dalla Becca de Fontaney, si giunge all’ultimo strappo che conduce al Col de Chaleby e, percorsi alcuni metri di facile cresta verso sud, si giunge sulla panoramica punta a quota 2709m.
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