Lago di Loie – Cogne (AO)

17 luglio 2009 at 08:20

giancarlo

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lago-di-loie

 

Quota 2346
Disl. 824
Diff. E
Segnavia 12
Tempo 2h15′

 

Traccia GPS

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La meta della gita è un bel laghetto situato in una conca dal panorama un po’ chiuso. Il modesto dislivello e l’assenza di difficoltà fanno in modo che sia molto frequentata dagli escursionisti; si risalgono bei boschi con numerosi cespugli di rododendri con un percorso che all’inizio è un po’ ripido.

 

Avvicinamento

Si percorre l’autostrada A-5 Torino-Aosta sino alla barriera di Aosta est che si supera per uscire al casello successivo di Aosta ovest e prendere la direzione per Cogne. Risalita la valle di Cogne sino al capoluogo si gira a sinistra in corrispondenza della rotatoria che si trova al suo ingresso seguendo le indicazioni per Lillaz che si raggiunge qualche chilometro dopo aver proseguito diritto alla rotatoria successiva.

Descrizione

Dal fondo del parcheggio si entra nel villaggio e lo si attraversa seguendo le indicazioni per le cascate di Lillaz, si passa accanto ad un piccolo parco divertimenti dove in corrispondenza di un crocifisso ligneo ed una fontana in pietra si trovano le paline indicative dell’itinerario; si cammina sulla stradina sterrata sino ad un’altra palina posta alla partenza del sentiero che sale alla destra con una bassa scalinata. Poco più avanti si trova un secondo bivio (1684 m) al quale si continua a destra e ci si innalza con tracciato panoramico sulle cascate di Lillaz attraversando poi una zona valanghiva e portandosi vicino al torrente. La pendenza si fa più sostenuta ed il sentiero si alza ripido nel bel bosco compiendo stretti tornanti tra conifere e cespugli di rododendri. Si arriva ad un bivio dove si trova una pietra che, conficcata nel terreno, impedisce di proseguire diritto e ci fa deviare sulla destra continuando con percorso ripido sino a sbucare su di un pianetto erboso dove si trovano i ruderi dell’alpeggio di Loie (2229 m). Si attraversa poi una zona franosa e si contorna, con percorso più pianeggiante, la fiancata della montagna per rientrare ancora nel bosco che è diventato più rado e dove il sentiero si dirige verso una piccola gola da cui scende un torrentello che è l’emissario del lago. Aumentando di nuovo la pendenza il percorso sale sulla destra (sinistra orografica) della gola per sbucare nel suo punto più stretto da cui scende l’emissario e dove inizia il lago.

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