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Lago Mezove (Margheron) – Fenis (AO)
Quota | 2384 |
Disl. | 957 |
Diff. | E |
Segnavia | 4 |
Tempo | 2h45′ |
E’ questa un’escursione che si svolge, oltre il pianoro di Clavalité, nel vallone di Savoney in ambienti selvaggi e fuori dai sentieri affollati. La quota non è elevata ma silenzio e ambiente suggestivo sono la caratteristica di questo itinerario. Nella parte alta, dall’alpeggio Savoney al lago, bisogna stare un po’ attenti a seguire la sbiadita segnaletica e gli ometti di pietra perché le tracce del sentiero tendono a perdersi per brevi tratti.
Avvicinamento
Si esce dall’autostrada A5 al casello di Nus e si seguono le indicazioni per Fenis. Oltrepassato il castello si prosegue nell’abitato sino ad incontrare un cartello stradale con l’indicazione “Val Clavalité” che ci fa salire a destra per una stradina asfaltata e, con numerosi tornanti, arriva dopo qualche chilometro a Lovignanaz; da qui si prosegue salendo numerosi tornanti sino ad un ampio slargo dove si trova un cartello di divieto di transito e qui si parcheggia l’auto.
Descrizione
Dal parcheggio si prosegue sulla strada che diviene subito sterrata sino ad una breve discesa che ci porta nel bel pianoro di Clavalité (1514m) dominato sul fondo dalla Tersiva. Si continua sulla poderale passando tra le belle e caratteristiche baite e si dirige verso Sud inoltrandosi nel bosco. Si trova subito un bivio segnalato dalle paline che indica la direzione da prendere, a sinistra, dell’itinerario (sentiero 4) e senza superare il ponte sul torrente ci si dirige poco sopra le baite per salire su prati per le tracce di mulattiera sino ad una piccola stalla dove su di un sasso alla sua sinistra si trova il segnavia che ci fa salire nel bosco. Il sentiero prosegue sempre alla sinistra (destra idrografica) del torrente e, dopo un tratto pianeggiante che passa davanti all’alpeggio di Orgère (1747 m), si trova in prossimità di un bivio un sasso su cui vi è il bollo che indica la direzione a destra e poco dopo si passa il torrente su un ponticello. Con una salita continua e a tratti un po’ più erta si sale nel magnifico bosco di conifere e rododendri sulle pendici della Becca d’Ause e di Viot con percorso ben evidente sino ad uscire dal bosco stesso in vista di un largo colletto; raggiuntolo si apre davanti a noi il grande pianoro dove è situato l’alpeggio Savoney (2129m) dominato sul fondo dal Mont Glacier e dalla parte opposta dal largo panorama della valle verso il Grand Combin. Seguendo ora le frecce gialle sui sassi, si deve attraversare su tracce nell’erba tutto il pianoro per dirigersi verso un’evidente bastionata rocciosa e sul fondo si attraversa il torrente su di un ponticello per salire sul costone sinistro del piccolo vallone. Dapprima il sentiero passa vicino al torrente e poi, con qualche tornante, si allontana sempre più per arrivare al di sopra della parete rocciosa dove si trova una palina che ci indica la presenza di un albero monumentale a poca distanza. Ora il tracciato, non sempre evidente, si scosta ancora di più dal torrente per poi riavvicinarsi attraverso piccoli pascoli racchiusi in ameni valloncelli e punta ad un evidente larga insellatura passando accanto ad una pozza d’acqua e, risalendo un ultimo promontorio, si giunge in vista del lago. Si raggiungono ora delle paline segnaletiche e da queste si può scendere per prati sino all’estuario del lago oppure, passando davanti all’alpeggio diroccato di Margheron (2378m) con attiguo un bivacco della forestale, si segue per un breve tratto il sentiero per il Col Mezove e quando si vede il lago si scende di poco a destra per una traccia sino alle sue sponde.
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