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Aiguille de Rochefort – Cresta di Rochefort – Courmayeur (AO)
Quota: 4001 m
Dislivello: 626 m
Difficoltà: AD
L’itinerario è una parte dell’aerea cresta, abbastanza frequentata proprio fino all’Aiguille de Rochefort, che collega la base (“gengiva”) del Dente del Gigante con il Col des Jorasses. Per percorrerla bisogna avere una certa familiarità con il vuoto (impressionante quello verso la Val Ferret: 2000 m.!) ed essere dei buoni equilibristi su alcuni tratti affilati come lame di rasoio Considerando che la cresta bisogna farla due volte (andata e ritorno) bisogna valutare bene l’orario di partenza dal rifugio per evitare, nelle giornate calde, di trovare neve molle o bagnata sui fili di cresta: vista l’esposizione sarebbe un pericolo da evitare.
Il panorama è superbo ed emozionante per tutto il tragitto.
Avvicinamento
Si esce dall’autostrada A-5 a Courmayeur, si seguono le indicazioni per il tunnel del Monte Bianco e quindi per la Val Ferret. Appena lasciata la strada che conduce al tunnel, in corrispondenza di un tornante, si trova subito un ampio parcheggio oppure, proseguendo ancora con l’auto si trovano ancora due parcheggi in corrispondenza della stazione di partenza della funivia e, con questa si sale al Rif. Torino.
Descrizione
Dal Rif. Torino scendere lievemente per il Ghiacciaio del Gigante e seguire le evidenti tracce che, verso est, si indirizzano sotto le Aiguilles Marbrées per poi salire verso nord – est in direzione del Dente del Gigante. Dal fascia rocciosa alla testata del ghiacciaio si individua una cresta secondaria da est a ovest che termina con un alto gendarme giallastro ben visibile dal ghiacciaio. Dopo averlo superato a destra si giunge ad una sella nevosa e da qui si rimonta la larga dorsale verso la cresta principale (est): il percorso è facile ma anche esposto. Più sopra si entra gradatamente in una zona di boccette e di massi e dopo aver piegato a sinistra si segue la cresta principale fino ad un enorme masso. Si aggira scendendo di poco sul versante italiano, si traversa un breve tratto orizzontale e risalire quindi un ripido tratto nevoso che riporta sulla cresta a nord del masso. Seguire brevemente la cresta nevosa, piegare a sinistra e giungere così su uno spiazzo detritico o nevoso proprio alla base del Dente (la “salle a manger”): da qui si presenta alla nostra vista tutta l’affilata e imponente cresta fino alle Grandes Jorasses.
Lasciare il Dente sulla sinistra e proseguire verso est salendo un corto pendio di neve alla cui sommità si trova l’inizio della Cresta di Rochefort. Seguirla fedelmente dapprima scendendo e poi con percorso ondulato, spostandosi sull’uno o sull’altro versante a seconda delle cornici, fino all’anticima (3933). Per evitare la successiva discesa della ripida costola rocciosa, spostarsi sul pendio ripidissimo e spesso ghiacciato del versante francese (nord) scendendo e riprendendo il crinale nevoso molto affilato, seguirlo e rispettivamente aggirare a sinistra e superare due gendarmi. Si giunge così dove la cresta di neve termina contro la rocciosa piramide terminale. Salire dapprima obliquando un po’ a destra e poi direttamente e senza eccessiva difficoltà (II° inf.) fino alla vetta. Nelle giornate limpide si vedono, oltre al vicino Monte Bianco, le Grandes Jorasses con in lontananza il massiccio del Rosa e, verso sud il massiccio del Gran Paradiso e del Rutor.
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