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Col du Tour Noir – Chamonix (F)
Quota | 3553 |
Dislivello | 1027 |
Difficoltà | MSA |
Tempo | 4h15’ |
Questa salita si caratterizza sia per un dislivello normale che consente di raggiungere una quota elevata sia per l’entusiasmante discesa che si sviluppa in oltre 2300 m di dislivello; l’escursione si svolge in ambienti grandiosi di alta montagna nel comprensorio di Chamonix dapprima sul vasto ghiacciaio di Argentiere e successivamente su una sua diramazione, il ghiacciaio di Amethystes, passando in rassegna alla sequenza delle più impegnative pareti nord del comprensorio: Aiguille du Triolet, les Courtes, les Droites ed Aiguille Verte; le pendenze non sono mai eccessive ma, all’andata, bisogna prestare attenzione ad eventuali crepacci e blocchi di ghiaccio sia sulla ripida discesa dall’abbandono della pista da sci sino al fondo del ghiacciaio che sulla parte superiore dell’itinerario nei pressi delle seraccate. La terminale al colle è, di solito, ben accessibile e una volta raggiunta la sommità il panorama diventa ancor più eccezionale estendendosi in territorio svizzero con prospettive inusuali su Grand Combin, Crevino ed i numerosi 4000 di Zermatt. Per la salita possono essere utili i coltelli sui pendii adiacenti alle due seraccate mentre per il ritorno bisogna prestare molta attenzione alla parte bassa del ghiacciaio d’Argentiere dove il superamento delle zone seraccate richiede una buona capacità di valutazione dei passaggi che sono comunque stretti. Un’informazione senz’altro utile può essere che sul ghiacciaio d’Argentiere, sotto la nord dell’Aiguille Verte, si trova un posto di chiamata di soccorso alimentato con pannelli solari ben visibile per il piccolo traliccio su cui sono montati questi ultimi funzionante nel periodo invernale durante la chiusura del rifugio.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta, si supera la barriera di Aosta est e si prosegue sino all’uscita per il Tunnel del Monte Bianco; passato il tunnel si seguono le indicazioni per Chamonix che si attraversa continuando verso la frazione di Argentiere. Appena prima di raggiungerla si devia a destra verso la funivia dei Grands Montets dove si può lasciare l’auto nei comodi parcheggi antistanti ad essa.
Descrizione
Dall’arrivo della funivia si scendono i gradini che portano all’inizio della pista e, su questa, si scende per un breve tratto per poi abbandonarla appena al di sotto dei seracchi visibili sulla destra; usciti dalla pista si continua ancora la discesa tenendo prevalentemente la destra e, prestando attenzione agli eventuali crepacci aperti, si devono comunque perdere circa 600/700 metri di dislivello per raggiungere la parte pianeggiante del fondo del ghiacciaio d’Argentiere. Da qui si inizia la risalita del poco inclinato pendio che si inoltra nella lunga conca glaciale con percorso pressoché rettilineo passando al di sotto del rifugio d’Argentiere; dopo averlo superato ci si sposta verso sinistra in direzione di una bassa morena che si stacca sula sinistra. Passando tra le eventuali rocce affioranti ci si dirige verso la seraccata più bassa del ghiacciaio di Amethystes che si attraversa al di sotto passando da destra a sinistra; superatala si risale un pendio che adduce ad un plateau superiore con un’altra seraccata, un po’ più larga della precedente, alla quale ci si avvicina rimanendo alla sinistra; superata anche questa, sempre alla sinistra, con qualche conversione su pendii un po’ ripidi si arriva al plateau finale dove nella sua parte superiore si vede il colle meta dell’escursione. Rimanendo al centro del ghiacciaio si arriva alla base del pendio finale che adduce al colle al quale si perviene compiendo qualche tornante ed eventualmente, lasciando gli sci qualche metro al di sotto della linea spartiacque, lo si raggiunge a piedi su facili roccette.
In discesa si ritorna al punto da cui si è iniziata la risalita del ghiacciaio d’Argentiere e si prosegue, rimanendo sulla sinistra, su terreno poco inclinato sino ad arrivare ad una piccola serie di seracchi che si passa sempre rimanendo a ridosso del pendio di sinistra. Dopo questo tratto si percorre ancora un poco inclinato pendio arrivando ad un’altra zona di crepacci e seracchi che all’inizio si supera rimanendo il più possibile alla sinistra per poi traversare verso destra attraversando qualche crepaccio arrivando, fuori dalle difficoltà, all’inizio di un largo pendio. La discesa prosegue sempre rimanendo sul traverso che si trova alla sinistra della fiancata della montagna e, superato un tratto un po’ esposto verso un ripido pendio a destra, si contorna una marcata costola arrivando nelle vicinanze delle piste di sci che in breve si raggiungono e, seguendole, si ritorna alla stazione di partenza della funivia.
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