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Bivacco Ghiglione – Courmayeur (AO)
Quota: 3685 m
Dislivello: 420 m
Difficoltà: F
Un bell’itinerario di alta montagna da effettuare in giornata partendo con una delle prime corse della funivia che da Entréves sale al rifugio Torino.
Il bivacco è attualmente inagibile (da tempo si sta esaminando l’ipotesi di ricostruirlo spostandolo sulla cresta in una posizione più stabile) ma resta pur sempre una meta che consente di avere uno stupendo colpo d’occhio sull’himalayano versante della Brenva assaporando il clima storico dei primi mutamenti di tecnica dell’alpinismo degli anni ottanta: il colore delle foto e l’abbigliamento datano inequivocabilmente quel periodo.
Ora, per il tipo di salite di quella zona del Bianco, viene utilizzato il vicino bivacco della Fourche.
Avvicinamento
Si esce dall’autostrada A-5 a Courmayeur, si seguono le indicazioni per il tunnel del Monte Bianco e quindi per la Val Ferret. Appena lasciata la strada che conduce al tunnel, in corrispondenza di un tornante, si trova subito un ampio parcheggio oppure, proseguendo ancora con l’auto si trovano ancora due parcheggi in corrispondenza della stazione di partenza della funivia e, con questa si sale al Rif. Torino.
Descrizione
Dal Rif. Torino Nuovo si seguono le numerose tracce che vanno a scavalcare il Col des Flambeaux (sotto l’aereo pilone d’appoggio della cabinovia) e piegano a sinistra, scendendo per un centinaio di metri fino a passare nei pressi della ripida parete nord dell’ Aig. des Toules (3250m. circa). Da qui, lasciando sulla destra la pista più larga che conduce all’Aiguille du Midi, si procede verso ovest passando a nord della Tour Ronde e, per i pendii lievemente inclinati dell’alto ghiacciaio del Gigante, si giunge in vista dell’evidente Col du Trident. Si punta decisamente alla crepaccia terminale (molto alta) cercando di individuare il canalino di passaggio più facilmente superabile (breve tratto verticale) per dirigersi su un ripido pendio verso il fianco delle ultime propaggini dell’Aiguille du Trident. Si arriva appena sotto il colle e, in un tratto un po’ più inclinato, si traversa salendo in obliquo verso destra per giungere al colle da dove si vede, come un nido d’aquila, l’aereo ricovero che si staglia verso il versante orientale del Bianco: il panorama si apre immenso: dalla cresta di Peutérey al versante della Brenva con lo storico Col Moore, oltre il quale iniziano le più impegnative e storiche vie di quel settore, e al vicino Mont Maudit.
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