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Bivacco Fiorio – Courmayeur (AO)
Quota | 2734 |
Dislivello | 1038 |
Difficoltà | E |
Segnavia | 24 |
Tempo | 2h45’ |
Questa bella escursione ci fa raggiungere un bivacco di legno e lamiera situato sulla sinistra idrografica del ghiacciaio di Pré de Bard e, più precisamente, appena prima della morena oltre la quale ci si immette sulla parte alta del ghiacciaio; la costruzione può ospitare una ventina di alpinisti e si trova sull’itinerario della via normale del Mont Dolent. Gli ambienti che si attraversano sono molto belli e, partendo dai pianori erbosi di fondovalle, si passano vecchie morene di antichi ghiacciai per arrivare ai caratteristici terreni dell’alta montagna con numerose zone pietrose e nevai anche in stagione avanzata. Il panorama sulle vette che circondano il bacino glaciale è veramente eccezionale e ravvicinata mentre sono altrettanto suggestivi gli scorci sulla Val Ferret e le cime che la circondano.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta e, superata la barriera di Aosta est si prosegue sino al suo termine di Courmayeur; usciti dall’autostrada si seguono le indicazioni per la Val Ferret percorrendola interamente sino alla baita di Arnouva dove, prima di raggiungerla, si passa un ponticello alla sinistra e si lascia l’auto in qualche slargo della strada.
Descrizione
Dalla sterrata si prosegue in leggera pendenza verso la testata della valle incontrando quasi subito un sentiero indicato da una palina (1786 m) che si stacca sulla sinistra e che si ignora proseguendo diritto; tagliati un paio di tornanti si trova un altro bivio anche questo segnalato da una palina (1858 m) al quale si continua ancora sulla comoda strada. Proseguendo con percorso quasi rettilineo si passa sotto la balconata dove sorge il rifugio Elena e, dopo un paio di tornanti che si possono tagliare, si trova una palina con l’indicazione del bivacco Fiorio (2041 m) dove inizia il sentiero. Imboccatolo si rimane alla destra di una morena costeggiandola sino a quasi il suo termine dove, giunti quasi sul fondo di essa, la traccia inizia a salire dolcemente in traverso arrivando ad una ripida dorsale erbosa che si inizia a risalire deviando decisamente sulla destra. Proseguendo molto faticosamente su terreno erto e friabile si guadagna rapidamente quota sino ad una puntina panoramica dove il sentiero spiana un po’ deviando leggermente sulla sinistra; giunti a quota 2560 m circa si abbandona sulla destra la traccia che sale sino al Col du Petit Ferret (ad inizio stagione si trova sempre un nevaio) rimanendo sempre alla sinistra. Seguendo sempre i bolli gialli si attraversa una piccola pietraia aggirando poi una grande roccia liscia che ricopre uno sperone della montagna; si cammina poi su terreno prevalentemente pietroso dove ad inizio stagione si trovano alcuni nevai che si passano senza problemi arrivando ai pendii finali spostandosi leggermente sotto la verticale delle evidenti punte del Dolent e del Grapillon. Più in alto, sopra un dosso pietroso, si vede un grande ometto di pietre che si raggiunge trovando subito dietro di esso il bivacco; pochi metri sotto di esso, su un piccolo promontorio roccioso, si trova la semibotte di lamiera del vecchio bivacco.
Andati lo 07/09/2017 passando per il Col Grand Ferret, per la Tete Ferret e per il Col Petit Ferret. Nuvole alla Tete, sole al Bivacco.
Il ghiacciaio sempre più piccolo.
Francesca ed Alessandro Blotto