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Mont de l’Arp Vieille – Valgrisenche (AO)
Quota: | 2963 |
Dislivello: | 1166 |
Difficoltà: | EE |
Segnavia: | 16, 15, 14b |
Esposta al sole per tutto il tragitto questa bella salita si può dividere in due parti: la prima sino all’Arp Vieille facile e con dolci pendenze, e la seconda dall’alpeggio in poi impegnativa e con pendenze sostenute. Nella seconda parte, in caso di nebbia o scarsa visibilità, bisogna prestare attenzione all’orientamento. Escursione molto lunga e faticosa e dal dislivello considerevole da effettuarsi con neve molto ben assestata (soprattutto nella parte oltre l’Arp Vieille) per le pendenze sostenute ed i traversi un po’ esposti. A seconda delle condizioni del tratto di roccette della cresta finale possono essere utili i ramponi. La grande fatica sarà senz’altro ripagata dal magnifico panorama a 360° che si gode dalla vetta.
Avvicinamento
Si percorre l’A-5 sino al casello di Aosta est che si supera e si esce a quello successivo di Aosta ovest. Si prende la direzione Aosta e, giunti al semaforo si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Courmayeur. Superato l’abitato di Arvier si arriva subito a Leverogne dove, sulla sinistra della strada, si trovano i cartelli indicatori per Valsavarenche. Giunti al capoluogo si prosegue seguendo le indicazioni per la frazione di Bonne dove si può lasciare l’auto nei piccoli parcheggi presenti oppure, appena oltre le case, nel tratto di strada ancora sgombero di neve.
Descrizione
Dall’auto si prosegue sulla strada, che diventa innevata, per qualche decina di metri svoltando sulla destra per un’evidente stradina, segnalata dalle paline con l’indicazione dei sentieri 15 e 16, che sale con dolci tornanti. Dopo un paio di questi ultimi si incontra il bivio per Alpettaz (1920 m)che si abbandona sulla destra proseguendo in piano sino all’alpeggio di Bochat (1951 m); da qui si può abbreviare un po’ l’itinerario tagliando qualche tornante seguendo le numerose tracce presenti sul percorso. Dopo essersi innalzati di un centinaio di metri si arriva ad un pianetto da cui in alto a destra si può scorgere sulle rocce il rifugio degli Angeli e si abbandonano sulla destra le eventuali tracce che conducono all’Arp Vieille rimanendo nel centro del piccolo vallone. Nel risalirlo la pendenza aumenta un po’ e, passando nel centro tra una baita isolata sulla sinistra e il seminascosto alpeggio di Arp Vieille a destra, si arriva ad un altro pianetto e si deve proseguire puntando decisamente in direzione della cima meta dell’escursione che si vede ancora in lontananza. Dopo essere risaliti ancora un centinaio di metri si arriva ad una zona con poca pendenza in cui la valle si allarga e che si percorre fin quasi sotto le pendici orientali del Mont de l’Arp Vieille . Giunti ad una quota di 2400 m circa si deve svoltare decisamente a sinistra verso i ripidi pendii del versante della montagna. Ora la pendenza aumenta decisamente e sarà sempre sostenuta sino alla vetta. Risalendo il pendio si deve compiere un traverso esposto con un semicerchio verso sinistra arrivando sopra alcune evidenti roccette dove si può eventualmente sostare. Si risale molto faticosamente in direzione di un colletto dove si vede una baita diroccata (che però non si deve raggiungere) ed arrivati alla sua quota, ma distanti da essa, si rimane sulla destra risalendo con qualche zig-zag un erto pendio in direzione dell’evidente costruzione del ricovero Capitano Ricci posto su di un colletto. Raggiuntolo al termine di una faticosa risalita si prosegue sulla destra seguendo la dorsale che sale dolcemente per qualche decina di metri sbucando sopra un dosso e da questo si compie un traverso abbastanza lungo ed esposto verso destra avvicinandosi alla cresta finale della cima ormai prossima. Arrivati alla base della ripida cresta di terreno misto la si risale direttamente e si arriva così in breve alla piccola croce metallica ed all’omino di vetta. Al ritorno è senz’altro dovuta una breve deviazione verso le belle e panoramiche baite dell’Arp Vieille.
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