Tête de Fonteinte – St. Rhémy (AO)

12 agosto 2012 at 08:53

giancarlo

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Quota 2778
Dislivello Vetta 463 – Giro completo 831
Difficoltà EE
Segnavia Vetta: nessuno – Giro completo: bolli bianco rossi, 13A
Tempo Vetta 1h30’ – Giro completo 4h00’

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

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La Tête de Fonteinte è una cima che si trova appena al di là del confine italo – svizzero nella zona del paso del Gran San Bernardo ma è comodamente raggiungibile anche dall’Italia. Essa si protende verso la Val Ferret svizzera ed è situata tra il Col de Fonteinte e la Fenêtre de Ferret; dal versante elvetico si presente come una guglia rocciosa inaccessibile mentre dal versante italiano si raggiunge, con l’itinerario normale, su tracce di sentiero con pendenze non eccessive ed una comoda cresta. Il percorso qui descritto invece raggiunge la vetta percorrendo la marcata dorsale dapprima erbosa e successivamente rocciosa che raggiunge una sua anticima e che separa il vallone del Mont Fourchon – Pain de Sucre da quello di salita abituale. Nella prima parte dell’itinerario si cammina su terreno erboso con tracce che a volte scompaiono mentre, una volta raggiunta la dorsale, la progressione diventa più impegnativa; quest’ultima parte è ripida sino alle roccette le quali, aggirate con qualche passaggio e traverso esposto, arrivano ad una forcella appena alla destra di una puntina rocciosa dopo di che il percorso diviene elementare. Molto bello è il panorama sui ghiacciai e sulla catena montuosa che parte dal Monte Bianco ed arriva sino al Grand Lui ed altrettanto suggestiva sui valloni limitrofi e sui sottostanti pittoreschi Laghi Fenêtre. Essendo la gita corta e con poco dislivello il consiglio per completarla degnamente è quello di effettuare la discesa sino ai laghi e ritornare dalla Fenêtre de Ferret su comodo sentiero compiendo così una bella escursione circolare.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta uscendo alla barriera di Aosta est e seguendo le indicazioni per il Traforo del Gran San Bernardo; giunti a Saint Rhémy si prende la strada che sale al Colle del Gran San Bernardo. Dopo alcuni chilometri si raggiungono le baite di Baou (2375 m) situate in prossimità di una curva prima del paravalanghe dove si può lasciare l’auto negli slarghi sulla strada.

Descrizione

Dalle paline situate sullo slargo sterrato si iniziano a salire i pendii sul retro di esse deviando subito a sinistra verso una grande punta rocciosa isolata; prima di arrivare ad una fascia di pietre si segue sulla destra la traccia che risale una bassa costola erbosa e porta, dopo aver attraversato un torrente, in un’ampia valle che si percorre nel suo centro. Risalendola si giunge ad un bivio (2507 m)  dove si prende la traccia che sale alla sinistra verso un pendio di erba e pietre che si alza con buona pendenza; arrivati ad una quota di 2573 m circa si abbandona la traccia, senza scollinare dalla parte opposta, per risalire senza percorso obbligato la ripida dorsale che si alza sulla destra. Superati alla sinistra alcuni piccoli spuntoni rocciosi si continua faticosamente su terreno prevalentemente pietroso sino a poco prima di alcune grandi rocce sotto le quali si devia a destra passando tra grossi blocchi di pietre per contornarle con un passaggio un po’ esposto su una placca verticale; superato questo tratto si punta verso la più alta di due evidenti forcelle sulla destra che si raggiunge con un ripido strappo dopo aver effettuato un traverso su comode rocce. Superata la stretta insellatura si contornano le rocce con un breve traverso esposto per risalire poi un breve pendio erboso che conduce ad un colle sulla destra appena sotto una puntina (2779 m); qui, terminate le difficoltà, si segue su traccia la facile cresta verso nord che, superato un primo dosso, porta ad un tratto dove la cresta ormai poco inclinata diventa più ampia ed al termine della quale si vedono gli alti ometti di pietre della vetta che in breve si raggiunge. Per la discesa si ripercorre brevemente la cresta e si scende quasi subito verso sinistra per raggiungere in breve e senza percorso obbligato la larga insellatura del Col de Fonteite (2733 m); dal paletto al colle si scende verso sinistra per un sentiero che, su terreno pietroso dove si può trovare qualche nevaio anche a stagione avanzata, con stretti tornati  e poi con percorso pressoché rettilineo perde rapidamente quota avvicinandosi alla dorsale della conca dove si trova il lago più alto che si raggiunge con una breve discesa sulla sinistra (2528 m). Da questo si segue il sentiero che passa alla sua sinistra e, raggiunto un bivio con una palina (2494 m), lo si percorre ancora per poco e si devia a destra per raggiungere il vicino lago più basso (2473 m); ora, raggiunto il punto più basso dell’escursione, si ritorna alla palina e da questa si risale brevemente per deviare alla destra ed arrivare così all’ultimo lago di questa bella conca (2507 m). Si risale ora il pendio erboso alla sinistra per raggiungere nuovamente il sentiero che, salendo alla destra, si dirige verso alcune zone pietrose alla cui sommità è ben visibile la Fenêtre de Ferret (2699 m) che in breve si raggiunge. Da questa si prende l’evidente sentiero che raggiunge una conca erbosa la quale si scende verso sinistra lambendo un torrente ed arrivando ad un bivio (2512 m) dove si continua la discesa su un tratto di terreno pietroso; superato questo tratto si arriva sopra un promontorio erboso il sentiero si biforca e, prendendo quello che scende a sinistra, si compie un breve traverso che ci porta alla sommità del breve pendio erboso sotto il quale si trova il punto della partenza.

 

 

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