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Fenêtre de Torrent – Rhȇmes Notre Dame (AO)
Quota | 2854 |
Dislivello | 1118 |
Difficoltà | E |
Segnavia | 15, Alta Via 2 |
Tempo | 3h00’ |
La Fenêtre de Torrent mette in comunicazione Rhȇmes Notre Dame con l’alta Valgrisenche, e più precisamente con la zona del Lago di Beauregard, passando per il rifugio Chalet de l’Epée e si trova tra la Cima di Bouque e la Bercca di Tey. La salita a questo panoramico colle è una delle escursioni classiche della zona di Rhȇmes Notre Dame e la si effettua risalendo un caratteristico vallone molto bello per l’ambiente che ci circonda e con la possibilità di vedere molti esemplari di fauna alpina. Esente da difficoltà la progressione diventa solo un po’ faticosa nell’ultima parte dove, per rimontare gli ultimi tornanti, il pendio diviene ripido ma, come detto, non impegnativo; per questo motivo è consigliata a coloro che vogliono cimentarsi con dislivelli che cominciano ad essere considerevoli su di un tracciato che comunque è sempre ben segnato. Dall’insellatura il panorama poi è ravvicinato a nord verso il gruppo del Rutor e, un po’ più lontano sul Monte Bianco e sul Dente del Gigante mentre dalla parte della salita risalta il bel massiccio del Gran Paradiso.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si supera la barriera di Aosta est per uscire al casello successivo di Aosta ovest; si prende la direzione per Aosta e al semaforo si svolta a sinistra verso Courmayeur. Oltre l’abitato di Villeneuve si trova sulla destra lo svincolo per la valle di Rhȇmes Notre Dame il cui capoluogo si raggiunge dopo averla risalita; superato il capoluogo si prosegue ancora per qualche chilometro e si raggiunge il villaggio di Thumel dove si può lasciare l’auto nel grande parcheggio.
Descrizione
Imboccata la sterrata ci si dirige verso un basso muretto a secco dove si trovano dei bolli gialli che ci indicano di deviare alla destra; si continua sulla larga mulattiera per arrivare ad un ponte di legno che supera un torrente dopo il quale inizia il sentiero che parte alla sinistra del ponte costeggiando il corso d’acqua. Ci si alza in leggera salita tagliando poi una corta dorsale sulla destra per portarsi sotto alcune balze rocciose che all’inizio si contornano sulla destra e poi si risale nel rado boschetto su quella più elevata. Con alcuni tornanti si continua a salire arrivando sotto una parete rocciosa dove si trova un bivio (1925 m) al quale si tiene la sinistra; aggirata questa parete il percorso, dopo aver perso qualche metro di dislivello, prosegue con una salita a mezzacosta sotto i ripidi versanti della montagna. Addentrandosi nel verdeggiante vallone si contorna una costola erbosa dopo la quale si apre davanti a noi la parte alta della salita con a sinistra la slanciata sagoma della Punta Rabuigne; si supera un breve tratto franato e ci si dirige verso il visibile alpeggio sul fondo. Attraversato poi un ruscello si giunge alle baite di Torrent (2173 m) da dove sulla destra si vede la piccola insellatura meta dell’escursione. Oltre le baite si percorre un falsopiano dove si attraversa un altro ruscello, asciutto in stagione avanzata, e si prosegue in direzione della dorsale rocciosa che quasi si raggiunge per deviare poi alla destra verso un alto canale erboso dove la pendenza aumenta sensibilmente; rimanendo sulla sinistra di questo si compiono alcuni stretti tornanti per portarsi ad uno spuntone roccioso dove si devia costeggiando poi un corto pendio che ci porta quasi nel centro del canale. Camminando alla sinistra (destra orografica) del canale si sfiora una grossa frana oltre la quale continuano i tornanti su un ripido pendio erboso rimanendo a distanza da una parete rocciosa dalla quale si può verificare qualche scarica di sassi; ora il percorso si fa ancora più ripido nel tratto finale che si risale faticosamente sino ad arrivare al muretto a secco situato al colle sormontato anche da un ometto di pietre.
Bellissima la salita a questo colle anche dal versante di Valgrisenche, dal rifugio Epée. Il vallone che sale alla finestra da questo versante è davvero splendido, solcato da un bel torrente e popolato di marmotte. Più in basso, scendendo verso Surier, in fondo all'ex lago di Beauregard si transita all'Alpe Nouva che, purtroppo è in completa rovina, così come lo sono le baite di Torrent (almeno da quello che vedo in questa relazione)
Bellissima anche la salita dalla Valgrisenche. Da Surier, in fondo al bacino articiale di Beauregard, si transita per malghe abbandonate, si tocca il grazioso rifugio Epeé e si risale un grandioso vallone superando un gradino roccioso e raggiungendo il passo su una traccia meno ripida di quella che arriva da Rhemes. Le marmotte popolano anche questo versante e stupendo è il percorso oltre l'Epeé a fianco del torrente lungo il soleggiato altipiano.