Archivio
-
Ultimo aggiornamento
Articoli – Commenti – Tags
Più visti
- Escursioni in Valle d’Aos…: VALLE D’AOSTA Valle di Gressoney 0 commento/i
- Punta Gnifetti, Capanna M…: Quota: 4561 m Dislivello: 1341 m Difficoltà 1 commento/i
- Lago Layet – Saint Marcel…: Quota 2278 Dislivello 783 Dif 0 commento/i
- Indici: Indice Alpinismo Indice Escursionismo Indice escursionismo 0 commento/i
- Laghi di Campliccioli, Ci…: Quota 1358 (Campliccioli),2260 (Cingino), 2339 ( 2 commento/i
Tags
alpinismo bivacchi canavese-valle dell'orco ciaspole cogne courmayeur escursioni escursioni ad anello escursioni invernali google earth gran san bernardo gruppo del bianco gruppo del rosa laghi alpini la thuile ossola parchi e riserve parco mont avic parco naz. gran paradiso parco valgrande piemonte pila quota 3000 racchette da neve Rhȇmes rifugi saastal san barthelémy scialpinismo sempione svizzera tracce gps val bognanco valdigne valgrisenche valle d'aosta valle d'ayas valle di gressoney vallese valpelline valsavarenche valsesia Valstrona valtournenche verbano
Rifugio Coda – Fontainemore (AO)
Quota | 2252 |
Dislivello | 895 |
Difficoltà | E |
Segnavia | 3, 3A |
Tempo | 3h00′ |
Il rifugio Coda è una solida costruzione in muratura gestita dalla sezione biellese del CAI e si trova sulla parte bassa della cresta di Carisey che scende dal Monte Mars verso sud ovest; questa cresta separa il territorio di Fontainemore, nella bassa valle di Grassoney, da Oropa nel biellese. Il rifugio è una meta molto frequentata sia dagli escursionisti che lo raggiungono in giornata da entrambi i versanti sia da quelli che vi transitano percorrendo l’Alta Via 1. L’itinerario di avvicinamento percorre l’alto vallone di Bouroz in un bell’ambiente di media montagna che, oltre l’alpe Vercosa, assume un aspetto incontaminato con i suoi vecchi alpeggi, non raggiunti da poderali, ed i pascoli disseminati tra le numerose rocce affioranti. Il sentiero è evidente e sufficientemente segnato e quindi non si incontrano difficoltà se non, ad inizio stagione, per la presenza di qualche nevaio.L’escursione qui descritta è di tipo parzialmente circolare salendo dal Col di Carisey e scendendo dal Colle Sella, con il raggiungimento della vicina Punta Sella, situata a ridosso del rifugio, da cui si gode un pieno panorama oltre che sul vicino Monte Mars anche sulle prealpi biellesi e,verso sud, sul gruppo del Monte Rosa con uno scorcio lontano sul Monte Bianco che si vede nelle giornate limpide.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino – Aosta uscendo al casello di Pont St. Martin seguendo poi le indicazioni per la valle di Gressoney; superato l’abitato di Fontainemore si trova un ponte sulla destra con i cartelli indicanti la località Plan Coumarial che si raggiunge dopo alcuni chilometri e dove si può lasciare l’auto nei comodi parcheggi nei pressi dell’area pic-nic.
Descrizione
Dal parcheggio si raggiungono le paline situate accanto ai cartelli delle piste di fondo e si sale per la stradina alla destra; percorse alcune decine di metri si stacca sulla sinistra un sentiero che entra con dolce pendenza nel fitto bosco di faggi e betulle. Usciti temporaneamente dal bosco si superano due baite isolate dopo le quali si incrocia la poderale (1504 m) da dove, di fronte, il sentiero continua il percorso nel bosco; si passa subito la baita di Chicail (1541 m) e poi, dopo che il sentiero ha deviato leggermente a destra, si esce in spazi più aperti passando dall’alpeggio di Vercosa (1616 m) tagliando il pendio erboso perdendo qualche metro di dislivello. Indirizzandosi verso un boschetto più rado si oltrepassa un ruscello per giungere ad un ponte di legno che oltrepassa un torrente ed arriva sotto una bassa bastionata rocciosa con una bella gradinata che la supera sulla sinistra. Aumentata un po’ la pendenza il percorso si insinua nella bassa vegetazione raggiungendo un’altra bastionata, un po’ più grande della precedente, che si risale passandovi alla base; si arriva in seguito ad attraversare una larga frana di grossi massi dopo la quale si trova un bivio, in prossimità di un ponte (1762 m), segnalato da bolli gialli su una pietra e da due paline che indicano i due itinerari per raggiungere il rifugio Coda. Si prende quello di destra che attraversa il ponte (quello di sinistra lo si percorrerà in discesa) che si alza deciso rientrando nel bosco per poi percorrere un tratto quasi pianeggiante a mezzacosta che giunge ad un’altra frana di grossi blocchi che si attraversa agevolmente. Tagliando la fiancata della montagna si compie una leggera curva a sinistra per entrare nella parte alta del vallone di Bouroz dove si trova la baita di Carisey desot (1816 m) che si supera passando alla sua destra; attraversate alcune rocce sul pendii erbosi si entra in una vallettina che sbuca sotto l’alpeggio di Carisey damon (1886 m) che si lascia alla destra per salire attraverso tratti di bassa vegetazione alternati a grossi massi. Compiendo un semicerchio da destra verso sinistra si giunge ad un bivio con un sentiero proveniente da destra (2036 m) dopo di che la pendenza aumenta sensibilmente e si risale faticosamente il ripido pendio che conduce alla panoramica insellatura del Colle di Carisey (2122 m). Da qui si devia a sinistra per risalire un dosso erboso e successivamente un tratto di facile cresta che porta alla base di un pendio che risale un dosso più alto sopra il quale, in lontananza, si vede già la meta; percorsa in pochi minuti la comoda dorsale che passa sopra il laghetto e le baite di Mountagnet si giunge così in breve al rifugio (2252 m). Dalla sinistra della costruzione conviene salire per il breve ma un po’ ripido sentiero che in qualche minuto raggiunge la vicina Punta Sella (2305 m) per avere una più completa visuale panoramica. Ritornati al rifugio si passa davanti ad esso per prendere il sentiero che dalle paline scende lievemente a mezzacosta contornando in basso la Punta Sella e, intercettando il sentiero che da destra arriva da Oropa, continua sino a risalire brevemente al Colle Sella dove si trova un grosso ometto di pietre (2230 m). Dall’ometto di pietre si scende a sinistra perdendo rapidamente quota su un ripido sentiero che, con numerose svolte, supera un bivio dove si prosegue a sinistra e raggiunge il piccolo pianoro sottostante dove si trova il laghetto di Goudin; superato il laghetto si trova un bivio (2106 m) dove si devia decisamente a sinistra per passare davanti ad una guglia rocciosa e poi, tenendo la destra, scendere tra la bassa vegetazione. Giunti in prossimità di una grande fascia rocciosa strapiombante gli si passa davanti e, dopo pochi minuti, si giunge in vista dell’alpe Serrafredda che in breve si raggiunge (1859 m); pochi metri prima della baita si trova un bivio dove si devia a sinistra e, passati alle spalle della baita, si scendono alcune decine di metri di dislivello e si raggiunge di nuovo il ponte del bivio incontrato all’andata a quota 1762 m e da questo, per l’itinerario di salita, si ritorna all’auto.
Commenti