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Mont Corquet – St. Marcel (AO)
Quota |
2536 |
Dislivello |
1020 |
Difficoltà |
E |
Segnavia |
14,8A,s.n.,3 |
Tempo |
2h30’ (per la salita al Corquet) – 5h30’ (il giro completo) |
Altimetria e dettagli (andata)
Altimetria e dettagli (ritorno)
Il Mont Corquet è un grande panettone erboso che si trova al termine di una lunga dorsale che parte dalla lontana Punta Tersiva e, proprio per la sua posizione privilegiata, domina con un superbo panorama sia il territorio di St. Marcel che l’arco alpino il quale, dal Monte Bianco al Rosa, si presenta in tutto il suo splendore. La salita a questa cima può essere completata, come in questo caso, con un bel giro ad anello di poco più di 15 km che, salendo per il sentiero più diretto, scende in seguito nel bello ed incontaminato vallone di St. Marcel con un percorso in diagonale molto panoramico; rientrando poi per la lunga ma mai monotona poderale di fondovalle si attraversano i bei pascoli e si passa al di sotto dei resti delle vecchie miniere di rame e ferro di Servette che, già sfruttate in epoca romana, furono successivamente riattivate nel XVIII sec. per cessare definitivamente l’attività nella metà del secolo scorso. L’assenza di difficoltà, tranne un breve traverso un po’ esposto in discesa, rende consigliabile la gita agli escursionisti di tutti i livelli e soprattutto agli amanti dei percorsi in ambienti incontaminati dove cerbiatti e camosci nella parte superiore e marmotte nei pascoli al ritorno completano degnamente la bellezza dei luoghi. Una precisazione va anche fatta per quanto riguarda la numerazione del sentiero di salita dove da Prapremier il numero 14 non è più visibile, pur essendo sempre presenti e visibili le frecce gialle, e dove, all’alpeggio di Corquet desot, si trova inspiegabilmente il bollo col numero 8A che, come evidenziato a Prapremier, dovrebbe risalire verso sinistra al Col de Crotey sulla fiancata opposta alla dorsale.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si esce al casello di Nus prendendo la direzione per Aosta e successivamente deviando sulla sinistra per St. Marcel; da qui si seguono le indicazioni per l’area pic-nic di Druges e, percorsa la strada per alcuni chilometri, si arriva alle poche case di Druges alta dove si lascia l’auto.
Descrizione
Alla sinistra della casa più grande parte il largo sentiero che, passando subito dalla cappelletta di San Bernardo, si alza nel bosco di conifere dove si tralascia un sentiero proveniente da sinistra (1650 m) ed al vicino bivio successivo (1672 m) si lascia la mulattiera per prendere il sentiero a destra; si attraversa poi un piccolo slargo erboso dopo il quale si incrocia di nuovo la sterrata (1724 m) che si percorre verso destra ignorando un sentiero che si stacca sulla sinistra (1816 m) arrivando poco più avanti all’alpeggio di Fontana Fredda (1836 m). Continuando sempre sulla poderale che passa dietro l’alpeggio si rimane alla destra ad un bivio con un’altra strada (1898 m) e dopo un tratto rettilineo si giunge alla baite di Bren (1974 m) dove si trova un artistico crocefisso; superate le costruzioni si prosegue ancora diritto sulla mulattiera giungendo all’alpeggio di Prapremier (2027 m) trovando, in corrispondenza della prima baita, le paline indicative dell’itinerario che ci indicano di deviare a destra. Saliti per qualche decina di metri sulla destra verso il bosco si trova un bivio con i bolli gialli su una pietra (2053 m) dove, proseguendo diritto, si esce quasi subito dalla vegetazione passando poi al margine superiore di un largo pendio erboso al termine del quale si incontrano le baite diroccate di Corquet desot (2155 m). Qui si prosegue diritto ancora per poco per poi, in corrispondenza di un altro piccolo rudere, piegare sulla sinistra ed iniziare a risalire un ripido pendio erboso dove il sentiero si perde occasionalmente e si seguono alcuni ometti di pietra; alzatisi di quota ci si sposta ancora leggermente sulla sinistra e si arriva ad una spalla (2413 m) situata nella parte mediana di una lunga e panoramica dorsale erbosa che si inizia a percorrere sulla destra giungendo ben presto alla baita isolata di Corquet damon (2428 m). Dietro la costruzione si lascia la traccia che prosegue a sinistra e si prende il marcato sentiero che, dalla dorsale, si alza a sinistra sulla fiancata traversando il ripido pendio e, giunti verso la sommità, ci si sposta sulla destra raggiungendo in breve la panoramica croce di vetta. Dalla vetta si scende, spalle alla croce, il largo pendio erboso sino ad arrivare ad un vecchio ricovero diroccato dal quale, trovando subito il sentiero, ci si abbassa sulla cresta; passando poi alla sinistra di alcuni spuntoni rocciosi con un breve traverso esposto si giunge all’insellatura del Col de Crotey (2465 m), punto di passaggio tra il vallone di Clavalité e quello di St. Marcel. Dal colle si scende per un bel sentiero che, compiuti un paio di tornanti, arriva alla baita di Crotey dessous (2358 m) dalla quale, seguendo una freccia gialla su una pietra, si scende alla sinistra con un lungo traverso in lieve pendenza; superato un tratto dove la traccia è coperta dall’erba, ma dove si è aiutati dalle frecce gialle sulle pietre, si continua la panoramica discesa arrivando ad incrociare la poderale di fondovalle (2153 m). Superate le baite di Plan d’Emonin (2153 m), Plan Rue (2134 m) e Sinsein (2007 m) si continua su un tratto rettilineo al fondo del quale si trova la baita di Mulac (1951 m); proseguendo ancora sulla sterrata si supera un ponte dove alla destra si diparte un sentiero e poi, verso la fine del rettilineo, si lascia alla sinistra una strada (1871 m). Ancora si continua sulla poderale dove si ignorano le varie diramazioni di altre strade e sentieri passando sotto i resti delle vecchie miniere di rame; superato un cancello metallico (1792 m) si tralasciano anche qui prima la diramazione di una strada che scende alla sinistra (1718 m), oltre la quale si risale per un breve tratto, e di un paio di sentieri sulla destra poi. Superato l’ampio e panoramico pascolo di Ronc si giunge al piazzale dell’area pic-nic e da qui, percorsi ancora qualche centinaio di metri sulla strada che diviene asfaltata, si arriva al punto di partenza chiudendo così l’anello dell’escursione.
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