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Mont Crammont – Pré St. Didier (AO)
Quota |
2739 |
Dislivello |
1395 |
Difficoltà |
E |
Segnavia |
3, 3A |
Tempo |
3h30’ |
Altimetria e dettagli (andata)
Altimetria e dettagli (ritorno)
Il Mont Crammont si trova sopra l’abitato di Pré St. Didier ed è uno dei più spettacolari e rinomati panorami ravvicinati della catena del Monte Bianco che dalla sua vetta ci si presenta in primo piano in tutto il suo splendore; oltre a questa visuale, se la giornata è limpida, il giro d’orizzonte a 360° è altrettanto spettacolare andando dal Vallese, Cervino, Monte Rosa, Grivola, Gran Paradiso, Rutor e Delfinato senza contare poi le altre innumerevoli cime e vallate che ci circondano. La salita non comporta alcuna difficoltà ma è faticosa soprattutto sulla dorsale finale dove la pendenza non concede tregua sino alla vetta; all’inizio il sentiero, segnato da qualche bollo sbiadito, si inoltra in un bosco abbastanza fitto dove la traccia a volte risulta poco visibile per la copertura dei bassi cespugli.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta e, superata la barriera di Aosta est, si prosegue uscendo al casello di Morgex.; raggiunta la statale si devia a sinistra arrivando a Pré St. Didier dove si entra in paese seguendo le indicazioni per La Thuile. Compiuti alcuni tornanti e superate quattro gallerie si trova una strada che sale alla destra ad Elevaz al cui inizio si trova una palina; salendo si tiene la destra senza entrare nel villaggio e si prosegue sino alle case di Torrent dove la strada finisce e dove si trova un piccolo parcheggio.
Descrizione
Dal posteggio si passa tra le case più a destra dove si trova una palina e si imbocca una mulattiera sulla quale, dopo qualche decina di metri, si trova un bivio con una palina che ci indica di prendere il sentiero che sale alla sinistra. Ci si alza subito decisamente per qualche minuto e poi si inizia un traverso a destra nel bosco di faggi e noccioli col sentiero che, alternando brevi strappi, sale leggermente uscendo temporaneamente su un breve pendio erboso per rientrare subito nel bosco ed arrivare alle baite di Quiedroz damon (1479 m); alla sinistra della prima baita si trova una palina alla quale si svolta a sinistra sul sentiero che, salendo più direttamente, giunge alla baita di Chamossin (1568 m). Qui si prende la stradina alla sinistra che, dopo qualche decina di metri, arriva ad incrociare una strada asfaltata che si percorre in salita verso destra; ignorando una vicina poderale che da questa si dirama sulla sinistra si prosegue ancora per poco ed imboccare un sentiero che si alza alla sinistra (1584 m) entrando di nuovo nel bosco che ora diventa di conifere. Salite alcune decine di metri si svolta decisamente alla destra ad un bivio con una traccia proveniente da sinistra (1631 m) arrivando ad incrociare ancora la strada (1676 m) che si attraversa per salire sul sentiero che si trova quasi di fronte. Ora il percorso ci fa spostare verso destra per poi deviare decisamente a sinistra ed incrociare di nuovo la strada dalla quale, sul pendio poco a destra dall’arrivo, sale ancora il sentiero che quasi subito giunge alle baite di Chanton (1824 m); ora si prosegue sulla strada arrivando, in corrispondenza della prima curva, alla baita di Miallay (1875 m) e da questa si compiono ancora tre tornanti e, sul tratto in traverso dopo il terzo, si trova sulla destra una grossa pietra col bollo giallo segnavia alla quale si prende il sentierino che si alza dietro di essa (2003 m). Qualche decina di metri più sopra si incrocia una traccia proveniente da sinistra e si prosegue, dapprima tra bassi cespugli e poi entrando in un rado bosco di sempreverdi, con un lungo traverso ascendente che arriva ad una panoramica spalletta. A questo punto si devia decisamente sulla sinistra per iniziare la lunga risalita diretta della dorsale erbosa con la pendenza che d’ora in poi non concederà tregua sino alla vetta. Senza abbandonarne il filo si supera un primo paletto oltre il quale si ignora una traccia proveniente da sinistra (2252 m) e, dopo averne superato un secondo, si passa alla destra di alcune rocce affioranti arrivando più sopra ad un bivio segnalato da una palina (2439 m). Dalla palina si prende il sentiero che sale sulla destra arrivando ad una piccola crestina dopo la quale si compiono alcuni tornanti dopo i quali si riprende a salire più direttamente giungendo ad una statua metallica di una Madonna (2706 m); da questa il sentiero continua sulla sinistra e, dopo qualche decina di metri, raggiunge la cima escursionistica a quota 2739 m dove si trova una tavola orientativa. In discesa, volendo allungare di poco il percorso, si ritorna alla palina a quota 2439 m e da questa di devia sulla destra compiendo un lungo traverso discendente che giunge ad un bivio in prossimità di un laghetto (2237 m); ora si compiono un paio di tornanti per poi scendere direttamente il pendio raggiungendo la baita di Plan Praz (2119 m) dalla quale si imbocca la strada ritornando in breve al bivio della salita a quota 2003 m e da questo si prosegue sull’itinerario di salita.
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