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Lagho Sukie (Zuckie), Lago Grekji (Gretie) – Gaby (AO)
Quota | 2319 – 2249 |
Dislivello | 835 |
Difficoltà | E |
Segnavia | 6,6A,6B |
Tempo | 4h |
L’escursione si sviluppa nel vallone di Niel, laterale alla media Valle di Gressoney sopra Gaby, e consente con un bel giro ad anello oltre al passaggio dai due laghetti anche dal Col Lazoney e dal Colle della Mologna Grande, frequentato punto di passaggio con il Piemonte e più precisamente con il territorio di Piedicavallo nel biellese. Il percorso si svolge quasi tutto su sentieri ben segnati e senza alcuna difficoltà o passaggio impegnativo; il Col Lazoney non si trova proprio sul percorso ma vale la pena di raggiungerlo con qualche minuto di deviazione dall’itinerario e comunque sempre su sentiero segnato. I panorami dai laghi risultano un po’ chiusi mentre sono molto belli dai due colli sulla catena prealpina di confine col Piemonte e soprattutto sui vicini Cossarello, Punta Lazoney, Punta Tre Vescovi e Gemelli mentre dal Col Lazoney, nelle giornate limpide, si vede il massiccio del Monte Rosa e più lontano quello del Monte Bianco; da considerare inoltre la bellezza del vallone di Niel che, con questo giro, viene visitato quasi nella sua interezza con i suoi panoramici alpeggi. Gita consigliata nel periodo autunnale quando i colori della stagione prendono il sopravvento sul verde estivo.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si esce al casello di Pont St. Martin seguendo poi le indicazioni per la valle di Gressoney. Giunti nel comune di Gaby si svolta a destra appena prima del torrente in centro paese e si risale la comoda strada che si inoltra nel vallone di Niel sino all’omonimo villaggio dove si lascia l’auto nel parcheggio superiore dove termina la strada o nei piccoli parcheggi che si trovano qualche centinaio di metri prima.
Descrizione
Dal posteggio si prende la mulattiera lastricata ben indicata da numerose paline che verso destra inizia ad inoltrarsi nel vallone; giunti alle paline situate in prossimità delle vicine baite soprastanti, dove si trova anche un punto tappa per gli escursionisti, si sale alla sinistra per la bella e non ripida scalinata. Contornato il margine inferiore di un boschetto si piega a sinistra passando davanti alle baite di Péiri (1657 m) e, sempre su sentiero lastricato, si superano anche quelle vicine di Matta e Stubin (1699 m) per arrivare ad un ponte di legno oltre il quale si trova un bivio in corrispondenza di alcune paline (1740 m). Al bivio si imbocca il sentiero di sinistra che sale per una piccola costola boschiva al termine della quale si rimonta con stretti tornanti un ripido canale erboso; alla sua sommità si trova una grande pietra con alla base un piccolo ricovero diroccato (1905 m) che si passa sulla sinistra dove il sentiero spiana un po’ passando su terreni più aperti. Si supera quindi una baita isolata (1984 m) dalla quale si prosegue sulla destra passando davanti ad una bastionata rocciosa; al di sopra di essa si trova il panoramico alpeggio di Jazit (2038 m) dopo il quale si deve risalire un ampio pendio attraversato da una larga frana alla cui sommità si trova la baita di Boudou (2168 m). Da qui si prosegue sui poco inclinati pendii erbosi sui quali si trova una bassa bastionata di roccia compatta che si supera arrivando poco dopo a due grandi ometti di pietre situati davanti alle baite diroccate di Kiwsull (2341 m). Superatele sulla destra si perviene ben presto ad un grosso ometto di pietre situato ad un bivio (2374 m) al quale, abbandonando il percorso ad anello e con pochi minuti di deviazione, di sale sulla sinistra percorrendo un traverso in leggera ascesa al termine del quale si trova il Col Lazoney (2403 m) che mette in comunicazione con il vallone di Loo; Si ritorna poi al Col Lazoney e da questo, raggiunto il sottostante bivio a quota 2374 m, si prende il sentiero di sinistra. Qui si inizia a contornare tutta la parte alta del vallone di Niel su un sentiero che, con piccoli saliscendi, traversa a mezzacosta la fiancata della montagna passando su terreno prevalentemente erboso. Giunti all’incirca a metà della traversata si arriva ad una grossa pietra (2313 m) dove si trova una palina dalla quale, deviando a sinistra e percorrendo un breve tratto pietroso, si raggiunge in pochi minuti il solitario lago di Sukie (2319 m); ritornati sul sentiero si continua alla sinistra giungendo all’attraversamento di una grande frana di grosse pietre oltre la quale, camminando di nuovo su sentiero, si risale un breve tratto giungendo ad un bivio ben segnalato da un grosso ometto di pietre (2362 m) e da qui, rimanendo sulla sinistra, si arriva in pochi minuti al Colle della Mologna Grande (2379 m). Ritornati in breve al bivio sottostante si inizia ora la discesa verso Niel percorrendo dapprima un breve tratto sul quale si perde velocemente quota e poi, raggiunto circa il centro del pianoro erboso sottostante e senza l’aiuto di segnalazioni, si devia verso destra raggiungendo in qualche minuto il piccolo laghetto di Grekji (2249 m). Proseguendo nella discesa si superano alcune baite dalle quali poi si perde rapidamente quota percorrendo un ripido pendio alla sinistra di una grande frana di grosse pietre al termine del quale il sentiero spiana decisamente e passa davanti all’alpeggio di Schtovela (1786 m); superatolo di piega a destra scendendo leggermente per raggiungere nuovamente il bivio a quota 1740 m dal quale, chiuso l’anello, si torna al villaggio di Niel.
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