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Rifugio Traglio Abele – Campello Monti (VB)
Quota | 2106 |
Dislivello | 824 |
Difficoltà | E |
Segnavia | Z17 |
Tempo | 2h30′ |
Il rifugio Abele Traglio è chiamato così ma in realtà è un bivacco in muratura del GAM Quarna e della sezione di Omegna del CAI con il locale cucina ben attrezzato con gas e stoviglie ed il tavolato con materassi nel sottotetto a cui si accede tramite una botola. Esso è situato su un promontorio erboso in prossimità dell’estuario del Lago Capezzone ed offre un eccezionale panorama oltre che sul fondovalle appena risalito anche sulle cime settentrionali di Campello Monti: Montagna Ronda, Punta dell’Usciolo, Cima Ravinella e, proseguendo sulla lunga dorsale, si arriva al Monte Massone. La conca dove è situato, invece, è dominata dalle vette più alte del comprensorio e cioè dalle Cime di Altemberg, del Lago e del Capezzone, la più elevata. Il suo accesso non comporta alcuna difficoltà se non il prestare un po’ di attenzione nei punti dove il sentiero si perde un po’ nell’erba, complice anche la segnaletica un po’ sbiadita, mentre invece in prossimità dei bivi sono presenti le paline.
Avvicinamento
Si percorre la A-26 Genova-Gravellona Toce uscendo allo svincolo per Gravellona, si attraversa l’abitato e si raggiunge Omegna. Entrati in Omegna si seguono le indicazioni per la Valstrona che si risale superando il capoluogo e proseguendo sino alla frazione di Campello Monti dove si lascia l’auto nei comodi parcheggi antistanti le prime case.
Descrizione
Dal parcheggio si entra nell’abitato e ci dirige verso la chiesa salendo la scalinata di fianco ad essa da cui, sulla sinistra, parte il sentiero. Si cammina su una bella mulattiera erbosa che attraversa le pendici erbose del Monte Prevor arrivando subito ad un bivio con un sentiero che si stacca sulla destra che si ignora per continuare, sempre in lieve pendenza, sino alla baita Sass da Mür. Superata la baita ci si alza leggermente arrivando ad un bivio situato in prossimità di un ponticello (1384 m) che non si attraversa per proseguire sulla destra; salendo di fianco al torrente si arriva ad un altro ponticello che si attraversa sulla sinistra rimontando una bassa costola erbosa che, passati di fianco ad una bella cascata, ci porta in una conca superiore. Questa si attraversa piegando leggermente sulla sinistra indirizzandosi verso il pendio che si trova alla destra di una cascatella che si inizia a risalire; traversandolo sulla sinistra si salgono alcuni stretti tornanti che fanno guadagnare subito quota arrivando ad un promontorio erboso dal quale il sentiero spiana decisamente in vista dell’Alpe Piana di Via che, rimanendo alla sinistra ad un bivio che la precede di pochi metri, si raggiunge in breve (1727 m). Raggiunta la baita superiore si trovano le paline che ci indicano di proseguire sulla destra compiendo un lungo traverso sotto una bastionata rocciosa dove si supera una cabina in muratura dopo la quale, attraversato un ruscello, si giunge ad un altro bivio (1823 m). Qui si devia decisamente sulla destra superando una spalletta dopo la quale si arriva all’Alpe Capezzone e si continua in leggera pendenza attraversando un torrentello; in seguito, arrivati nei pressi di una bassa bastionata rocciosa, la pendenza aumenta un po’ per risalire il pendio alla sinistra al cui termine si giunge ad un pianetto erboso. Qui (1956 m) si tiene la sinistra verso un ometto di pietre, ignorando la freccia di vernice che indica di proseguire diritto, e si attraversa un ruscello dirigendosi al pendio di bassa vegetazione alla base di alcune balze rocciose. Saliti alcuni tornanti il sentiero inizia un traverso a destra dove si supera una larga roccia liscia con l’aiuto di alcuni gradini scavati su di essa dopo la quale, continuando ancora sul traverso per alcuni minuti, si giunge al panoramico rifugio situato nei pressi dell’estuario del Lago Capezzone.
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