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Rifugio Brusa Perona Renato – Ornavasso (VB)
Quota | 1517 |
Dislivello | 1065 |
Difficoltà | E |
Segnavia | A 25 |
Tempo | 3h00′ |
Il rifugio Brusa Perona Renato (tel 0323837051) è stato edificato nel 1950 dalla sezione CAI di Gravellona Toce e successivamente ricostruito qualche anno dopo; si trova in un tranquillo ambiente di media montagna poco al di sopra dell’Alpe Cortevecchio nel comune di Ornavasso ed è gestito dalla cooperativa “La Coccinella” (3286823905). Consta di 22 posti letto ed è aperto tutti i fine settimana da Maggio ad Ottobre con l’apertura continua durante il mese di Agosto. E’ utilizzato, oltre che come meta a sé stante, anche come punto d’appoggio per le salite al Monte Massone ed alla Cima delle Tre Croci; durante la salita si gode un bel panorama sia sui laghi Maggiore e Mergozzo sia sulle aspre e selvagge vette della prospiciente Valgrande. Lo si raggiunge partendo dal Santuario della Madonne del Boden percorrendo una larga mulattiera, che si snoda in una bella faggeta, abbandonandola alla frazione di Frasmatta per proseguire sulla strada consortile e compiere poi l’ultimo tratto su sentiero.
Avvicinamento
Si percorre la A-26 Genova-Gravellona Toce e, superato lo svincolo di Gravellona, si esce a quello successivo di Ornavasso. Entrati nell’abitato si devia a sinistra sulla strada appena dopo il torrente e si continua seguendo le indicazioini per il Santuario del Boden; raggiuntolo si lascia l’auto nel parcheggio alla sua sinistra.
Descrizione
Dal posteggio ci si incammina sulla strada asfaltata alla sinistra del santuario e, dopo qualche decina di metri, si trova subito un bivio segnalato dalle paline al quale si svolta a destra per risalire un’altra stradina. Al termine di quest’ultima, in corrispondenza di una curva poco prima di un’abitazione, ci si inoltra nella bella faggeta imboccando la larga mulattiera sulla sinistra; questa, con pendenza pressoché regolare, si sviluppa compiendo larghi tornanti sul percorso generalmente ricoperto da fogliame ma sempre ben evidente. Si superano dapprima le baite diroccate di Bodahirmi (611 m) e successivamente si lasciano alla destra un paio di abitazioni in corrispondenza di un bivio (710 m), al quale si rimane sulla sinistra proseguendo verso una croce in pietra ben visibile in fondo alla mulattiera. Oltrepassato un rudimentale steccato si trova un’altra baita sulla sinistra e, dopo di questa, il bosco si dirada un po’ e si passa sotto le case di Grobo dove si devia alla destra ad un bivio segnalato dalle paline (807 m) passando poi al di sopra delle stesse case; in seguito si ignora dapprima un sentiero che si stacca sulla sinistra e successivamente, giunti ad un tornante si lasciano sulla destra alcune case (887 m). Sempre camminando sull’evidente mulattiera si arriva ad una casa isolata e subito dopo si esce in spazi più aperti giungendo all’alpeggio di Frasmatta (986 m) che si trova la di sopra di un panoramico pascolo; si attraversano dunque tra le case giungendo a quella superiore, la Cà d’Arula, in corrispondenza della quale c’è un bivio segnalato da paline. Qui si devia a sinistra camminando ora su una stretta stradina asfaltata dove, superata un’isolata fontana, si passano le belle baite di Mot Twergi (1239 m) e, poco più oltre, si giunge alla palina situata all’alpeggio di Scirombei. Sul percorso che inizia ad aprirsi sempre più offrendo bei panorami sia sulla bassa valle che verso la testata del vallone, si arriva a Bogalti dove, trovando sulla destra una mulattiera che sale nel bosco e alla sinistra si trova una chiesetta, si prosegue sempre sulla stradina (1305 m). Arrivati al bell’alpeggio di Corte Mezzo (1348 m) lo si supera lasciando successivamente alla sinistra il sentiero che prosegue per Germer e giungendo, in corrispondenza di un tornante della strada, ad un caratteristico arco in legno da cui inizia il sentiero per Cortevecchio (1430 m). Saliti dapprima alcuni gradini ci si sposta sulla sinistra tra la vegetazione un po’ più fitta e, attraversato un canalino, si risalgono gli ultimi metri che ci portano ai pascoli sottostanti l’Alpe Cortevecchio. Raggiunte in breve le belle e panoramiche baite di Cortevecchio (1503 m) le si attraversano portandosi nella parte superiore dove, incrociata una sterrata, si arriva subito al rifugio Brusa Perona Renato (1517 m).
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