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Monte Cazzola – Baceno (VB)
Quota | 2338 |
Dislivello | 687 |
Difficoltà | MS |
Tempo | 2h30′ |
La salita al Cazzola è molto frequentata sia da scialpinisti che da ciaspolatori e si sviluppa ai margini del Parco Naturale Veglia e Devero in una zona, la conca del Devero, che in veste invernale aumenta ancor più la spettacolarità delle montagne circostanti rendendola, anche se breve, paesaggisticamente molto remunerativa. L’escursione è senza particolari difficoltà tecniche e si può effettuare anche dopo nevicate recenti vista la protezione che offre il bosco nella prima parte del tracciato; più oltre i pendii sulla dorsale sono molto aperti e lontani da versanti scoscesi e sotto scarica che si trovano sul versante opposto della Val Buscagna. Il vantaggio di questa salita è quello che in caso di condizioni di neve o meteo proibitivo si può scendere dalle piste compiendo solo un breve tratto fuoripista. Dalla vetta la vista spazia su tutta la conca del Devero dal vicino Cervandone, alla Rossa, al Crampiolo e, più lontano verso est, al lago del Devero; verso sud si vedono le montagne della bassa valle Antigorio mentre verso ovest si nota l’ampia insellatura del colle di Ciamporino, dove arrivano gli impianti sciistici di San Domenico, dominato alla sinistra dal massiccio del Pizzo Diei e Cistella .
Avvicinamento
Si percorre la A26 sino al suo termine a Gravellona Toce, si prosegue sulla superstrada seguendo le indicazioni per Domodossola e, superatala, si prende l’uscita per la val Formazza. Si supera il comune di Crodo e giunti a Baceno, in corrispondenza di una curva a sinistra, si trova la deviazione sulla destra con le indicazioni per Devero.
Descrizione
Dal parcheggio ci si avvia verso la stradina asfaltata che salendo si addentra nelle prime case della piana del Devero e subito al primo bivio, in corrispondenza delle paline indicative per l’alpe Misanco, si devia a sinistra verso un ponte che si attraversa. Camminando ai margini del pianoro si raggiunge il piccolo villaggio di Pedimonte. All’inizio di questo si trovano ancora le indicazioni per l’alpe Misanco che ci indirizzano a sinistra ad attraversare un altro ponte. Si inizia a salire con pendenza moderata nel bosco seguendo a breve distanza il corso del Rio Buscagna, si compiono alcuni tornanti e, deviando leggermente a sinistra, ci si allontana sempre più dal corso d’acqua raggiungendo un altro ponticello. Superatolo, la pendenza si accentua un poco salendo abbastanza direttamente verso la parte alta del bosco che si fa più rado e ci si dirige verso una bastionata alle cui pendici di trova la piccola conca dove si trova l’alpe Misanco. Attraversate le poche baite, si sale tenendosi sempre alle pendici della bastionata sino ad incontrare ancora delle paline appena sopra di esse. Ignoratele si svolta leggermente a sinistra e si continua a salire un pendio ampio ma più erto in un valloncello al cui termine si trova un’ampia e panoramica spalla. Qui giunti, la pendenza diminuisce e si procede su dolci pendii sino ad arrivare a poca distanza dall’arrivo degli impianti sciistici che salgono alla nostra sinistra dal Devero; ora si devia leggermente a destra verso ovest indirizzandosi su di un’ampia dorsale verso un’evidente tozza cima, che si raggiunge con un tratto di salita più faticoso, da dove appena oltre si vede la croce di vetta che si raggiunge in pochi minuti.
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