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Mont de Flassin, anello dal Col Citrin – St.Oyen (AO)
Quota | 2771 |
Dislivello | 1435 |
Difficoltà | BS |
Tempo | 5h00’ |
Un bellissimo giro ad anello completato da un tratto alpinistico dalle difficoltà non proibitive: questa è la sintesi della splendida salita alla cima scialpinistica del Mont Flassin per un itinerario poco frequentato. La lunghezza della salita ed il dislivello considerevole vengono ampiamente ripagate dagli stupendi ambienti attraversati durante la risalita della Comba Citrin ed una discesa nel bello e più frequentato vallone di Flassin. Le difficoltà si concentrano soprattutto nel tratto di cresta dove, anche nel tratto percorso con gli sci, bisogna prestare attenzione alle numerose cornici, rivolte soprattutto verso il vallone di Citrin, ed ai tratti di neve resa ghiacciata dall’azione eolica; in questo ultimo tratto si trovano un paio di spit nel caso si volesse fare sicurezza con la corda ed i ramponi possono essere utili in caso di neve dura.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta uscendo alla barriera di Aosta est e si prende la direzione per il Traforo del Gran San Bernardo; dopo alcuni chilometri, superato l’abitato di Etroubles, si devia sulla sinistra seguendo le indicazioni per il campeggio ed il centro sportivo. Giunti al Foyer du Fond si prosegue per qualche centinaio di metri sino alla frazione di Cerisey dove si può lasciare l’auto nei pochi slarghi adiacenti.
Descrizione
Dal parcheggio si prosegue sulla sinistra attraversando la pista di fondo e, costeggiandola, si lambisce il bosco per qualche minuto; abbandonata la pista si passa tra i radi alberi risalendo il dolce pendio che si addentra nel vallone. Tenendo la sinistra si passa davanti alle baite di Citrin desot dopo le quali, rimanendo ancora alla sinistra, ci si alza su basse ondulazioni avvicinandosi al torrente. Senza addentrarsi troppo nella valle che si restringe lo si guada nel suo punto migliore e si inizia a rimontare il bosco. Con alcuni tornanti si guadagna rapidamente quota sulla verticale per poi spostarsi sulla sinistra verso il canale; arrivati dove la vegetazione diventa più rada si devia sulla destra risalendo un breve e largo pendio canale dopo il quale, sempre verso destra, si raggiunge la vicina dorsale boschiva. Si prosegue su questa rimanendo leggermente sulla destra del largo filo passando da una palina che indica una sorgente ferruginosa. Poco dopo si esce dalla vegetazione e si compie un traverso in leggera salita per contornare verso destra un poco inclinato pendio e raggiungere le baite di Citrin de meiten; lasciatele sulla destra si deve salire il largo pendio sulla sinistra e continuare su lievi pendenze verso i radi alberi in direzione dei tralicci dell’alta tensione. Giunti a questi alberi si devia a destra e con una breve salita si arriva ad un traliccio che si lascia alla sinistra spostandosi gradatamente verso i dossi alla destra; continuando in questa direzione si risalgono i dossi nei punti di minor pendenza verso la Punta Valletta. Compiuti alcuni brevi traversi sulle ondulazioni si abbandona questa direzione e ci si sposta, perdendo eventualmente qualche metro di dislivello, sulla sinistra portandosi sulla verticale del colle ancora un po’ lontano. Valutando al momento il percorso migliore e in base alle condizioni si rimane prevalentemente sulla sinistra si raggiunge in breve il colle compiendo un corto semicerchio con poca pendenza. Da questo punto si devia a sinistra per seguire la cresta che in questo tratto si presenta larga e poco inclinata; dopo aver superato un breve tratto di pietre affioranti la pendenza si accentua sulla cresta sempre comoda da percorrere. Si arriva in seguito ad un punto dove la cresta si assottiglia in corrispondenza di alcune rocce, che si passano prevalentemente sulla sinistra, dopo le quali si sale comodamente verso un’anticima. Ora si può vedere la parte finale della cresta la cui base si raggiunge perdendo alcuni metri di dislivello per attaccarla alla sinistra di alcune roccette; nei pressi di queste conviene di solito calzare i ramponi per affrontare la parte più ripida della salita. Dopo appunto un tratto ripido la pendenza spiana leggermente e, rimanendo preferibilmente sulla destra del filo per evitare le cornici, si raggiunge un successivo passaggio ripido con la cresta che si assottiglia. Oltre questo tratto la cresta si allarga spianandosi leggermente e con gli ultimi faticosi zig-zag si raggiunge la vetta scialpinistica del Momt Flassin.
In discesa ci si porta verso est al colle dal quale si scendono i bei pendii di solito ben tracciati passando dalle baite Flassin e dal bosco nel quale, se le condizioni della neve sono proibitive, si può scendere comodamente per la traccia della strada.
Bellissimo, caro Giancarlo! Ero stato da queste parti due estati fa per salire alla Punta Valletta, ma d'inverno davvero è un altro mondo ... Unica stonatura, purtroppo, quei maledetti tralicci (come quelli della Finestra di Champorcher), però che magnificenza!
Una saluto a te e a Stefania. Gio