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Ars – Gignod (AO)
Quota | 1982 |
Dislivello | 576 |
Difficoltà | E |
Segnavia | 3B (ove visibile) |
Tempo | 2h30’ |
Altimetria e dettagli (andata)
Altimetria e dettagli (ritorno)
L’alpeggio di Ars si trova in una bella e solitaria conca nella zona del Gran San Bernardo e, più precisamente, nell’area delimitata tra la Costa Tardiva ed il Mont de la Tsa a sud ed il Mont Labiez a nord. L’escursione, non molto frequentata, ci porta a questo solitario alpeggio immersi nel silenzio di bellissimi boschi di conifere con la possibilità di avvistare esemplari di fauna alpina; per quanto riguarda l’itinerario, dal dislivello comunque contenuto, esso si sviluppa su pendenze mai eccessive alternate a lunghi tratti su poderali pressoché pianeggianti. Questa gita, durante il ritorno, si può estendere passando dal rifugio Chaligne allungandone il percorso che così supera di poco i 13 km.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si esce alla barriera di Aosta est; si seguono le indicazioni per il Traforo del Gran San Bernardo e, superato il comune di Gignod, si devia a sinistra in direzione Buthier. Compiuti alcuni tornanti si giunge al villaggio di Petit Buthier dove si può lasciare l’auto. In anni di scarso innevamento si può proseguire ancora per qualche tornante lasciando l’auto in un comodo slargo nei pressi di una stalla (1480 m circa).
Descrizione
Dal villaggio si salgono direttamente i prati dietro le case, mentre dalla stalla si percorre la strada per qualche minuto, per poi salire senza percorso obbligato sui pendii verso la ben visibile baita di Mendey (1560 m); raggiuntala si passa dietro di essa percorrendo di nuovo la strada sino ad una palina situata nei pressi di uno steccato (1583 m). Salendo il breve pendio che costeggia lo steccato si giunge ad una larga mulattiera alla quale si devia a destra percorrendola sino ad alcune opere idriche; al termine del muretto di contenimento si individua la traccia del sentiero che si stacca alla sinistra entrando nel bosco. Qui la pendenza aumenta sensibilmente e ci si alza tra le conifere seguendo il sentiero che ci porta verso pendii più aperti dove, alla sommità di essi, si vede la grossa baita di Grangette; risalendo i pendii si rimane sulla destra, senza raggiungere la baita, e si entra nuovamente nel bosco seguendo una evidente mulattiera che si alza con poca pendenza sempre sulla destra. Giunti alla baita solitaria di Meriau damon (1730 m) si continua sul tornante alla sinistra salendo ancora nel bosco e, passata una piccola vasca circolare, si cammina ancora per alcuni minuti tra la vegetazione ad alto fusto uscendone poi su pendii aperti sotto l’evidente baita di Collet che in breve si raggiunge (1929 m). Dalla costruzione si risale brevemente per raggiungere la strada pochi metri sopra di essa svoltando poi a destra; la si percorre sul lungo percorso pressoché pianeggiante che contorna le pendici boschive della Costa Tardiva arrivando poi fuori dal bosco in vista della conca dove si trova l’alpeggio meta dell’escursione. Si percorre ora il traverso sul largo pendio alzandosi poi gradatamente sulla sinistra e, senza percorso obbligato, si superano i pochi dossi nevosi arrivando così ad Ars.
Volendo allungare l’escursione si può, una volta tornati a Collet, proseguire sulla poderale che passa sopra ad una baita (1918 m) ed arriva, dopo un percorso pianeggiante, in vista del rifugio Chaligne (1939 m) situato appena sopra l’omonimo alpeggio. Dopo averlo raggiunto si ritorna brevemente sui propri passi sino ad un piccolo steccato (1897 m) da cui si scende sulla traccia quasi sempre presente che percorre il sentiero estivo; si perde velocemente quota tagliando in più punti la poderale passando più in basso dall’alpeggio di Rombasson (1667 m) e da questo, a vista, si raggiunge di nuovo il bivio a quota1853 ed in breve il punto di partenza.
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