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Monte Massone – Germagno (VB)
Quota | 2134 |
Dislivello | 1382 (salita), 1712 (totale) |
Difficoltà | E |
Segnavia | Z 2 |
Tempo | 4h00′ |
Altimetria e dettagli (andata)
Altimetria e dettagli (ritorno)
Il Massone è una montagna dai contrafforti imponenti e si trova, separandole, all’inizio della Valle Strona e della bassa valle ossolana; esso è molto frequentato dagli escursionisti offrendo numerosi itinerari di salita che ne raggiungono la vetta dalle varie creste e dorsali. La salita al Massone per questo itinerario è la più lunga (18 km) e, se si ritorna per l’itinerario dell’andata, anche quella con più dislivello ma senz’altro è quella esteticamente più bella e panoramica. Essa, infatti, si sviluppa tutta sulla lunga dorsale che con percorso semicircolare parte dall’Alpe Quaggione e, alternando ripide salite a leggere discese ai vari colletti, tocca le cime del Monte Cerano e del Poggio Croce; durante la salita il panorama diviene sempre più spettacolare sui laghi, sulla pianura e sul Monte Rosa aprendosi ancor più, una volta giunti in vetta, sui 4000 di Saas Fee e sulle vette della zona del Sempione e della vicina Valgrande. I laghi che, nelle giornate terse, si vedono dalla vetta sono ben 6 (Maggiore, Mergozzo, Orta, Varese, Monate e Comabbio). Affrontando la salita ad inizio stagione è possibile trovare nella parte alta alcuni accumuli nevosi che nei traversi finali o sulla cresta devono essere percorsi con attenzione. L’escursione eventualmente si può estendere anche al vicino Eyehorn e, alla partenza, al panoramico Monte Zuccaro.
Avvicinamento
Si percorre la A-26 Genova Gravellona Toce e si esce allo svincolo di Gravellone per proseguire verso Omegna; qui si seguono le indicazioni per la Valle Strona e, percorsa per poco la strada, si devia sulla destra al bivio per Germagno. Dal paese si prosegue verso l’Alpe Quaggione dove si può lasciare l’auto nel parcheggio accanto all’area picnic o, proseguendo ancora per poco sulla strada asfaltata, in uno slargo sterrato al suo termine guadagnando una decina di minuti di salita.
Descrizione
Dall’area picnic si prosegue sulla strada asfaltata seguendo sulla destra le indicazioni per il Monte Massone; si oltrepassa un ampio slargo sterrato sulla destra e, dove termina la strada, si stacca sulla destra un evidente sentiero (1261 m). Imboccatolo e percorse alcune decine di metri si arriva ad una biforcazione dove sulla sinistra si trova il sentiero che, in una decina di minuti, porta al panoramico Monte Zuccaro (1345 m) mentre sulla destra prosegue in piano il sentiero per il Monte Massone. Il percorso inizia con un traverso che conduce in un bel bosco dove, raggiunta una dorsale, si ignora il sentiero che scende alla sinistra e, proseguendo diritto raggiunge un altro bivio al quale si tiene la sinistra (1252 m). Passati dalla parte opposta della dorsale si prosegue ancora a mezzacosta nel bosco, tralasciando un sentiero che scende a sinistra, ed usciti da esso si raggiunge una palina (1264 m) che si trova all’inizio di un ripido pendio erboso. Risalitolo direttamente si giunge ad un’ampia insellatura dove la pendenza spiana temporaneamente e, proseguendo sull’ampia cresta, si superano due paline ignorando anche qui i relativi sentieri che si staccano sulla destra. Dirigendosi verso la punta che ci sta di fronte la si risale, anche questa direttamente, arrivando ad alcuni affioramenti rocciosi che si passano agevolmente. Da questo punto, avendo di fronte il Monte Cerano, si percorre integralmente la cresta per raggiungerne la panoramica croce (1692 m) posta un po’ più sotto la palina di vetta. Dalla croce si prende la traccia che, traversando sotto la cima, si dirige in leggera discesa verso la dorsale opposta dalla quale si vede in fondo la nostra meta con la lunga cresta ancora da percorrere. Raggiunto il colle sottostante si supera una palina con l’indicazione per l’acqua e, compiuti un paio di leggeri saliscendi, si giunge alla base della salita al Poggio Croce. Con la pendenza che riprende decisamente si raggiunge la panoramica vetta (1765 m) dalla quale la vista sui laghi è sempre più spettacolare e da questa, seguendo sempre la cresta e perdendo un po’ di quota, si arriva alla sottostante Bocchetta di Bagnone (1600 m). Dalla Bocchetta si riprende la salita che, con pendenze variabili, arriva ad un colletto (1731 m) alla base di una breve ma ripida dorsale che si affronta direttamente e sulla quale il sentiero risulta un po’ rovinato dall’erosione dell’acqua; verso la parte alta della dorsale, dopo aver percorso una breve crestina pianeggiante, il sentiero si sposta leggermente sulla sinistra traversando a mezzacosta. In breve si giunge alla Bocchetta (1901 m) dove arriva, da destra, il sentiero proveniente dall’Alpe Cortevecchio e Ornavasso. Dopo poco il sentiero diventa una comoda mulattiera che, dopo un paio di tornanti, traversa a sinistra passando sotto le pendici della montagna arrivando ad un bivio (2012 m) al quale si ignora la traccia che si diparte alla destra. Proseguendo ancora in traverso poco al di sotto della cresta ci si alza ancora leggermente di quota e, dopo un paio di tornanti, si raggiunge con un ultimo strappo la panoramica croce metallica della vetta.
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