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Lago Fallére – Sarre (AO)
Quota | 2427 |
Dislivello | 824 |
Difficoltà | E |
Segnavia | 8A, 8F, 8B |
Tempo | 2h15’ |
L’escursione raggiunge un bel lago che si trova in un’ampia conca ai piedi dei versanti meridionali del Mont Fallére ed il Mont d’Arsy e si svolge in una bella e rigogliosa vallata; l’esposizione in pieno sud la rende fattibile anche ad inizio stagione quando le vette più alte, dall’Emilius allo Chateau Blanc, sono ancora ben innevate e rendono il panorama spettacolare. Il percorso si sviluppa sia su poderali sia su bei sentieri panoramici che, con un itinerario semicircolare, ci fa attraversare pascoli, alpeggi, valloni per giungere infine al panoramico bacino. Le difficoltà contenute ne fanno una piacevole salita adatta a tutti gli escursionisti e, nonostante si cammini anche su strade sterrate, offre sempre piacevoli scorci panoramici sulle cime della media ed alta Valle d’Aosta rendendo la progressione mai noiosa.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta e, superata la barriera di Aosta est, si esce al successivo casello di Aosta ovest; prendendo la direzione Aosta si arriva a Sarre e si svolta a sinistra per entrare nell’abitato. Lo si attraversa e si seguono le indicazioni per Ville Sur Sarre che si oltrepassa e si prosegue per Thouraz; dopo alcuni chilometri si giunge ad un tornante a quota 1640 dove si trova un cartello di divieto di transito e dove si lascia l’auto nello slargo adiacente.
Descrizione
Dal cartello di divieto di transito si cammina sulla sterrata ignorando le strade che da essa si dipartono, una a sinistra (1666 m) ed una successiva a destra (1685 m), per addentrarsi nel vallone con percorso rettilineo. Giunti all’alpeggio di Moron (1738 m) si continua sino al primo tornante dal quale un sentiero si alza tra la bassa vegetazione per tagliare un paio di curve; raggiunta nuovamente la sterrata la si segue sulla sinistra oltrepassando un ponticello e, percorse poche centinaia di metri, si ritrova il sentiero segnalato da due bolli gialli sui sassi che si stacca sulla destra (1845 m) entrando nel rado bosco. Camminando dapprima su fondo erboso si guadagna quota con alcuni tornanti per poi, quando la pendenza diminuisce leggermente, traversare alla sinistra; su fondo un po’ sconnesso e rovinato dall’acqua si arriva infine a Morgnoz (2063 m). Passati tra le poche baite si arriva nuovamente sulla poderale dove in corrispondenza di un bivio si trovano le paline segnaletiche. Si imbocca ora la strada che sale a sinistra e contorna un basso promontorio erboso arrivando in vista di un alpeggio al di sopra di essa. Dalla curva sotto l’alpeggio si risale il pendio erboso arrivando così in pochi minuti a Tsa de Morgnoz (2283 m) da dove si gode un bel panorama sulla media valle; poco più in alto alla sinistra della costruzione si trovano le paline dalle quali si riprende nuovamente il sentiero. Con la pendenza che aumenta sensibilmente si rimonta ora un corto pendio erboso alla cui sommità ci si trova a pochi metri dall’emissario del lago. Contornato il bacino sulla destra ci si porta all’altra estremità da dove un sentiero scende dolcemente verso un pianoro; tenendo la sinistra ed attraversati un paio di torrentelli si scende verso la ben visibile poderale sottostante. La si raggiunge arrivando all’alpe Nouva (2279 m) che si lascia alla sinistra per proseguire la discesa superando una vicina baita isolata oltre la quale, ad un bivio della poderale, si trovano alcune paline (2217 m). Abbandonata la strada che va a sinistra si scende ancora per pochi minuti e si arriva all’alpeggio di Chesére dove si trova la vecchia cappella della Madonna delle Nevi (2176 m); ripresa la strada si contorna un costone erboso e si giunge in vista dell’alpeggio di Morgnoz dal quale si rientra per il percorso dell’andata.
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