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Altimetria e dettagli

Questa escursione percorre il bel Vallone Dèche che dalla frazione di Fonteil, sopra Quart, si estende verso nord terminando in una bella e solitaria “comba” racchiusa dai Becchi di Fana a ovest e dal Mont Grand Pays ad est mentre alla sua testata si alzano i possenti contrafforti del Mont Faroma. Nonostante la lunghezza della gita ( oltre 18 km) e pur dovendo percorrere tratti su sterrate la progressione non è mai noiosa per gli ambienti belli e verdeggianti attraversati in basso e sempre più panoramici e selvaggi nella parte alta; la pendenza mai proibitiva rende altresì questa salita piacevole e adatta a chi vuole cimentarsi con un dislivello già importante.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si esce al casello di Aosta est e si svolta a destra al primo svincolo seguendo l’indicazione per Quart; arrivati alla rotonda si devia a sinistra e alla successiva rotonda si seguono le indicazioni sulla destra per le frazioni di Ville sur Nus e Trois Villes dove, proseguendo sino al termine della strada, si trova il villaggio di Fonteil e dove si può lasciare l’auto nel parcheggio davanti alle case nei pressi di un cartello esplicativo dei sentieri della zona.

Descrizione

Dal cartello sul piazzale si imbocca la strada asfaltata che attraversa le poche abitazioni e, appena usciti da esse, si ignora una palina con un sentiero che sale a sinistra ed appena oltre si trova un’altra palina all’inizio del sentiero che sale obliquamente alla sinistra (1385 m); percorse alcune decine di metri di dislivello si incrocia la poderale che si percorre per qualche tornante e poi, seguendo il sentiero, si taglia un paio di volte la strada per riprenderla definitivamente più sopra (1494 m). Ora si continua per un lungo tratto sulla poderale che sale senza eccessiva pendenza tagliando a mezzacosta la fiancata boschiva della montagna. Tenendo la sinistra ad un primo bivio della strada si giunge a quello successivo (1700 m) e ci si alza seguendo la larga mulattiera che si stacca ben visibile sulla sinistra appena prima delle baite di Chauvay (1620 m); raggiunta di nuovo la strada si continua diritto al bivio dove si trova la palina per la Croce di Fana che sale alla sinistra (1744 m) e, raggiunte le poco distanti baite di Brunier, le si passano sulla sinistra per arrivare nei pressi di un tornante (1839) dove non si sale dal sasso con i bolli segnavia (oltre non c’è alcuna traccia) ma si tiene la mulattiera erbosa di destra. Appena iniziata la mulattiera si arriva ad un caratteristico albero con il tronco arcuato e qui, a sinistra, inizia di nuovo il sentiero (1851 m) che passa di fianco ad un rudere e porta ai pianori superiori dove si ritrova la poderale; questa, rimanendo alla sinistra,  immette in un ampio e solitario vallone di pascolo dominato dall’imponente sagoma del Faroma e, dopo aver ignorato il sentiero che si stacca sulla destra in corrispondenza di una pietra con i bolli gialli,  raggiunge le vicine baite di Seyvaz (2173 m). Dietro le baite il sentiero prosegue tagliando un paio di tornanti della poderale per poi percorrerla brevemente ed infine, sempre su un tratto di sentiero, arrivare all’alpeggio di Valchourda (2373 m). Guadagnati una decina di metri di dislivello si rimane a sinistra ad un bivio segnalato da bolli gialli su una pietra per poi, con percorso a mezzacosta, aggirare un costone erboso dove si ignora una traccia che si stacca sulla sinistra (2404 m) ed arrivare così  sui pendii finali verso il colle.