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Mont Blanc du Tacul, via Contamine-Grisolle – Chamonix (F)
Quota | 4254 |
Dislivello | 991 (400 per il Triangle) |
Difficoltà | AD+ , III |
Questa via di salita è una delle molte che dal settore del Triangle du Tacul raggiungono la vetta del Mont Blanc du Tacul; le difficoltà tecniche che si incontrano su ghiaccio comportano pendenze massime di 65° e passaggi di III su roccia. Dopo il pendio iniziale la salita si sviluppa su due goulotte di misto non lunghe ma che devono essere affrontate con buone condizioni di ghiaccio; nella progressione su roccia invece bisogna prestare attenzione ad alcuni blocchi instabili. Sul pendio iniziale non bisogna spostarsi troppo alla sinistra dove si trova l’attacco della Contamine-Negri la cui uscita si ritrova al termine della goulotte finale. La salita, proprio per la sua articolazione, non risulta molto faticosa e consente di godere di spettacolari scorci panoramici sul grande ambiente glaciale che ci circonda; arrivati poi in vetta il panorama a 360° e unico e ravvicinato sul gruppo del Monte Bianco e sulle aiguille di Chamonix ed i 4000 dell’Alta Savoia.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta e, superata la barriera di Aosta est si prosegue in direzione del tunnel del Monte Bianco; lo si oltrepassa e, raggiunta Chamonix, si può lasciare l’auto nel parcheggio Grepon dal quale percorrendo un sottopasso si arriva alla stazione di partenza della funivia dell’Aiguille du Midi.
Descrizione
Dal tunnel che porta all’esterno della stazione dell’Aiguille du Midi si scende per la cresta nevosa dapprima un po’ ripida e poi, verso il colle sottostante, meno pendente. Seguendo le quasi sempre tracce presenti si scende ancora verso destra per raggiungere la conca glaciale sotto la sua parete est. Passati alla sinistra del pendio che conduce al rifugio des Cosmiques si cammina in leggera discesa verso l’imponente Triangle del Mont Blanc du Tacul; abbandonate le tracce che dal Col du Midi si dirigono a destra verso il pendio della via normale al Tacul, si punta alla sinistra delle rocce dove, superata la terminale, si risale un ripido pendio ghiacciato (50°/55°). Senza spostarsi verso il suo centro si rimane a ridosso delle rocce di destra dove si trova un punto di ancoraggio in loco; sempre a ridosso delle rocce si continua verso un canalino alla cui sommità si trova un grosso blocco di roccia che con un passaggio un po’ stretto si passa alla destra arrivando ad un aereo colletto. Subito dopo si traversa a sinistra verso un canalino ghiacciato che scende tra spuntoni di roccia e lo si risale tra brevi colate ghiacciate e qualche passaggio di facile arrampicata (III). All’uscita si sale per un breve pendio di neve che conduce ad una fascia di rocce rotte che si risalgono rimanendo leggermente sulla sinistra dove si trova di nuovo un pendio di ghiaccio, un po’ più ripido, che porta alla base della goulotte finale. Anche questa si sale (60°/65°) tra colate e rocce con buoni appigli trovando al suo termine ancora alcuni blocchi di roccia che si risalgono leggermente sulla destra per spostarsi poi alla sinistra verso un corto pendio ghiacciato che le costeggia e raggiunge la cresta al di sopra. La si risale rimanendo sul largo pendio alla destra del filo dirigendosi verso un’isolata puntina superata la quale si passa sulla destra un grande seracco pensile giungendo così alla cresta finale che porta alla vetta. Questa si può salire alla sinistra per un canalino di ghiaccio e rocce oppure sulla destra per una cengia di pietre ed un traverso su neve che porta alle roccette che si risalgono a sinistra giungendo sulla sommità dove si trova una croce metallica ormai divelta. La discesa si effettua lungo la via normale al Mont Blanc du Tacul.
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