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Lago Nero – Valsavarenche (AO)
Quota | 2670 |
Dislivello | 1024 |
Difficoltà | E |
Segnavia | 8, AV2 |
Tempo | 3h00′ |
Il Lago Nero è il bacino più in quota del vallone compreso tra le Cime di Gollein a nord e la Cresta Chandelly a sud aventi alla testata il Colle di Entrelor, versante Valsvarenche; il percorso si sviluppa interamente nel territorio del Parco Nazionale del Gran Paradiso e gli ambienti attraversati sono incontaminati e, soprattutto nella parte alta, popolati dalla caratteristica fauna alpina di cui si possono vedere molti esemplari. Sul sentiero, che è parte di una tappa dell’Alta Via 2, si passa dalla Casa Reale di Caccia di Orvieille, ora adibito a casotto dei guardaparco e meta frequentata, immersa in una bella conca erbosa ai piedi dei selvaggi versanti orientali dei Monti Rolettaz e Truc Blanc; successivamente si transita anche dai Laghi Djouan, uno grande ed un paio di dimensioni ridotte, che si trovano in corrispondenza del sentiero che si stacca verso il Col Manteau.
Avvicinamento
All’uscita del casello autostradale A-5 di Aosta Ovest si prosegue in direzione di Courmayeur e dopo aver superato il comune di Villeneuve si prende lo svincolo sulla destra che, con evidenti segnalazioni, porta all’abitato di Introd e da questo si prosegue sulla strada regionale della Valsavarenche. Dopo il capoluogo di Degioz si percorre ancora qualche chilometro e si giunge al villaggio di Eaux Rousses; qui giunti si può lasciare l’auto nel parcheggio lungo la strada nei pressi del cartello indicatore dell’Hôtel Grand Paradis.
Descrizione
Lasciata l’auto ci si incammina sulla breve salita in asfalto che porta all’hôtel e, poco prima di arrivarvi, si devia sulla destra seguendo il sentiero che con un ampio giro evita una balza di roccia rossastra e, dopo una diagonale verso sud, piega decisamente verso nord inoltrandosi senza eccessiva pendenza nel bosco dove si passa dall’alpeggio diroccato di Rondzegou (1974 m). Dopo circa un’ora di salita si incrocia, proveniente da destra, il sentiero proveniente da Creton e da questo punto, seguendo sempre l’evidente traccia, in circa 20 minuti si giunge alla casa di caccia di Orvieille ora adibita a casotto del Parco (2165 m). Qui si trova una palina segnaletica dell’alta via 2 che indica la direzione verso Rhêmes-Notre-Dame e, costeggiando lo steccato della casa, ci si incammina sul largo ed evidente sentiero che in breve conduce all’alpe Djouan (2226 m): da qui vale la pena di voltarsi a guardare l’imponente Punta Bioula per poi ritornare con lo sguardo nel senso della marcia e ammirare la candida calotta ghiacciata del Ciarforon e lo spettacolare versante nord del Gran Paradiso. Superato l’alpeggio di Chauplanaz (2287 m) il sentiero prosegue attraversando una zona di rocce verdastre; dopo un breve tratto a modesta pendenza il sentiero riprende a salire ripido su una dorsale di pascoli passando poco al di sotto del Tramail de Djouan. Dopo aver scavalcato la dorsale si entra nel vallone dei laghi Djouan (2516 m) che si superano passando sulla sponda settentrionale e, lasciando quasi subito a sinistra la traccia che conduce al colle Manteau, si continua sul ben tracciato sentiero che percorre la destra del vallone arrivando così al lago Nero (2666 m).
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