Colle del Trajo, traversata – Cogne (AO)

6 agosto 2013 at 15:04

giancarlo

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Quota 2878
Dislivello 1456
Difficoltà EE
Segnavia 27, 5D
Tempo 3h15’ (al colle) – 5h45 (traversata)

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

Questa escursione, consigliabile in traversata, è una classica che si svolge negli incontaminati territori del Parco Nazionale del Gran Paradiso; essa attraversa tutti i possibili ambienti montani: dai bei boschi di conifere, agli ampi valloni dove pascolano liberamente camosci e stambecchi, alle pietraie e zone moreniche tipiche delle alte quote; tutto questo passando sotto gli imponenti versanti della Grivola di cui si possono ammirare gli splendidi contrafforti e la parte terminale dell’omonimo ghiacciaio. Il sentiero di salita procede quasi sempre con buona pendenza ma senza difficoltà, eccezione fatta per il tratto che si deve rimontare a partire dalle guglie giallastre e sino al pianoro superiore dove esso è un po’ esposto e rovinato con terreno ripido di sassi mobili e fine detrito; anche nel primo tratto di discesa il sentiero si perde un po’ nella pietraia ma la direzione è comunque evidente. Durante la lunga gita, circa 17 km di sviluppo, è quasi impossibile non vedere marmotte, camosci e stambecchi che liberamente circolano nei loro territori protetti. Nel caso si volesse compiere la traversata anche con un’auto sola si può, allungando notevolmente il percorso, prendere il sentiero che unisce le baite di Petit Nomenon (2029 m), sopra Vieyes, al bivio sotto Pianes (1695 m), a pochi minuti da Epinel.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta superando la barriera di Aosta est per uscire al successivo casello di Aosta ovest dove si prende la direzione per Cogne. Giunti al villaggio di Vieyes, se si vuole fare la traversata, si può lasciare la prima auto nel posteggio alla destra della strada e poi proseguire sino alla frazione di Epinel dove si devia a destra verso il centro sportivo e dove si lascia l’auto nel comodo parcheggio adiacente.

Descrizione

Dal parcheggio si attraversa il ponte raggiungendo le paline situate accanto ad un pannello con le escursioni della zona; qui si prende l’evidente sentiero che, inoltrandosi nel bosco di conifere con una buona pendenza, ci fa guadagnare rapidamente quota dapprima con percorso più diretto e successivamente, dopo un paio di tornanti più marcati, si giunge ad un bivio segnalato dalle paline al quale si tiene la destra (1695 m). Dopo pochi minuti si rimane a destra ignorando il sentiero che scende alla vicine baite di Pianes (1751 m) per continuare direttamente nel fitto bosco; dopo aver proseguito diritto ad un successivo bivio ci si avvicina ad un canalone di valanga che si attraversa a destra uscendo temporaneamente dalla vegetazione. Guadagnato l’ampio e ripido costone erboso che si trova dalla parte opposta lo si risale faticosamente a sinistra con numerose svolte; alla sua sommità si rimane alla destra ad un bivio (1959 m) dopo il quale ci si avvicina al torrente per attraversarlo su un ponte di legno. Arrivati ad un altro bivio (2034 m) si rimane alla sinistra del sentiero che raggiunge le vicine baite di Trajo attraversando la Comba di Ronc Vallet dove si attraversano piccoli slarghi erbosi; spostandosi poi alla destra si raggiunge il vicino casotto del Parco nazionale del Gran Paradiso del Trajo (2165 m). Passati alla destra della baita si rimonta una dorsale boschiva dove il sentiero, abbandonando il suo filo, rimane sulla fiancata destra uscendo definitivamente dal bosco; avvicinandosi al torrente il percorso si fa ripido per il breve tratto che raggiunge la sommità del pendio dove si apre davanti a noi un grande vallone. Qui la pendenza spiana leggermente e lo si percorre nel suo centro per poi, dove la pendenza  aumenta un po’, spostarsi sulla destra ed attraversare il torrente. Alla sinistra si risale il pendio erboso dopo il quale, riavvicinatisi al torrente, si arriva ad un successivo vallone più grande del precedente. Percorrendolo anche questo al centro si arriva alla base del largo pendio alla sua testata dove si attraversa a sinistra un canalone dopo il quale ci si avvicina alla cascata per traversare poi decisamente verso destra; ora, percorrendo qualche traverso sulla parte alta con terreno di pietrisco, ci si dirige verso due caratteristiche guglie giallastra dove si raggiunge la forcella tra di esse. Da questo punto si devia a sinistra contornando la guglia superiore sulla destra traversando su terreno infido verso l’opposto versante: qui il ripido terreno con pietrisco e rocce mobili rende più faticosa la salita che si svolge sulla destra di un canale. Alla sua sommità la pendenza diminuisce sensibilmente arrivando in un grande avvallamento pietroso al cui termine si vede la meta dell’escursione. Qui si avanza al centro passando poco al di sopra di un laghetto e poi, spostandosi sul pendio di sinistra, si procede a mezzacosta sulla pietraia arrivando in pochi minuti al colle dove si trova un ometto di pietre. Si scende ora dalla parte opposta su terreno con molte pietre mobili che poi lasciano il posto ad un più comodo sentiero che porta verso un pianoro erboso; raggiuntolo si rimane alla destra del torrente seguendo i bolli gialli sulle pietre arrivando al punto dove inizia la discesa scorgendo, poco più in basso, le baite del Grand Nomenon che in breve si raggiungono (2366 m). Queste comprendono, oltre all’alpeggio , anche il casotto del Parco ed il bivacco Gontier, una bella costruzione in pietra di proprietà privata per usufruire della quale bisogna richiedere le chiavi al proprietario (i numeri telefonici si trovano alla partenza del sentiero a Vieyes). Dal bivacco si scende sui pascoli alla destra costeggiando il torrente per poi staccarsi temporaneamente e raggiungere un bivio (2299 m) al quale si continua sulla destra. Attraversato più in basso il torrente si entra per un breve tratto nel bosco di conifere uscendone poco sopra ad alcune baite diroccate (2132 m); lasciatele alla sinistra il sentiero continua attraversando una piccola zona con vegetazione un po’ alta giungendo sopra l’alpeggio Petit Nomenon. Senza raggiungerle si rimane sulla traccia che si avvicina di nuovo al torrente per attraversarlo su un ponte appena prima del quale si trova un bivio dove si ignora il sentiero che si stacca sulla destra (2029 m). Rientrati nuovamente nel bosco si scende direttamente passando di fianco ad un’alta roccia liscia e successivamente alla destra di un muretto di recinzione di una presa per l’acqua. Ancora con numerose svolte si perde velocemente quota attraversando un altro torrentello e proseguendo poi diritto ad un bivio (1485 m) al di sotto del quale si arriva alle baite di Plan Pessey (1447 m). Il sentiero prosegue sulla sinistra passando tra le costruzioni e, spostandosi leggermente alla sinistra, arriva in una decina di minuti alla strada di fondovalle dove, a ridosso del villaggio di Vieyes, termina il sentiero (1230 m).

 

 

2 Commenti

  1. Giovanni Consigli (Giocons) 8 agosto 2013 Rispondi

    Ciao, Giancarlo e Stefania! Molto interessante questa traversata ... ho visto la foto con il Colle di Belleface (quello aperto tra la Grivola e il Gran Nomenon) presa all'inizio della discesa e ho pensato che un altro anello interessantissimo potrebbe essere quello di salire a questo Colle (3099 metri di quota, alla base della Cresta Ovest della Grivola (chissà chi è stato l'ultimo/a che ha salito questa cresta!)partendo da Degioz (dovrebbe essere segnalato fino poco oltre l'alpe di Bocconere) e scendere al Bivacco Gontier pernottandovi. Il giorno dopo salire al Colle Charbonniere (m. 2916) e scendere a Rovenaud poco più a nord di Degioz. Tra l'altro è un giro che permetterebbe l'esplorazione di queste due punte che hanno un fascino incredibile ... peccato che siano fatte di roccia pessima: purtroppo io ho un ricordo molto traumatico della Grivola, dove ho perso un amico durante la discesa dalla vetta sul versante Valsavarenche dopo averla raggiunta per la cresta Nord ... esattamente 37 anni fa!

  2. Frank 4 settembre 2013 Rispondi

    Noi oggi abbiamo fatto la traversata Epinel-Colle del Trajon-Nomenon-Epinel. Il sentiero che collega i casolari del Petit Nomenon a Epinel è facile (un tratto attrezzato) anche se esposto in alcuni pezzi, ma, come dice giustamente la descrizione: ETERNO!
    Nonostante tutto, bellO! :)

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