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Punta Valnera – Brusson (AO)
Quota | 2752 |
Dislivello | 1021 |
Difficoltà | EE |
Segnavia | 6A,5C,5,6 |
Tempo | 4h30’ (giro completo) |
Guarda il video su YouTube (anello inverso)
Questa escursione ad anello si svolge nella media valle di Ayas e più precisamente sopra il comprensorio sciistico di Brusson-Estoul. Durante la salita si passa da belle conche erbose dove si trovano i laghi di Estoul e Chamen dopo i quali, una volta raggiunta la vetta, si scende dall’incontaminato versante ovest del pendio che conduce al rifugio Arp; durante la continuazione della discesa è consigliabile, con una digressione di pochi minuti, raggiungere anche il lago Litteran incassato ai piedi del Bieterhorn. Le difficoltà del percorso sono concentrate sul breve tratto di cresta che dal colletto quota 2680 m arriva sulla cima; qui il terreno friabile con sassi mobili e fine detrito rendono la salita e la discesa faticose e un po’ delicate. Dalla cima il panorama è molto bello sul comprensorio limitrofo con i vicini Corno Bussola, Punta Valfredda, Dame di Challand e Mont Nery mentre, verso ovest, la vista si spinge sino all’alta valle centrale con il gruppo del l’Emilius, il Parco del Mont Avic, Grivola e Gran Paradiso oltre naturalmente alle innumerevoli vette delle altre prealpi valdostane.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si esce al casello di Verres entrando in paese seguendo le indicazioni per la Val d’Ayas; si risale la valle arrivando al comune di Brusson dove si devia alla destra per Estoul ed il relativo comprensorio sciistico. Raggiunta la frazione si prosegue sino al grande parcheggio alla sinistra della strada dove si può lasciare l’auto.
Descrizione
Dal parcheggio si raggiungono le paline situate al suo margine superiore accanto ad un pannello con i sentieri del comprensorio. Si inizia a camminare in leggera pendenza sulla strada sterrata trovando subito un bivio al quale si rimane a destra ed uno poco più avanti dove invece, proseguendo diritto, si rimane alla sinistra; dopo qualche minuto di cammino su questo tratto di poderale si prende il sentiero che, indicato con segnavia su un sasso, si stacca alla destra inoltrandosi nei pascoli (1935 m). Costeggiando il bosco che si trova al limitare del pendio si devia a destra ad un vicino bivio (1980 m) imboccando il sentiero che entra nel bosco di conifere; con la pendenza che aumenta sensibilmente si guadagna quota raggiungendo, più in alto, una poderale (2021 m) che si attraversa riprendendo subito il sentiero. Sempre su buona pendenza si arriva ad uscire temporaneamente dal bosco e, dove essa diminuisce, si supera un canalone erboso rientrando poi tra le conifere; salendo poi a mezzacosta si esce definitivamente dalla vegetazione entrando in un vallone dove inizialmente si rimane alla sinistra per poi spostarsi leggermente verso il centro indirizzandosi verso una dorsale erbosa. Risalito il pendio si giunge in una conca che si contorna sulla destra per poi passare tra due dossi erbosi e, dopo una breve risalita, arrivare all’estuario del lago di Estoul (2436 m); qui si trova un bivio al quale si riamane alla sinistra contornando il lago risalendo poi un gradino erboso sopra il quale si trova il lago Chamen (2454 m), più grande del precedente. Contornandolo sulla destra si arriva dalla parte opposta dove il sentiero inizia a risalire un ripido pendio erboso sul quale, con numerosi e stretti tornanti, si guadagna faticosamente quota sino a raggiungere un colletto (2680 m) dove si trova un grosso ometto di pietre. Alla destra si trova una traccia che si risale dapprima su fondo erboso per poi arrivare alla dorsale composta da rocce rotte e terreno friabile; il percorso qui si fa più ripido ed esposto e, prestando attenzione ai sassi mobili ed al fine detrito che rendono infida la salita, in pochi minuti si raggiunge la vetta. Ritornati al colletto si scende alla destra sul sentiero che, spostandosi sulla destra, raggiunge i dossi inferiori e dopo aver attraversato un breve tratto pietroso si arriva ad un bivio con le paline situate su un ometto di pietre (2633 m); ora si prende il sentiero che scende alla sinistra che passa da alcune pozze d’acqua dopo le quali si contornano i ripidi pendii della montagna. Aggirato un costone si passa sotto le placche attrezzate a palestra di roccia (2473 m) dopo le quali si compie l’ultimo tratto di discesa per raggiungere in pochi minuti il rifugio Arp (2445 m); da questo si scende sulla comoda sterrata tagliando più sotto un paio di tornanti dopo i quali si tiene la sinistra ad un bivio col sentiero che scende dal laghi Palasina (2256 m). Proseguendo sulla strada si arriva ad un bivio con un’altra che sale alla sinistra (2197 m) e che si imbocca raggiungendo in una decina di minuti il lago Litteran (2250 m) dal quale si ridiscende per il medesimo itinerario. Ritornati sulla poderale si tagliano più in basso alcuni tornanti passando dall’alpeggio di Chavanne (2107 m) e da questo, rimanendo a sinistra ad un bivio, si arriva ad una palina alla quale si abbandona la strada e si scende al limitare del bosco ritrovando il bivio a quota 1980 m dal quale si fa ritorno al punto di partenza.
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