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Mont Ros – Champorcher (AO)
Quota | 2288 |
Disl. | 548 |
Diff. | E |
Segnavia | 9c |
Tempo | 1h45′ |
Gita molto frequentata soprattutto sino al bivio del rifugio Barbustel anche se oltre le tracce non mancano quasi mai. La facilità dell’escursione ed il modesto dislivello consentono comunque di compiere un bel giro ad anello in spazi aperti e panoramici. Il passaggio sulla poderale durante il ritorno sotto il Bec Barmasse è sconsigliabile farlo dopo recenti nevicate e quindi, dopo essersi informati con il bollettino valanghe, valutare se compiere il giro o ritornare dall’itinerario di salita.
Avvicinamento
Percorrere la A-5 Torino-Aosta in direzione Aosta ed uscire al casello di Pont St. Martin e prendere la direzione per Aosta. Superato, dopo qualche chilometro, il Forte di Bard si trova un bivio con la segnalazione per la valle di Champorcher. Si percorre la strada sino ad arrivare al capoluogo e, nel centro di questo e subito dopo una curva a destra, c’è la segnalazione per la frazione di Mont Blanc; si sale per qualche tornante sino a quando la strada è sgombera di neve e dove si può lasciare l’auto negli slarghi adiacenti.
Descrizione
Ci si incammina lungo il proseguimento della strada sino ad incontrare sulla destra un bivio con un cartello del Parco del Mont Avic ed alcune paline segnaletiche: bisogna abbandonare la strada e seguire sulla destra il segnavia 9c che corrisponde al giro dei laghi. Ci si innalza con pendenza moderata nel rado bosco di conifere seguendo le tracce quasi sempre presenti passando accanto alla baita di Gran Cort (1945 m); poco più avanti si trova un bivio con una palina segnaletica con indicato il sentiero per il colle di Terrarossa. Si tiene la sinistra e si arriva ad un largo pianoro dove si trova il bivio (1992 m) che a destra porta al col de la Croix e al rifugio Barbustel ed a sinistra, se visibile c’è un’indicazione su di una pietra, la diramazione che dobbiamo imboccare. Ci si addentra nel largo vallone passando al centro di esso tra alcune modeste alture, si passa accanto ad una baita e più avanti si passa poco al di sotto dell’alpeggio di Vernoille desot: da qui, senza percorso obbligato, si cammina sempre in centro in direzione del Mont Ros ben visibile sul fondo della valle. Salendo per dolci pendii si prende come punto di riferimento la larga insellatura che si trova sulla destra della vetta e prima di raggiungerla si taglia il pendio verso sinistra nel punto migliore a seconda delle condizioni del manto nevoso per raggiungere in breve la cima percorrendo l’ultimo breve tratto sulla comoda cresta.
Per il ritorno si valuta se abbassarsi un poco e risalire o continuare sulla cresta compiendo qualche traverso un po’ inclinato in direzione del colle a cui si faceva riferimento durante la salita e raggiuntolo si scende a sinistra puntando alle baite di Raté di for che si vedono sulla destra del pianoro. Superato un piccolo dosso si cammina senza perdere molta quota e si passa accanto alla baita di Raté damon (2277 m); prima di raggiungere la testata della valle, si devia a sinistra per scendere tra il Bec de Raté ed il Bec Barmassa toccando la baita di Raté desot e dopo qualche tornante un po’ più ripido ci si abbassa in direzione dell sottostanti baite di Chapy. Raggiunto l’alpeggio si devia a sinistra per imboccare la comoda poderale che ci riporta al punto di partenza.
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