Jungfrau, via normale dalla Mönchsjochhutte – Interlaken (CH)

4 settembre 2013 at 09:25

giancarlo

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Quota 4160
Dislivello 1002
Difficoltà AD- (45°, II+)

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli (Jungfraujoch – Mönchsjochhutte – Jungfrau)

 

 

La Jungfrau è un’imponente montagna da ripidi versanti ghiacciati ed uno meridionale quasi completamente roccioso dalla cui vetta si dipartono tre creste. E’ situata ad ovest dello Jungfraujoch nella regione dell’Oberland Bernese, un vasto territorio montuoso nella Svizzera centrale, dove si trovano i più grandi ghiacciai europei e numerosi “4000” i quali, proprio per la vastità del territorio, richiedono lunghi avvicinamenti. Non è così però per la Jungfrau che, trovandosi vicino alla Mönchsjochhutte e all’arrivo del costoso trenino che sale da Grindelvald o da Lauterbrunnen, è una cima molto frequentata. La sua salita per la via normale si svolge dapprima lungo lo sperone est del Rottalhorn e successivamente sulla sua cresta sud est con tratti alternati di roccia, che in presenza di ghiaccio o neve possono diventare impegnativi, e ghiaccio, con pericolo di caduta di ghiaccio e slevine nel raggiungere la Rottalsattel; la parte alta, più ripida ed esposta, richiede attenzione sui pendii nevosi che, vista l’esposizione a sud, possono presentarsi di ghiaccio vivo. In questi tratti si trovano alcuni fittoni metallici che possono facilitare la discesa quando le condizioni lo richiedono. Il panorama che si gode dalla cima è semplicemente spettacolare sul grandioso scenario dell’Oberland con i suoi imponenti 4000  e sui più lontani della catena alpina di confine tra Italia e Svizzera; molto suggestiva è anche la vista sul territorio di Interlaken e le verdi vallate che la circondano. Nel dislivello indicato è compresa anche la risalita al rifugio.

Avvicinamento

 

Dall’Italia si raggiunge la Svizzera attraverso i numerosi valichi di frontiera dai quali, scegliendo i mezzi od il percorso migliore, si raggiunge la città di Interlaken e, più precisamente, la stazione ferroviaria di Interlaken Ost; qui si prende il treno che, cambiando a Lauterbrunnen, porta allo Jungfraujoch.

Descrizione

 

Primo giorno – Dall’arrivo del trenino si attraversano le gallerie espositive dell’impianto seguendo le indicazioni per la Mönchsjochhutte; usciti sul ghiacciaio si prende a sinistra la pista di solito battuta dal gatto delle nevi che in leggera ascesa conduce al rifugio situato alla base di una cresta rocciosa.

 

 Secondo girono – Dal rifugio si ritorna sulla pista che porta agli impianti di risalita e giunti nei pressi dello Snowpark si esce dalla traccia e si devia a sinistra scendendo sul ghiacciaio per la traccia, battuta di solito dal gatto delle nevi, che compie un breve periplo degli impianti; nel punto più basso la si abbandona e si prosegue in leggera discesa per attraversare la parte alta del ghiacciaio prestando attenzione ai crepacci. Perdendo poco più di 150 m di dislivello si piega gradatamente a sinistra e si sale verso la parte più bassa dello sperone roccioso alla base della lunga cresta nevosa. Si supera la terminale e si raggiunge il vicino pluviometro sulle rocce dalle quali si cammina su una traccia che in breve porta ad una placco nata. Qui si salgono direttamente alcune rocce lisce alla cui sommità si trova un cordino per l’assicurazione; superato questo tratto le difficoltà diminuiscono e si segue ancora la traccia poco inclinata di terriccio e rocce rotte che si sposta decisamente alla sinistra. Raggiunta una piccola targa metallica si inizia a salire a destra seguendo alcuni ometti che indicano il percorso tra grossi massi e rocce instabili. Superate poi con facile arrampicata alcune rocce lisce si arriva sopra la placconata dove si mette piede su un promontorio nevoso dal quale si prosegue rimanendo un po’ verso destra; dopo un breve tratto poco inclinato si sale la dorsale con percorso via via più ripido. Giunti sotto alcuni piccoli seracchi sormontati da una grande cornice si devia sulla destra compiendo un traverso che taglia il pendio appena al di sotto di un crepaccio; al termine del traverso si deve superare una delicata terminale appena sopra la quale ci si sposta a sinistra con percorso delicato ed esposto sul ripido pendio (45°)  arrivando alla Rottalsattel, un’ampia insellatura che di solito presenta una cornice. Scavalcata quest’ultima si segue la cresta poco al di sotto del suo filo che, con percorso esposto e molto delicato, arriva ad un altro pendio ripido che si attraversa a sinistra verso una cresta rocciosa dove si trova un fittone metallico. Questa si risale con facile arrampicata rimanendo prevalentemente sul suo margine destro con percorso alternato tra ghiaccio e rocce; spostandosi leggermente a destra si risale quindi un insidioso pendio un po’ più ripido (45°) per poi ritornare sulle rocce. Ora le difficoltà diminuiscono e, salite poche decine di metri su rocce poco inclinate, si mette piede sulla vetta rocciosa che presenta una cornice sul suo lato settentrionale. In discesa, se le condizioni lo permettono si può, una volta giunti al traverso sotto la Rottalsattel, deviare a sinistra arrivando alla sommità di un grande seracco che di solito si scende con percorso ripido ma abbastanza agevole; questo riporta sulla parte alta del ghiacciaio dal quale, senza perdere ulteriormente quota, si arriva all’arrivo del trenino.

 

 

 

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