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Col Manteau – Valsavarenche (AO)
Quota | 2796 |
Dislivello | 1235 |
Difficoltà | E |
Segnavia | 8C,6,9 |
Tempo | 3h15′ |
Il Col Manteau si trova nella parte bassa della Cresta Chandelly che unisce l’omonima punta e la più alta Punta Percià separando il Vallone di Entrelor da quello di Meyes in alta Valsavarenche. La sua lunghezza, circa 19 km, ed il dislivello già importante consentono all’escursionista di attraversare ambienti sempre vari passando dai boschi del fondovalle agli alti pascoli e, dopo aver superato il bel lago di Djouan, all’attraversamento di una grande pietraia più in quota; su questo percorso vale la pena di ricordare anche il passaggio dall’ex casa reale di caccia ora adibita a casotto del Parco Nazionale del Gran Paradiso immersa in una suggestiva conca erbosa. Dal colle poi il panorama non delude di certo avendo da qui una stupenda vista sull’intero gruppo del Gran Paradiso, sulla Grivola e sulla vicina Cima di Entrelor.
Avvicinamento
All’uscita del casello autostradale A-5 di Aosta Ovest si prosegue in direzione di Courmayeur e dopo aver superato il comune di Villeneuve si prende lo svincolo sulla destra che, con evidenti segnalazioni, porta all’abitato di Introd e da questo si prosegue sulla strada regionale della Valsavarenche. Dopo il capoluogo di Degioz si percorre ancora qualche chilometro e si giunge al villaggio di Eaux Rousses; qui giunti si può lasciare l’auto nel parcheggio lungo la strada nei pressi del cartello indicatore dell’Hôtel Grand Paradis.
Descrizione
Lasciata l’auto ci si incammina sulla breve salita in asfalto che porta all’hôtel e, poco prima di arrivarvi, si devia sulla destra seguendo il sentiero che con un ampio giro evita una balza di roccia rossastra e, dopo una diagonale verso sud, piega decisamente verso nord inoltrandosi senza eccessiva pendenza nel bosco dove si passa dall’alpeggio diroccato di Rondzegou (1974 m). Dopo circa un’ora di salita si incrocia, proveniente da destra, il sentiero proveniente da Creton (2121 m) e da questo punto, seguendo sempre l’evidente traccia, in circa 20 minuti si giunge alla casa di caccia di Orvieille ora adibita a casotto del Parco (2165 m). Qui si trova una palina segnaletica dell’alta via 2 che indica la direzione verso Rhêmes-Notre-Dame e, costeggiando lo steccato della casa, ci si incammina sul largo ed evidente sentiero che in breve conduce prima all’alpe Montagne Djouan (2226 m) e poco oltre all’Arp de Djouan: da qui vale la pena di voltarsi a guardare l’imponente Punta Bioula per poi ritornare con lo sguardo nel senso della marcia e ammirare la candida calotta ghiacciata del Ciarforon e lo spettacolare versante nord del Gran Paradiso. Superato l’alpeggio di Chauplanaz (2287 m) il sentiero prosegue attraversando una zona di rocce verdastre; dopo un breve tratto a modesta pendenza il sentiero riprende a salire ripido su una dorsale di pascoli passando poco al di sotto del Tramail de Djouan. Dopo aver scavalcato la dorsale si entra nel vallone dei laghi Djouan (2516 m) che si superano passando sulla sponda settentrionale dove si trova un bivio (2526 m) al quale si ignora il sentiero che prosegue diritto svoltando a sinistra; qui si inizia un traverso che ci porta a lambire una grande frana nella sua parte più bassa. Percorso ancora un breve tratto erboso si risale un’ampia pietraia che ricopre il pendio della montagna dove, dopo alcuni tornanti, si trova una mulattiera; questa, avvicinandosi al colle, si restringe e, con un ultimo breve traverso, raggiunge la panoramica insellatura.
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