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Costa Serena, quota 2748 – St. Rhêmy en Bosses – (AO)
Quota | 2748 |
Dislivello | 1153 |
Difficoltà | EE |
Tempo | 3h30’ |
Questa escursione risale alcuni dei bellissimi canali della Costa Serena che, partendo appunto dall’omonimo colle, prosegue verso nord con molte punte sino al Creton du Midi; i pendii, una volta abbandonata la traccia per il Col Serena, diventano impegnativi sia per la ripidezza che va in crescendo si per la loro lunghezza che comportano una faticosa risalita. L’esposizione fa sì che il percorso sia prevalentemente all’ombra facendoci trovare quasi sempre neve farinosa, che a tratti diviene sfondosa, rendendo così più delicata la progressione; un’altra attenzione che bisogna avere è quella di compiere la salita con neve ben assestata valutando bene sul posto i pendii e le eventuali cornici soprastanti le creste. Tutte queste considerazioni la rendono senz’altro consigliata ad escursionisti esperti. Questa gita di ampio respiro raggiunge una punta situata nella parte mediana della Costa Serena dalla quale si godono splendidi panorami che nelle giornate terse arrivano sino al Rosa ed al Cervino, senza trascurare le imponenti vette del comprensorio sopra Planaval (Grande Rochere, Aig. De Bonalex, Grand Creton) tra le quali si ha anche uno scorcio sul Dente del Gigante.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si esce alla barriera di Aosta est prendendo la direzione per il Traforo del gran San Bernardo. Giunti a St. Rhêmy en Bosses si prosegue seguendo le indicazioni per la stazione sciistica di Crevacol; raggiunto il piazzale poco oltre la partenza degli impianti si può lasciare l’auto.
Descrizione
Dal parcheggio si prende la pista che costeggia i piloni del viadotto e, rimanendo alla sinistra del torrente ci avvicina alle baite di Ponty (1696 m); da qui si segue la strada che sale alla destra di esse arrivando ad un pendio poco inclinato al quale si devia sulla destra per dirigersi verso un pendio più ripido. Individuando una baita sulla sinistra, la si raggiunge senza percorso obbligato (1819 m) e, se le condizioni lo consentono, la si supera senza percorrere la strada ma risalendo subito a destra il bosco retrostante su pendii un po’ sostenuti. Usciti dal rado bosco si passa alla sinistra della baite di Arp du Bois inferiori (1946 m) dalle quali si prosegue in leggera salita sul largo pendio alle spalle di esse; rimanendo sulla destra si risale per un breve tratto un largo pendio canale dopo di che si devia decisamente a sinistra iniziando un lungo traverso ascendente tra le rade piante. Quando la pendenza diminuisce sensibilmente si arriva all’inizio di un altro largo pendio superiore poco inclinato; lo si percorre dapprima nella parte centrale per poi compiere un ampio semicerchio da sinistra a destra. Giunti alla quota di 2134 m circa si devia a destra verso una evidente larga spalla nevosa dove la pendenza si alza un po’ e, compiuto un traverso, la si raggiunge (2220 m). Da questo punto ci si sposta verso destra traversando alla base di un ripido pendio per portarsi alle più dolci inclinazioni dei canali che scendono dalla parte opposta. Passati alla sinistra dell’isolotto con rocce affioranti, si inizia a risalire un ampio pendio sul quale ci si sposta sulla destra raggiungendo una puntina che lo separa dall’adiacente canale un po’ più ripido. Ora si devia a sinistra iniziando a risalire un largo e ripido pendio: qui le pendenze iniziano ad essere sostenute e continue aumentando progressivamente di inclinazione. Su questo terreno si compiono numerosi tornanti rimanendone al centro e poi, spostandosi leggermente sulla sinistra, si affronta una parte ancora più ripida. Arrivati ad un’altra poco marcata spalla che separa due canali nevosi, senza superarla, si prosegue sulla sinistra con la pendenza che spiana temporaneamente; anche qui, dopo un breve traverso a destra, si sale su pendii ripidi arrivando poco al di sotto di un evidente colletto sulla sinistra che si raggiunge con un breve traverso (2676 m). Da questo panoramico punto si traversa sotto una puntina raggiungendo un’ampia insellatura (2728 m) dalla quale si devia sulla cresta a sinistra per raggiungere dapprima la quota 2740 m; in seguito, tornati all’insellatura, si prosegue ancora sulla cresta dalla parte opposta che in pochi minuti raggiunge la quota 2748 m.
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