Costa Tardiva, quota 2393 m – Gignod (AO)

27 febbraio 2014 at 11:46

giancarlo

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Quota 2393
Dislivello 1031
Difficoltà MS
Tempo 3h00′

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

 

La Costa Tardiva separa i territori sopra Gignod dalla Comba d’Ars; per la salita, abbastanza sicura sino a poco sotto il ripetitore anche dopo recenti nevicate, le eventuali difficoltà si possono trovare nella parte oltre il bosco dove i pendii più ripidi richiedono un’attenta valutazione per la progressione. Il panorama spazia dai lontani “4000″ della catena alpina alle più vicine prealpi valdostane che, con i relativi fondovalle, fanno da scintillante corona a questa punta

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta uscendo alla barriera di Aosta est dove si prende la direzione per il Traforo del Gran San Bernardo. Oltrepassato il comune di Gignod si devia a sinistra seguendo le indicazioni per Buthier e rifugio Chaligne; si risale la strada sino a Petit Buthier dove si può laaciare l’auto in un piccolo parcheggio o negli slarghi adiacenti.

Descrizione

Dalle case della frazione si risalgono i pendii poco inclinati alle loro spalle; risaliti alcuni bassi terrazzamenti si raggiunge l’alpeggio di Pléno desot (1504 m) e, poco sopra, una baita a quota 1637 m. Lasciatala alla destra si continua su basse pendenze puntando alla baita rosa di Fressinoille (1701 m) che si supera passando accanto a qualche altra baita sino a scorgere più in alto l’alpeggio di Chaligne. Spostatisi leggermente sulla destra si arriva alla poderale a quota 1930 circa e, abbandonatala prima di raggiungere quest’ultimo, si sale alla destra sul pendio verso il bosco. Raggiunta una seconda poderale (1970 m) la si taglia e si riprende a salire nel bosco arrivando ad un’altra strada (2151 m); da questa, col bosco che si fa più rado, si prosegue ancora per poco uscendo definitivamente dalla vegetazione; ora ci si sposta leggermente verso destra e, salendo con qualche tornante, si arriva nelle vicinanze di un ripetitore. Passati al di sotto di esso ci si sposta sulla sinistra e con un traverso, ignorata una punta sormontata da un paletto metallico, si raggiunge la successiva punta a quota 2393 m.

La discesa si effettua direttamente dalla punta spostandosi poi sulla destra per scendere ancora direttamente in un largo canale che attraversa le due poderali giungendo poi su quella che conduce al rifugio Chaligne; da questa infine per dolci pendenze si raggiunge il unto di partenza.

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