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Bonhomme du Tsapi – Bourg St. Pierre – Vallese (CH)
Quota | 2807 |
Dislivello | 1183 |
Difficoltà | MS |
Tempo | 3h15′ |
Il Bonhomme du Tsapi è una panoramica punta poco pronunciata che domina da est l’abitato di Bourg St. Pierre, piccolo paesino appena al di là del confine Svizzero nell’alta Valle del Gran San Bernardo; essa è la continuazione della lunga cresta che dal più massiccio e più elevato Ritord scende verso ovest. La meta è frequentata come, del resto, le altre gite nei valloni limitrofi; dal termine della stradina, appena sotto Azerin, si salgono bei pendii anche sostenuti che si alternano a tratti con meno pendenza dove si possono ammirare i bei panorami ed i grandi ambienti che ci circondano. I panorami, appunto, sono eccezionali sulle cime limitrofe tra cui il Mont Velan ed il Petit Combin; più verso ovest si ammira la splendida parete est delle Jorasses e, appena dietro, il massiccio del Bianco. Spostando ancora lo sguardo ancora a destra si vedono il Dolent e le vette del comprensorio dell’Argentiére.
Avvicinamento
Dall’Italia si oltrepassa il Traforo del Gran San Bernardo sino a raggiungere l’abitato di Bourg St. Pierre dove si lascia l’auto in un piccolo parcheggio sulla destra prima di entrare nell’abitato.
Descrizione
Dal parcheggio si imbocca la strada che sale di lato e, compiuti alcuni tornanti, si giunge ad una quota di circa 1727 m; qui, volendo accorciare il percorso, conviene abbandonarla e risalire alla sinistra per pendii aperti arrivando ad incrociare di nuovo la poderale ad una quota di circa 1833 m. Ora si segua la strada verso sinistra in leggera salita avvicinandosi al bosco dove si trova un primo bivio (1905 m) al quale si prosegue diritto perdendo un po’ di dislivello. Dopo la lieve e corta discesa si raggiunge un successivo bivio con un sentiero proveniente da sinistra che si ignora ritornando a salire; l’itinerario compie un lungo semicerchio contornando i costoni che scendono dalla Tita de Bou. Rientrati brevemente sulla destra per superare un ripido e stretto canale di un torrente, si esce in spazi aperti dove si risale un largo pendio sulla destra puntando ad un alpeggio. Arrivati alla baita di Azerin (2061 m) si tiene la destra per salire un largo pendio canale dove la pendenza aumenta sensibilmente. Giunti nella parte superiore il percorso spiana un po’ e, deviando a sinistra, si arriva in vista delle baite di Challand d’en Haut che in breve si raggiungono (2230 m); da questo punto si compie un’ampia curva andando ad imboccare la poco inclinata Combe de Challand. Addentrandosi in essa ci si tiene sui pendii alla sinistra (destra orografica) sino ad una quota di circa 2391 m dove si abbandona la traccia che prosegue diritto per deviare alla sinistra verso alcune alte bastionate rocciose. Ben prima di raggiungerle si tiene nuovamente la sinistra e, con un lungo traverso, si raggiunge un largo pendio un po’ ripido che adduce al Plan de Tchottons; qui, dove la pendenza spiana ad una quota di circa 2624 m, si abbandona l’eventuale traccia che prosegue alla destra e ci dirige verso un largo costone alla nostra sinistra. Risalitolo con qualche tratto un po’ ripido si arriva nei pressi della dorsale che si segue verso destra; raggiunta una tozza anticima si prosegue quasi in piano raggiungendo così la croce di vetta.
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