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Rocher Brune – Valgrisenche (AO)
Quota | 2731 |
Dislivello | 756 |
Difficoltà | EE |
Tempo | 3h00′ |
Questa cima si trova sulla cresta che dal Col du Mont, in Valgrisenche, si alza verso sud-ovest passando per l’Ormelune e terminando con la più elevata Punta Maurin. La percorrenza è facile ed elementare sino al Col du Mont mentre oltre, sia nel traverso iniziale che sulle ondulazioni della cresta, bisogna valutare le condizioni delle cornici che possono scaricare o consigliare di passare un po’ più alla sinistra del filo con traversi però un po’ esposti. La Rocher Brune non è molto frequentata ma, tutto sommato, offre una bella e breve salita in cresta costituendo un valido completamento alla semplice salita al Col du Mont. L’ambiente è veramente selvaggio come del resto le valli adiacenti ed il panorama è stellare sulle vette della destra orografica della Valgrisenche e sulla vicina Ormelune; sul versante francese spicca la visuale sul versante meridionale del gruppo del Bianco.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta e, superata la barriera di Aosta est, si esce al casello successivo di Aosta ovest e si prosegue seguendo le indicazioni per Courmayeur. Superato il comune di Arvier si giunge alla frazione di Leverogne dove si seguono le indicazioni per la Valgrisnche; risalita la valle si oltrepassa il capoluogo e la frazione di Bonne da cui parte la strada a mezzacosta che si inoltra nel vallone del lago. Giunti ad un bivio a quota 1933 si può lasciare l’auto sui bordi o, avendo il permesso e con la sterrata pulita, si può proseguire sino alle baite di Grand Alpe (1997 m) dove c’è qualche slargo erboso.
Descrizione
Dalle baite di Grand Alpe si prosegue sulla sterrata rimanendo alla sinistra ad una biforcazione poco distante che porta ad un ponticello; superatolo ci si inoltra nel largo pianoro che, restringendosi poco più avanti, ci fa superare un basso promontorio con un facile traverso sulla destra idrografica poco sopra il torrente. Subito dopo si riapre il vallone che si percorre nel suo centro senza attraversare il corso d’acqua; senza guadagnare molta quota si giunge alla biforcazione del vallone dove, ignorando quello di destra, si prosegue leggermente alla sinistra per attraversare una piccola fascia di pietre. Oltre queste ci si avvicina ai primi ampi pendii che si risalgono rimanendo anche qui leggermente alla sinistra nel largo canale che si trova di fronte. Giunti verso la parte alta ci si sposta verso un dosso sulla destra che dà adito ad altri larghi pendii superiori proprio sotto l’ampia insellatura del Col du Mont che si trova di fronte. Qui, nel tratto iniziale, si passa poco distante da un rudere che si lascia alla destra e quindi si punta direttamente al colle di fronte che si raggiunge traversando leggermente sulla destra per portarsi sotto la sua verticale ed in pochi minuti raggiungere la croce del Col du Mont (2647 m). Da questo punto si devia alla sinistra per compiere un traverso sul lato francese, un po’ esposto alla caduta di eventuali cornici, col quale si supera un primo spuntone della cresta; giunti sotto il primo colletto si guadagna la cresta salendo un breve pendio ripido e da qui, rimanendo sul lato Valgrisenche, si superano alcuni dossi e dentini nevosi che portano sotto il breve e ripido pendio che porta all’omino di vetta.
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