Colle del Furggen – Valtournenche (AO)

10 maggio 2014 at 16:58

giancarlo

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Quota 3256
Dislivello 1293
Difficoltà BS
Tempo 3h15′

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

Una splendida salita in un altrettanto splendido ambiente di alta montagna con l’imponente e ravvicinata presenza della “Gran Becca” che ci accompagna per tutta l’escursione. Dopo aver abbandonato le piste si entra subito tra le morene che si trovano alla base della sua parete sud addentrandosi in solitari valloni glaciali; la nostra meta è subito evidente e si trova proprio alla destra del salto di roccia da cui ha inizio l’ardita cresta del Furggen. Le maggiori difficoltà si trovano sui ripidi pendii finali che, vista l’esposizione, si possono trovare ghiacciati; utili ma non indispensabili i coltelli che si usano a seconda delle condizioni del momento. Ovviamente, percorrendo le piste, la salita va effettuata con gli impianti chiusi. Il panorama, oltre all’onnipresente Cervino che si presenta con le sue creste del Leone, del Furggen e dell’Hornli e le sue pareti sud ed est, spazia in territorio italiano sulla vicina Dent d’Herens e le adiacenti Grandes Murailles con in fondo le altre prealpi valdostane; verso la Svizzera si ha un magnifico colpo d’occhio sui numerosi “4000″ di Zermatt e sul rifugio Hornli che si vede chiaramente alla base dell’omonima cresta.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si esce al casello di Chatillon-St. Vincent dove si seguono le indicazioni per la stazione sciistica di Cervinia. Giunti a Cervinia si devia a sinistra prima di entrare in paese e si raggiunge il parcheggio in prossimità degli impianti dove si lascia l’auto.

Descrizione

Dal parcheggio si attraversa il torrente e si inizia a salire sulla pista di sci; passato un baretto sulla sinistra ci si alza ancora di poco dirigendosi verso un ponticello poco più in basso sulla sinistra. Attraversatolo si riprende la pista che sale dolcemente e, giunti ad una quota di circa 2500 m, si devia sulla sinistra dove si trovano due canali compresi tra basse morene; imboccando indifferentemente il primo od il secondo lo si risale giungendo al suo termine dove la pendenza spiana decisamente. Qui si prosegue in spazi più aperti passando sotto una lunga morena arrivando sui dossi superiori. Con poca pendenza si continua al centro della conca verso due massi isolati che si trovano al suo centro; dopo averli superati sulla destra si sale ora su pendenze che divengono via via più decise in direzione dell’ampia insellatura del colle che si trova proprio di fronte. Dopo aver guadagnato un po’ di quota, poco meno di metà pendio, ci si sposta leggermente sulla sinistra per affrontare la parte più ripida della salita. Ora, con qualche ripido traverso, si arriva sotto la verticale del colle che si raggiunge con un ultimo faticoso strappo.

 

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