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Punta Palasina – Brusson (AO)
Quota | 2737 |
Dislivello | 962 |
Difficoltà | E |
Segnavia | 5,3D,4 |
Tempo | 2h30′ (Punta Palasina) – 4h45′ (anello completo) |
Con questa escursione si compie un giro parzialmente circolare raggiungendo la vetta della Punta Palasina nell’alto vallone sopra la stazione sciistica di Estoul in Valle d’Ayas; in effetti gli escursionisti prediligono le salite ai vicini Corno Bussola e Vitello ma, per coloro che non vogliono spingersi molto in quota o non sono pronti per difficoltà di esperti escursionisti, questa cima offre panorami che nulla hanno da invidiare dalle altre più frequentate. Durante la gita si passa dal bel rifugio Arp sopra il quale si trovano subito i laghi di Valfredda e, scendendo dall’altro versante, si passa dai bei laghi di Palasina il tutto immerso in verdi pascoli che rendono veramente piacevole l’escursione.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si esce al casello di Verres seguendo poi le indicazioni per la Valle d’Ayas. Giunti al comune di Brusson si svolta a destra verso la stazione sciistica di Estoul dove si lascia l’auto nel comodo parcheggio al termine della strada.
Descrizione
Dal parcheggio ci si incammina la strada sterrata che inizia in corrispondenze della paline e del cartello con le escursioni della zona e subito, al primo bivio, si devia su quella di destra mentre a quello successivo si tiene la sinistra seguendo le indicazioni per il rifugio Arp; dopo qualche decina di metri si stacca sulla destra un sentiero (1943 m) che si imbocca camminando al limitare del bosco. Poco oltre si ignora un altro sentiero che devia alla destra (1966 m) arrivando più sopra ad incrociare una poderale (2025 m) dove si trovano alcune paline; svoltando a sinistra si sale su di essa in leggera pendenza tenendo la destra ad un bivio (2050 m) per poi abbandonarla temporaneamente tagliando con il sentiero alcuni tornanti. Dirigendosi verso la seggiovia la si supera passando dall’alpeggio di Chavanne (2106 m) e, poco prima che la sterrata scollini, si devia sul sentiero che, a destra, ne taglia un paio di tornanti per riprenderla appena sopra. Proseguendo su di essa si giunge ancora ad un bivio (2183 m) al quale si prosegue diritto lasciando quella che si alza sulla destra; ora ci si addentra nell’ampio vallone con la strada che costeggia la sua sinistra idrografica e, avvicinandosi al torrente, si giunge ad un successivo bivio segnalato dalle paline (2243 m). Proseguendo sulla poderale di destra si taglia un ampio tornante con un sentiero che la riprende e, aggirato un basso promontorio, si arriva in vista del rifugio Arp che in breve si raggiunge (2434 m). Lasciatolo alla sinistra ed ignorate le prime paline, si raggiungono quelle successive poco distanti e, deviando alla destra, si imbocca il sentiero che da queste si diparte. Risalita con alcuni tornanti la vicina spalle erbosa la pendenza spiana un po’ e si passa tra i punti di minor pendenza tra alcuni dossi erbosi poco marcati; ben presto si giunge in prossimità del Lago di Valfredda inferiore (2541 m) oltrepassandolo in corrispondenza dell’emissario. Proseguendo la comoda salita sul sentiero ben marcato si raggiunge in breve una piccola conca dove si trova il lago di Valfredda superiore (2580 m) che si supera anche questo alla sinistra dal suo emissario; si percorre quindi un breve tratto tra alcune pietre per tagliare con poca pendenza il pendio erboso e, giunti sotto un colletto, il sentiero risale verso sinistra per raggiungerlo con alcuni ripidi tornanti dove si trova un ometto che segnala un bivio (2770 m). Da questo si svolta a sinistra e si percorre la cresta toccando subito la vicina elevazione quotata 2785 e poi col sentiero che dapprima rimane sulla destra del filo e poi si sposta sull’altro versante dove si attraversa un intaglio con alcuni corrimano metallici raggiungendo un colletto (2716 m); qui il sentiero in un breve tratto un po’ esposto passa alla destra una roccia isolata dove c’è una corda che aiuta in caso di terreno scivoloso. Superato questo tratto si taglia il breve pendio erboso arrivando sin contro la bastionata rocciosa dove si devia a destra e con alcune ripide svolte si ritorna in cresta; qui in breve si raggiunge un grande ometto di pietre (2755 m) e rimanendo sulla larga dorsale si raggiunge la vicina vetta della Punta Palasina (2792 m) abbandonando il sentiero negli ultimi metri. Ritornati al sentiero si passa sotto le rocce della vetta traversando il pendio per riguadagnare di nuovo la cresta e dirigersi verso una successiva puntina rocciosa; passata anche questa sulla sinistra e dopo un breve tratto in cresta si perde quota raggiungendo il sottostante Col Palasina (2681 m). Ora si scende alla sinistra sfiorando il vicino Lac du Couloir e, sempre sul marcato sentiero, si perde rapidamente quota giungendo tra i laghi Verde e Battaglia dove si trova un bivio (2501 m); passato un ponticello si costeggia il Lago Battaglia giungendo all’emissario che si attraversa incrociando un sentiero proveniente da destra (2500 m). Scendendo alla sinistra si raggiunge in breve una poderale che si percorre passando poco distante da un paio di baite isolate; giunti ad una successiva baita isolata (2446 m) si abbandona la strada e si scende col sentiero alla sua destra che guadagna i pascoli sottostanti. Ritrovata la poderale si passa da un alpeggio (2366 m) ed attraversatala ancora un paio di volte si ritorna in poco tempo al bivio quota 2243 incontrato all’andata chiudendo così l’anello.
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