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Rifugio Claudio e Bruno – Formazza (VB)
Quota | 2710 |
Dislivello | 1083 |
Difficoltà | E |
Segnavia | G39, 9b |
Tempo | 3h00′ |
Il rifugio Claudio e Bruno si trova in alta Val Formazza sopra il lago artificiale del Sabbione ed è un comodo punto di appoggio per le salite al vicino Blinnenhorn ed alla Punta del Sabbione per il suo scivolo nord-est. L’ambiente è quello tipico della media-alta montagna con bassa vegetazione, canali di erba e pietre ed il bel lago, artificiale, del Sabbione del quale si ha un bel panorama dal rifugio insieme alla Punta d’Arbola. Il percorso, adatto a tutti gli escursionisti, non presenta difficoltà né tecniche né tantomeno di reperibilità essendo questo ben segnalato e battuto.
Avvicinamento
Si percorre la A-26 Genova-Gravellona uscendo al suo termine di Gravellone Toce e proseguendo sulla superstrada in direzione del confine di stato. Superate le uscite di Domodossola ed altri due svincoli si esce a quello per Crodo e la Val Formazza. Si percorre il lungo fondovalle sino al suo termine dove si trova il villaggio di Riale e da questo, tenendo la sinistra, si risale ancora per poco arrivano alla diga del lago di Morasco dove si trova un cartello di divieto di transito e dove si può lasciare l’auto ai bordi della strada; sembra comunque che il proseguimento sino al termine superiore del lago, e cioè sino alla partenza della funivia di servizio dell’Enel, sia abbastanza tollerato guadagnando una decina di minuti di cammino ed un dislivello pressoché nullo.
Descrizione
Dalla stradina prima della teleferica si scende sui prati sottostanti col sentiero che subito dopo aver attraversato il ruscello si biforca e, tenendo la destra, ci si dirige verso due baite isolate; senza raggiungerle si devia a destra ad una palina col sentiero che punta verso la parte bassa del pendio erboso. Appena iniziata la salita si trova un bivio segnalato da una palina (1936 m) al quale si svolta a sinistra ( a questo bivio si arriva superando la partenza della teleferica col sentiero che una volta attraversato il torrente arriva in questo punto). Traversando in leggera ascesa il pendio di bassi ontanelli si guada un ruscello e si risale con un tratto un po’ disagevole un breve canale erboso dapprima ripido e successivamente, quando la pendenza spiana temporaneamente, ci si avvicina ad un secondo canale un po’ più lungo del precedente. Risalito anche questo la pendenza si addolcisce e si arriva ben presto ad una palina (2246 m) dove si prende il sentiero che scende alla sinistra; passati sopra una piccola baita e persi una ventina di metri di dislivello si giunge ad un’altra palina che ci fa proseguire a destra. Raggiunto il torrente la si attraversa alla sinistra iniziando la risalita di una pietraia che si supera su traccia evidente seguendo i numerosi ometti. Ripreso il sentiero si continua salendo alcuni dossi erbosi oltre i quali, passato un traliccio, si traversa la fiancata della montagna e, compiuto un breve strappo, si giunge alle costruzioni di servizio della diga (2505 m) che forma il lago del Sabbione; percorsi pochi metri in piano si raggiungono le paline dalle quali si scende verso lo sbarramento. Si attraversa quest’ultimo raggiungendo la sponda opposta del lago alla cui destra si trovano altre paline in corrispondenza di un bivio (2470 m); si prende il sentiero a sinistra e si traversa il pendio poco sopra il lago dapprima in piano e poi in lieve pendenza sulla traccia sufficientemente larga ma un po’ esposta. Ignorata una traccia che sale ripida a destra (2503 m) si rimonta un promontorio erboso sopra il quale si trova un bivio al quale si prosegue diritto (2606 m). Attraversato un ruscello si continua su dolci pendenze e si arriva in vista del rifugio Claudio e Bruno che in breve si raggiunge (2710 m).
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