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Punte Laval – Cogne (AO)
Quota | 3009 |
Disl. | 1312 |
Diff. | E |
Segnavia | 8b |
Tempo | 3h45′ |
Itinerario abbastanza lungo che raggiunge la panoramica punta che si eleva a sud-est dell’ampio Colle di Saint-Marcel e che è formata a sua volta due puntine abbastanza evidenti separate da una breve cresta elementare quasi pianeggiante. Fino al Colle di Saint-Marcel vi è un bel sentiero segnalato mentre nel tratto successivo una traccia di sentiero con qualche ometto di pietre.
Avvicinamento
All’uscita del casello autostradale A-5 di Aosta Ovest si prosegue in direzione di Aymavilles e successivamente, seguendo sempre la strada principale, dopo una ventina di chilometri si giunge nell’abitato di Cogne. All’ingresso del paese si svolta a sinistra alla prima rotatoria seguendo le indicazioni per Gimillan e giunti ad una seconda rotatoria si svolta ancora a sinistra. La strada sale per un paio di chilometri e si giunge così all’inizio del villaggio di Gimillan dove, nel comodo parcheggio a sinistra della strada, si può lasciare l’auto.
Descrizione
Lasciata l’auto ci si incammina su una stradina che si dirama a destra e che porta subito al punto di partenza della nostra escursione (grande pannello con le indicazioni per le varie salite). Usciti dall’abitato si risalgono i pendii erbosi fino a raggiungere in breve una sterrata che si segue brevemente per riprendere la mulattiera che, salendo ora in piano ed ora in leggera salita, passa a destra di una dorsale e continua al di sopra delle balze a strapiombo sul vallone basso del Grauson. Dopo un tratto a mezza costa si scende un poco dirigendosi verso un ponte che si attraversa nei pressi delle baite di Ecloseur (1903 m) incontrando un bivio, con le paline segnaletiche. Si deve imboccare il sentiero di sinistra che prosegue senza eccessiva pendenza in una distesa erbosa al cui termine, con numerose svolte, risale una bastionata a monte dell’alpe Pila proseguendo poi in falsopiano verso l’alpe Crouzet (2244 m). Si sale ora in un valloncello per volgere poi verso est a tagliare a mezza costa un erto pendio di larici. Giunti ad un dosso sormontato da una croce si scende di poco in direzione della spianata dei pascoli dell’alpe Grauson Desot (2273 m) che si lascia sulla sinistra per continuare sulla destra di una gola passando il Torrent de Grauson su di un ponticello e, al bivio che si incontra poco più avanti, ci si mantiene sulla traccia di sinistra (palina segnaletica) che tocca una radura e poi sale in direzione quasi opposta a quella fin qui seguita. Si passa di fianco ad una baita par attraversare una costola di pascoli e con una breve diagonale si giunge all’alpe Grauson Dessus (2540 m) dominata dalla imponente mole della Punta di Leppe. Proprio davanti all’alpeggio si trova un’ennesima palina segnaletica che ci indica di proseguire a destra per rimontare un ripido costone erboso; al termine della salita si contorna sulla destra una pozza d’acqua e, dopo un breve tratto quasi pianeggiante, si riprende a salire con pendenza modesta. Al di sopra di questa costola di pascoli si passa a destra del Lago Corona (evidenti frecce gialle sui sassi) e ci si indirizza verso l’evidente traccia che taglia in lieve pendenza verso nord-est, tocca una piccola comba e si porta in un panetto erboso. Da qui riprende a salire con pendenza sempre più accentuata, percorre il bordo di un avvallamento ed un costoncino erboso; sale per un pendio di magro pascolo poi una successiva costola erbosa e dalla spalletta che precede l’ultimo tratto diretto ci si porta sotto l’ampia depressione del Colle di Saint-Marcel che si raggiunge con una breve rampa. Da quest’ultimo una traccia a destra evita sulla sinistra il primo dosso roccioso per riportarsi sulla cresta quasi pianeggiante composta di terriccio e fine detrito (qualche ometto) che forma una spalla erbosa; dopo una breve pietraia la traccia riprende a salire indirizzandosi con alcuni tornanti verso un’insellatura fra due piccoli dossi (ometto) e, aggirato a sinistra il dosso di destra, ci si porta sul filo della cresta che si percorre, con inclinazione in aumento, procedendo sull’ampio crinale. Ora si sale in diagonale su terreno che si fa più instabile, rocce rotte e terriccio, raggiungendo una piccola spalla della cresta ovest (ometto); da qui si percorre la facile cresta di rocce affioranti che conduce alla vetta di quota 3091 m e da questa, superata una leggera inflessione, si raggiunge la successiva punta quota quotata 3099 m.
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