Monte Mucrone – Biella

1 novembre 2014 at 17:31

giancarlo

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Quota 2333
Dislivello 1136
Difficoltà E
Segnavia D11a,D24
Tempo 2h45′

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

Il Monte Mucrone è una panoramica cima che si trova nella conca di Oropa sopra Biella delimitandone la parte destra orografica; considerata la montagna dei biellesi essa si posiziona come un vero pulpito dal quale, nelle giornate più terse, si gode di una spettacolare vista sulla pianura sottostante che può spingersi addirittura fino all’Appennino ligure. Oltre a questo si può godere di un altro panorama non meno suggestivo sulla catena alpina con la vista di numerosi “4000″ che vanno dal Gran Paradiso, alla Dent d’Herens, al Cervino, al Rosa, Allo Stralhhorn ed alla Weissmies; meno note, forse, ma pur sempre belle da osservare sono poi le innumerevoli vette e vallate che, a partire da quelle adiacenti, formano lo stuolo delle prealpi. Il sentiero è senza difficoltà e, dopo aver risalito la pista “Busancano”, passa dal bel lago del Mucrone salendo in breve all’anticima ed alla vetta; l’itinerario, di solito, raggiunge il rifugio Savoia in corrispondenza dell’arrivo della funivia e da questo prosegue verso il lago mentre, volendo accorciare il percorso, si può prendere il sentiero qui descritto che taglia alcuni tornanti ed il passaggio dal rifugio.

Avvicinamento

Si percorre la A-4 Torino-Milano uscendo al casello di Carisio dove si seguono le indicazioni per Biella; raggiunto il capoluogo lo si attraversa e si seguono le indicazioni per il Santuario di Oropa che si raggiunge dopo alcuni chilometri. Oltrepassata la costruzione si giunge al grande parcheggio alla sinistra della stazione di partenza della funivia dove si può lasciare l’auto.

Descrizione

Dal fondo del piazzale si sale su quella che, nel periodo invernale, è il tracciato della pista “Busancano” che con modesta pendenza si addentra nel rado bosco; alternando tratti di sentiero su terra ad altri più pietrosi attraversa senza troppe svolte la fiancata della montagna arrivando ad un bivio con un sentiero che sale dalla destra (1489 m). Ignoratolo si compie un tornante sotto una piccola parete attrezzata per l’arrampicata ed appena dopo la successiva curva si prosegue sempre sulla pista lasciando il sentiero che si stacca a sinistra (1534 m). Usciti dalla vegetazione si continua a mezzacosta sotto le pendici rocciose della nostra meta da dove si ha una bella visuale sul santuario e sulla parte alta della conca di Oropa; proseguendo sul percorso panoramico si aggira un costone della montagna con un’ampia curva e in corrispondenza di quella successiva si trova un bivio con un sentiero che si diparte sulla destra (1732 m) con l’indicazione per i laghi. Abbandonata ora la pista ci si alza più decisamente tra alcune pietre nella bassa vegetazione; dopo un breve traverso si compie una decisa svolta a sinistra andando più sopra ad intercettare nuovamente la pista. Scesi per qualche metro su di essa si raggiunge di nuovo il sentiero (1802 m) che è alla base di quella che era un’altra vecchia pista del comprensorio. La si risale brevemente su terreno un po’ disagevole per i numerosi sassi giungendo ad un pianetto dal quale, seguendo i bolli di vernice, si devia a sinistra; qui si risale un corto pendio di bassi cespugli arrivando ben presto ad una croce accanto ad un rudere dal quale si scende di pochi metri a destra per arrivare al Lago del Mucrone (1899 m). Attraversatone l’emissario si prende il marcato sentiero che, senza costeggiarne le sponde, si alza sui dolci pendii erbosi alla destra portandosi alla base di un canale; lo si risale sul sentiero un po’ più ripido e pietroso giungendo alla piccola insellatura della Bocchetta del Lago (2027 m). Da questa si prende il sentiero che sale sulla sinistra compiendo un paio di svolte per rimanere poi leggermente sulla destra della cresta; si risale quindi un tratto ripido che, superato un breve passaggio protetto da una corda che aiuta in caso di terreno scivoloso, ci porta all’anticima dove si trova la vecchia stazione della funivia (2186 m). Ora il sentiero, deviando a destra, passa accanto ad alcune basse rocce e poi riprende a salire decisamente sulla fiancata portandosi sotto la rocciosa parte finale. Rimanendo sempre alla destra del filo di cresta si prosegue con stretti tornanti che, guadagnando rapidamente quota, ci fanno raggiungere in pochi minuti la panoramica vetta; da questa, volendo avere un panorama migliore sulla pianura, si può scendere di qualche metro sul sentiero che raggiunge in pochi minuti la vicina quota 2302 m sormontata da una croce metallica.

 

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