Monte Teggiolo – Varzo (VB)

2 novembre 2014 at 10:28

giancarlo

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Quota 2391
Dislivello 1094
Difficoltà E
Segnavia F97, s.n.
Tempo 2h45′

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

Il Monte Teggiolo si trova sopra il comune di Varzo, in Ossola, e separa il vallone dell’Alpe Veglia da quello centrale del Sempione; i suoi versanti sono letteralmente opposti come conformazione presentandosi verso sud con un’altissima ed impervia bastionata rocciosa e a nord, il versante di salita, un grande pendio erboso che digrada nel vallone sottostante. La salita si può effettuare in gran parte su comoda poderale sino a Balmelle ma, per abbreviare il percorso ed evitare tratti monotoni, conviene seguire il sentiero che non presente alcuna difficoltà di percorrenza. Dal grande ometto sotto il Passo delle Possette il percorso, anche uscendo dalle labili tracce, è sempre evidente presentando sempre davanti a noi l’inconfondibile sagoma della vetta; unica precauzione può essere di non affrontare il tratto oltre l’ometto con nebbia fitta che potrebbe causare problemi di orientamento. Sicuramente la parte più appagante dell’escursione sono gli ampi panorami che si estendono sui 4000 del Sempione e sulle bellissime vette dei comprensori limitrofi prima tra tutte il vicino Monte Leone, che si presenta con il suo roccioso versante meridionale, e via via le altre con le Punte Valgrande, Aurona, Rebbio e Mottiscia che fanno da corona alla conca dell’Alpe Veglia. Altrettanto meritevoli sono la vista sul Pizzo Diei e Cistella che sovrastano il comprensorio sciistico di San Domenico ed il vallone di Varzo.

Avvicinamento

Si percorre la A-26 Genova-Gravellona Toce e giunti al suo termine a Gravellona si prosegue sulla superstrada in direzione di Domodossola; superato il capoluogo si prosegue sulla superstrada uscendo allo svincolo di Varzo. Entrati in paese si seguono le indicazioni per la stazione sciistica di San Domenico dalla quale si prosegue scendendo sino alla frazione di Ponte Campo dove si può lasciare l’auto in un ampio slargo sulla destra.

Descrizione

Dal parcheggio si attraversa il ponte e si imbocca la stradina lastricata che con poca pendenza si snoda tra i radi larici passando accanto ad una baita (1371 m); proseguendo si arriva ad un bivio della strada (1446 m) dove si prende la sterrata alla sinistra superando subito un’altra baita isolata. Volendo salire più direttamente si può raggiungere il bivio col sentiero che si trova subito dopo il ponte sulla destra passando dall’agriturismo (una casa bianca) e continuando col percorso che sale tra i pascoli affiancato da uno steccato. Ora si continua sulla strada consortile oltrepassando una sbarra e, dopo un tratto in cui si taglia il ripido pendio boschivo, si aggira un largo costone della montagna salendo con alcuni tornanti più ripidi. Addentrandosi ancor più nel vallone si salgono ancora alcuni tornanti e poi, quando la pendenza diminuisce, si esce dalla vegetazione giungendo nell’ampio pascolo dell’Alpe Vallè (1800 m) dove si trova una paline segnaletica in corrispondenza di un bivio; si continua nel vallone seguendo sempre la poderale tenendo prevalentemente la destra per arrivare in pochi minuti alle successive baite di Stalletto (1848 m). Lasciatele alla destra si cammina in lieve pendenza superando una presa per l’acqua dopo la quale, entrati nel rado boschetto di larici, si abbandona la strada deviando alla sinistra (1889 m) su un largo sentiero pietroso; ripresa la strada si rimane su di essa e, superata un’altra presa per l’acqua, si compiono alcuni tornanti arrivando in breve a Balmelle (2073 m). Anche in questo caso, volendo alternativamente salire sul sentiero che abbiamo percorso in discesa, si può raggiungere Balmelle abbandonando la strada in corrispondenza di un ben visibile ometto (1953 m) ed imboccando la traccia ben marcata che risale, con pendenza crescente, un canale sopra il quale si arriva alle paline dell’alpeggio. Da queste paline si attraversa il pianetto erboso trovando subito il sentiero che si stacca sulla sinistra (2076 m) e risale un pendio sino ad incontrare una palina subito prima della quale (2130 m) si trova un’indicazione su un sasso con una freccia che, lasciando il sentiero sulla destra, ci fa salire diritti per un largo canale erboso e, dove questo inizia a stringersi, lo si traversa e seguendo la traccia si passa sul versante opposto che si taglia con qualche tornante verso destra andando a raggiungere quella che arriva da destra dal Passo delle Possette. Ancora una volta, seguendo un percorso alternativo ed allungandolo di poco, si può ignorare la deviazione a quota 2130 m e, proseguendo sul sentiero, arrivare ad un grosso ometto (2184 m) dal quale si devia a sinistra per tagliare in leggera salita il fianco erboso della montagna arrivando ad incrociare la traccia precedente. Ora si seguono le tracce che tagliano in leggera pendenza l’ampio pendio con un lungo traverso dove si supera dapprima una bassa costola erbosa e dopo un breve saliscendi si affronta la parte finale della salita che, sempre tagliando il pendio, ci fa passare da un poco marcato colletto (2235 m) dal quale si ha una vista impressionante sul fondovalle. Superatolo si affronta ora il ripido tratto finale che, non molto lungo ma con una pendenza continua ed accentuata, ci porta sulla panoramica vetta  dove è situato un piccolo bivacco in muratura.

 

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