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Punta Percià – Valsavarenche (AO)
Quota | 3227 |
Disl. | 1561 |
Diff. | EE |
Segnavia | Alta Via2 |
Tempo | 4h15′ |
Gita lunga ma remunerativa dal punto di vista ambientale con splendide vedute sull’intero gruppo del Gran Paradiso e, con l’avvicinarsi al colle di Entrelor, la possibilità di osservare splendidi esemplari di stambecchi e camosci.
Avvicinamento
All’uscita del casello autostradale A-5 di Aosta Ovest si prosegue in direzione di Courmayeur e dopo aver superato il comune di Villeneuve si prende lo svincolo sulla destra che, con evidenti segnalazioni, porta all’abitato di Introd e da questo si prosegue sulla strada regionale della Valsavarenche. Dopo il capoluogo di Degioz si percorre ancora qualche chilometro e si giunge al villaggio di Eaux Rousses; qui giunti si può lasciare l’auto nel parcheggio lungo la strada nei pressi del cartello indicatore dell’Hôtel Grand Paradis.
Descrizione
Lasciata l’auto ci si incammina sulla breve salita in asfalto che porta all’hôtel e, poco prima di arrivarvi, si devia sulla destra seguendo il sentiero che con un ampio giro evita una balza di roccia rossastra e dopo una diagonale verso sud piega decisamente verso nord-ovest inoltrandosi senza eccessiva pendenza nel bosco. Dopo circa un’ora di salita si incrocia, proveniente da destra, il sentiero proveniente da Creton e da questo punto, seguendo sempre l’evidente traccia, in circa 20 minuti si giunge alla casa di caccia di Orvieille ora adibita a casotto del Parco (2165 m). Qui si trova una palina segnaletica dell’alta via 2 che indica la direzione verso Rhêmes-Notre-Dame e, costeggiando lo steccato della casa, ci si incammina sul largo ed evidente sentiero che in breve conduce all’alpe Djouan: da qui vale la pena di voltarsi a guardare l’imponente Punta Bioula per poi ritornare con lo sguardo nel senso della marcia e ammirare la candida calotta ghiacciata del Ciarforon e lo spettacolare versante nord del Gran Paradiso. Superato l’alpeggio di Chauplanaz (2287 m) il sentiero prosegue attraversando una zona di rocce verdastre e, da qui, si può già vedere in lontananza la meta della nostra gita che avremo ormai sempre davanti a noi sino al colle di Entrelor. Dopo un breve tratto a modesta pendenza il sentiero riprende a salire ripido su una dorsale di pascoli passando poco al di sotto del Tramail de Djouan. Dopo aver scavalcato la dorsale si entra nel vallone dei laghi Djouan (2516 m) che si superano passando sulla sponda settentrionale e, lasciando quasi subito a sinistra la traccia che conduce al colle del Nivolet, si continua sul ben tracciato sentiero che percorre la destra del vallone e si giunge così al lago Nero (2666 m). Aggirato anche questo lago sulla destra si superano diverse svolte su un ripido pendio poi la traccia si sposta a destra sotto la parete est delle cime di Gollien e quindi, zigzagando su pendii detritici e qualche breve pietraia, si giunge così al colle di Entrelor (3007 m). Dal colle si devia verso sud seguendo la traccia di sentiero che risale un dosso detritico e che conduce in circa 30 minuti alla punta nord (3212 m) ed infine da questa, dopo aver superato una larga insellatura (3199 m), si raggiungono con un tratto di cresta un po’ delicato gli spuntoni rocciosi della poco più elevata cima sud (3227 m) superandoli sul versante di Rhêmes.
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