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Rupe del Gesso – Formazza (VB)
Quota | 2446 |
Dislivello | 796 |
Difficoltà | E |
Tempo | 2h30′ |
La Rupe del Gesso è una poco marcata punta che si trova sopra i laghi Boden nell’alta val Formazza sopra Riale. L’escursione, proprio per la conformazione del percorso, è molto adatta alle racchette da neve non presentando nella parte alta alcun pericolo oggettivo; solo nella prima parte della salita, dalla pista di fondo alla parte alta della strada, bisogna prestare attenzione ai ripidi pendii superiori che abbiano ben scaricato. Anche le difficoltà tecniche sono contenute non dovendo affrontare tratti eccessivamente ripido o traversi esposti; la salita è sconsigliata però in caso di nuvole basse o nebbia che possono creare problemi di orientamento nel percorrere i numerosi dossi della parte alta. L’ambiente della salita, una volta abbandonata la strada nei pressi della baita isolata, è tra i più suggestivi della zona con i panorami grandiosi che si allargano sulle belle ed innumerevoli cime del vasto comprensorio.
Avvicinamento
Si percorre la A-26 Genova-Gravellona Toce e, giunti al suo termine a Gravellona, si prosegue verso Domodossola; oltrepassato il capoluogo si esce allo svincolo per Formazza e la Valle Antigorio. Si continua per alcuni chilometri superando le cascate del Toce dopo le quali, in pochi minuti si giunge a Riale dove la strada termina; si può parcheggiare l’auto nell’ampio slargo sulla destra prima della frazione oppure nel piccolo posteggio nei pressi del Centro del Fondo.
Descrizione
Dal parcheggio del Centro del Fondo si prosegue brevemente sulla strada sino ad un ponte dove essa termina in corrispondenza della pista di fondo. Si attraversa la pista e ci si dirige verso i pendii che si trovano di fronte a noi; ignorando la strada di servizio per la diga, che di solito viene battuta, ci si alza su terreno libero spostandosi leggermente sulla sinistra per evitare di passare sotto i ripidi pendii della montagna. Superata qualche eventuale valanga su pendenze un po’ sostenute si giunge ad intercettare la strada; percorsi o tagliati alcuni tornanti di quest’ultima si abbandona il pendio per addentrarsi sulla sinistra, con il percorso che ha perso notevolmente di pendenza, sulla strada che, con qualche saliscendi si porta verso la diga del lago Toggia. Superata una condotta dell’acqua si raggiunge una baita isolata alla quale si devia a destra (2159 m). Rimanendo alla sinistra di un canale, si risalgono alcuni dossi oltre i quali ci si sposta ancora a sinistra andando ad attraversare un ruscello (se visibile). Da qui si sale ancora verso sinistra con un comodo traverso che passa sotto ad un alpeggio isolato; proseguendo ancora verso nord si compiono alcuni saliscendi tra dossi poco marcati indirizzandosi versi il “panettone” isolato, meta dell’escursione, che emerge tra di essi. Avendo ormai ben visibile la cima si percorrono ancora gli ultimi dossi per portarsi sotto il ripido pendio alla destra della vetta; lo si risale faticosamente sino ad una tozza anticima dalla quale, deviando alla sinistra, si affronta l’ultimo strappo che porta alla piccola croce della vetta.
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