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Rifugio Barmasse – Valtournenche (AO)
Quota | 2175 |
Disl. | 610 |
Diff. | E |
Segnavia | 6, Alta Via1 |
Tempo | 1h30′ |
Facile escursione che ci fa camminare dapprima per bei boschi con molti scorci panoramici sul fondovalle di Maen per arrivare a questo bel rifugio costruito nei pressi del grande lago artificiale di Cignana. La visuale è un po’ chiusa verso sud mentre a nord si vede il bel lago e la parte alta del vallone che culmina con la catena rocciosa del Monte Dragone e la Punta di Fontanella.
Avvicinamento
Si percorre la a-5 Torino-Aosta e si esce al casello di Chatillon-St.Vincent. Si seguono le indicazioni per Cervinia e superato di alcuni chilometri il comune di Antey St. Andrè si arriva al capoluogo Valtournenche. Subito all’inizio dell’abitato, in corrispondenza di una curva, si imbocca sulla sinistra una strada con le indicazioni per Valmartin. Giunti alla chiesetta della frazione si posteggia l’auto negli spazi circostanti.
Descrizione
Dalle case poco oltre la chiesetta si trovano le paline segnaletiche che indicano l’itinerario e ci fanno superare le poche case e salire per piccoli pascoli terrazzati con muretti a secco. Si continua a camminare entrando nel rado bosco di faggi e si incontra un bivio segnalato da una palina, lo si supera e volgendo ogni tanto lo sguardo a sinistra si vede tra gli alberi dall’alto il sottostante lago artificiale di Maen. Il sentiero prosegue nel bosco che si fa più rado e dove i faggi lasciano il posto alle conifere, supera un ponticello di legno e poco sopra giunge nei pressi di una costruzione per la gestione delle condotte forzate dell’acqua dirette alla centrale di Maen. Prima di superare la vecchia rotaia che serviva per far salire i materiali alla diga e si passa per le baite di Promoron (1812 m) e successivamente si arriva alle baite di Falegnon ( 1914 m) da dove, poco più avanti, si trova un bivio segnalato da una palina con una deviazione a sinistra, che si tralascia. Ora il tracciato si addentra nel vallone salendo per un tratto su pietre gradinate e dopo aver aggirato un promontorio si procede salendo a mezzacosta e giungendo nel fondo della piccola valle che si trova appena sopra, la si attraversa e si arriva in vista della diga che contiene il lago di Cignana. Risalendo col sentiero sulla sinistra orografica si arriva ad un bivio segnalato da una palina: si lascia la traccia sulla destra e, col sentiero che si trasforma in larga mulattiera, si prosegue sotto la diga passando vicina alla casa del custode e, girando sulla sinistra, si risale sino ad arrivare al livello della diga stessa dove, poco distante sulla sinistra, si trova il rifugio posizionato su di una piccola altura.
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